La Schefflera è una bella pianta dalle foglie palmate e bicolore, in parte verdi e in parte giallo crema. E’ una pianta da arredo che può essere coltivata anche in vaso e non è troppo difficile accontentarla e permetterle di crescere in salute. Andiamo a scoprirne le principali caratteristiche con qualche consiglio su come accoglierla al meglio nel nostro spazio verde.
Schefflera: caratteristiche
Con la sua forma ad albero e i suoi steli lunghi che reggono le foglie, questa piana appartiene alla famiglia delle Araliacee e il genere comprende circa 150 specie originarie dell’India, dell’Asia orientale, delle Isole Figi e della Nuoa Zelanda. Ha l’aspetto di un arbusto oppure di un albero di limitate dimensioni, è perenne e le sue foglie sono palmate o digitate.
Schefflera: coltivazione
Per iniziare a coltivarla dobbiamo metterla a suo agio, ciò significa trovare una posizione che fa al caso suo, Di solito preferisce delle aree con molta luce ma è meglio non sottoporla ai raggi diretti del sole che possono danneggiarla, soprattutto se sono quelli della stagione estiva, maggiormente potenti. Allo stesso tempo dobbiamo assicurarci che non sia esposta a delle correnti d’aria che possono disturbare il suo sviluppo. Per quanto riguarda le temperature, non abbiamo di fronte una piana che ama il freddo, quella ideale è maggiore di 18°C e se va sotto i 12°C le foglie fanno fatica a spuntare e a svilupparsi, se sono verdi, se invece sono variegate hanno bisogno di almeno 16°C. .
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Schefflera: annaffiatura
La terra attorno alla nostra Schefflera deve essere sempre umida ma mai troppo bagnata perché è strettamente necessario che non si corra il rischio di avere dei ristagni idrici. Annaffiamola in estate piuttosto spesso mentre in inverno solo ogni tanto e meglio se possiamo farlo nel momento serale. Ottima idea è anche vaporizzarla e mantenerla in un luogo umido, mettendo il vaso in un piatto di ghiaia bagnata.
Se abbiamo già provato a curare una Fatsia Japonica, sappiamo già come trattare questa pianta che si dimostra piuttosto sensibile alla quantità di acqua ricevuta, soprattutto se in appartamento. E’ importante non lasciare le radici all’umido per troppo tempo. Può essere in tal senso una soluzione l’idea di usare dei vasi a riserva di acqua che permettano alla nostra Schifflera di prendere l’acqua di cui ha bisogno senza esagerare.
Ogni due settimane mentre annaffiamo la pianta possiamo anche concimarla aggiungendo alcune gocce di stimolante armonico, 5 gocce per ogni litro di acqua e ogni mese un po’ di estratto di alghe aggiungendo 2 gr di solfato di ferro sciolti in mezzo litro di acqua. Nel suo momento di picco vegetativo, inoltre, si suggerisce l’uso di un fertilizzante liquido equilibrato ogni due settimane circa.
Schefflera in vaso
Quando stiamo coltivando questa pianta in vaso dobbiamo fare attenzione ad alcuni accorgimenti perché le sue foglie sono fragili e non devono sentirsi soffocate. Iniziamo a non metterla troppo vicina ad altre piante in modo che non si urtino a vicenda durante la loro crescita. Se poi è nella corretta posizione con luce e temperatura consigliate, allora riuscirà a prosperare.
Per evitare di sottoporla continuamente a dei rinvasi, iniziamo subito a coltivarla in vasi piuttosto grandi in cui c’è spazio perché le radici possano svilupparsi a lungo, ciò non toglie che quando hanno superato un certo limite, dobbiamo comunque trapiantare la schefflera in un altro vaso e ciò può avvenire anche ogni anno, soprattutto nei primi anni di vita della pianta.
Schefflera: fioritura
Finora abbiamo parlato solo di foglie ma la Schefflera produce anche dei fiori, non sempre e non sempre è facile notarli perché il grande spettacolo lo fanno certamente le foglie. Si tratta di infiorescenze a racemo di colore verdastro che si fanno spazio tra la chioma a seconda della stagione della temperatura. Non aspettatevi però di vedere dei fiori spuntare se state coltivando la pianta sempre all’interno del vostro appartamento.
Schefflera bonsai
Quando cresce nel suo habitat naturale la Schefflera può raggiungere anche altezze da albero, dalle nostre parti è raro vederla superare i 2 metri di altezza che sono comunque una quota considerevole. Tutta altra cosa è la Schefflera in versione bonsai, formato in cui essa mantiene la sua eleganza, ma anche la sua delicatezza e la sua scarsa propensione a fiorire in appartamento.
Schefflera perde foglie
A volte malattie e parassiti delle piante portano alla caduta delle foglie, questo può succedere anche se ci sono temperature troppo basse, oppure se sbagliamo a dosare acqua e concime. Non è un problema frequente perché la Schefflera tende ad essere resistente. I suoi nemici sono le cocciniglie e gli afidi, e i pidocchi, meglio lavare le foglie con del cotone imbevuto di alcool per i primi due, oppure munirsi di un antiparassitario specifico per i terzi
Schefflera: origini
Il nome di questa pianta è ispirato al naturalista J.C. Scheffler un botanico dedito anche all’insegnamento nella sua città di Danzica. Questo fiore arriva in Europa in età piuttosto tarda, solo nel Settecento e non è stata subito riconosciuta, molti pensavano fosse un genere di Aralie.
Noi la usiamo soprattutto a scopo decorativo ma nel mondo ci sono popolazioni che la utilizzano per il suo legno come ad esempio i Maori, in Nuova Zelanda. Lo utilizzano per ottenere il fuoco mediante la frizione d due legni secchi, di diversa durezza, sfregati tra di loro sino a farne scaturire la scintilla.
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