Sapone fatto in casa

Sapone fatto in casa

Ci sono molti vantaggi nel preparare un sapone fatto in casa, per me il primo fra tutti è la possibilità di aromatizzarlo di volta in volta secondo i miei gusti. Ci sono altri aspetti da non sottovalutare che possono riguardare anche aspetti come quello economico e quello ambientale.



Realizzare in casa un sapone bio al cento per cento naturale è possibile e non solo ai super esperti e pratici in materia, molti lo imparano a fare ad esempio prendendo come ingrediente principale l’olio d’oliva, proprio come accade quando si desidera ottenere il Sapone di Aleppo. Andiamo a vedere assieme come operare e perché.

Sapone fatto in casa: ingredienti

Molto spesso per preparare un sapone fatto in casa è necessario utilizzare la soda caustica, detta anche idrossido di sodio. E’ l’ingrediente fondamentale del sapone, senza di esso è davvero difficile ottenerlo anche se di fatto durante il processo di saponificazione, reagendo con i grassi, la soda caustica si neutralizza e sparisce.

Come molti sanno stiamo parlando di un materiale pericoloso e che va maneggiato con estrema cura. Ciò significa che, quando prepariamo il sapone fatto in casa con questo ingrediente, dobbiamo portare sempre guanti di gomma e occhialini senza scordare neppure una mascherina che ripari il naso e la bocca dal vapore che la soda produce quando viene diluita. Per non rischiare del tutto io consiglio di spostarci a preparare il nostro sapone in un luogo arieggiato, assicurandoci di essere all’aperto o vicino ad una finestra preventivamente spalancata. E se ci capita di inalare la soda caustica o di toccarla? Meglio rivolgerci subito ad un medico oppure andare al pronto soccorso.

Oltre alle soda caustica ci servono altri elementi e stavolta questi non “svaniscono” durante la preparazione. Abbiamo ad esempio bisogno di acidi grassi e possiamo scegliere ad esempio se utilizzare il burro di karité, l’olio di cocco, l’olio di girasole oppure il già citato olio di oliva che è molto apprezzato per le sue proprietà emollienti. Serve anche un liquido e di norma si impiega l’acqua distillata anche se c’è anche chi preferisce una variante che punta sul latte. C’è da scontare il fatto che questo liquido richiede un procedimento più lungo, ma il sapone potrebbe risultare migliore, più “morbido” e cremoso.

Sapone fatto in casa a freddo

Sentirete parlare di sapone fatto in casa a freddo e a caldo, in effetti esistono entrambi i metodi ed entrambi danno buoni risultati, non sono così poi dissimili ma c’è una piccola differenza già a partire dagli ingredienti da preparare. Per il sapone fatto in casa possiamo procurarci ad esempio un kg d’olio extra-vergine d’oliva e 134 grammi di soda caustica, se vogliamo procedere con il metodo a freddo ci servono 280 grammi di acqua preferibilmente distillata, se invece optiamo per il processo a caldo, che tra poco vedremo, dobbiamo procurarci ben 350 gr di acqua, sempre meglio se distillata.

Sapone fatto in casa all’olio d’oliva

Proviamo a seguire ora passo a passo la preparazione di un sapone fatto in casa con l’olio di oliva e con il metodo a caldo. Con gli ingredienti che abbiamo annunciato nel precedente paragrafo va da sé che è necessario proteggerci per rischiare di farci male con la soda caustica che metteremo in un recipiente di pyrex per poi aggiungerla all’acqua dopo che abbiamo posto quest’ultima in un contenitore d’inox. Uniti i due fluidi la temperatura della miscela salirà a 80° mentre noi proseguiamo a mescolare con il cucchiaio di legno.

Il passo successivo è quello del raffreddamento: lasciamo il recipiente in un posto arieggiato, meglio se all’aperto, in giardino o sul balcone, fino a quando la temperatura non scende a 45°, misuriamola con un termometro tenendo conto che potrebbero volerci circa 15 – 20 minuti.

Sapone fatto in casa all'olio d'oliva

Abbiamo preparato come ingrediente anche l’olio, infatti serve e va riscaldato a 45° in una pentola inox grande il doppio del suo volume. Segue un’operazione delicata che è quella di togliere l’olio dal fuoco e versarvi sopra la miscela di acqua e soda ormai raffreddata e quindi a 45° come il grasso stesso. Per eliminare i grumi e rendere tutto più omogeneo possiamo riprendere a mescolare sempre con il cucchiaio per una decina di minuti oppure utilizzare il mixer a immersione in più mandate proprio per evitare che il tutto si riscaldi di nuovo.

Proseguendo con costanza e attenzione si arriverà ad una fase in cui vedremo le gocce del composto in grado di scivolare dal cucchiaio per posarsi su un composto cremoso tracciando come delle linee. Per chi è pratico di saponi fatti in casa si può parlare di “fase nastro”, fase che segna il punto di inizio della vera saponificazione a caldo in cui la soda caustica ancora presente nel nostro composto finalmente si neutralizza grazie all’azione lenta del calore.

Messo a bagnomaria il tegame con la crema di olio, soda e acqua riscaldando a fuoco basso con un coperchio che copra l’emulsione, attendiamo con pazienza senza distrarci perché ogni mezzora dobbiamo mescolare quello che sta diventando il nostro sapone con un cucchiaio di legno facendo attenzione che l’acqua non arrivi a bollire.

Sapone fatto in casa profumato

Non abbiamo ancora in mano il nostro sapone fatto in casa e pronto all’uso ma proprio ora che il composto sta assumendo una consistenza collosa è il momento opportuno per profumarlo. Infatti dopo circa due ore di cottura, vedremo la miscela diventare semi-trasparente, è il momento di togliere la pentola dal fuoco e farla raffreddare, aggiungendo ingredienti a piacere. C’è chi sceglie olii essenziali e micro-granuli, pezzettini di lavanda, scorzette d’arancia, schegge di cannella o addirittura del riso. Bisogna approfittare del momento in cui la consistenza è ancora morbida.

Sapone fatto in casa con la cenere

Chi non vuole procedere con la soda caustica può realizzare un sapone con la lisciva di cenere e altri pochi ingredienti: 200 ml di olio e aromi a scelta. Di lisciva di cenere ne servono 100 ml.

Uniamo i primi due ingredienti in una pentola mescolando fino a ebollizione aspettando che la miscela non diventi densa e gommosa. Basta controllare il momento in cui il mestolo non lascia alcuna scia, momento giusto per levare la pentola dal fuoco e lasciar raffreddare la nostra miscela che va poi frullata con un frullatore ad immersione. Non resta che versare il sapone negli stampi aggiungendo un olio essenziale in gocce e lasciarlo decantare per almeno 3 giorni prima di toglierlo dagli stampi. Prima di usarlo vanno attesi altri 2-3 mesi in cui conservarlo in un luogo fresco e asciutto.

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Pubblicato da Marta Abbà il 24 Dicembre 2018