Sapone di Aleppo
Il sapone di Aleppo, conosciuto anche come sapone di alloro, sapone siriano o savon d’Alep, è un sapone duro prodotto analogamente al sapone di Castiglia, dal quale si distingue per l’aggiunta dell’alloro.
L’origine del sapone di Aleppo è talmente remota che è difficile da individuare. Il sapone di Aleppo era conosciuto fin dai tempi della Regina Cleopatra d’Egitto e della regina siriana Zenobia.
Il sapone di Aleppo è stato esportato in Europa dopo le prima crociate anche se i nostri antenati Romani sapevano già produrre il sapone fin dal primo secolo d.C. e spostandoci in Grecia, Zosimo di Panopoli descrisse il processo di saponificazione già nel 300 d.C. Oggi, il sapone di Aleppo non ha perso la sua popolarità e dalla regione Levante (dove è nato questo sapone) è ancora esportato in Europa e in Asia orientale, in particolare parliamo del sapone di Aleppo che contiene più del 16% di olio di alloro.
Il processo di produzione del Sapone di Aleppo
Il Sapone di Aleppo o sapone di Ghar, è realizzato con un processo di produzione a caldo. La produzione tradizionale vede l’olio versato in un tino interrato (vedi foto in basso) con l’aggiunta di acqua e liscivia. E’ nella vasca che inizia il processo a caldo: sotto la vasca vi è un focolaio in grado di riscaldare e far bollire il composto.
L’ebollizione dura tre giorni durante i quali l’olio reagisce con la liscivia e l’acqua evapora lentamente producendo un sapone liquido molto denso.
L’alloro, con le sue proprietà benefiche, viene aggiunto solo alla fine del processo e, dopo averlo mescolato al meglio, il sapone di Aleppo ancora liquido viene trasferito su un grande foglio di carta posto su un pavimento. E’ qui che il sapone di Aleppo prende la sua forma in tavoletta quadrata o rettangolare. Prima del taglio, il sapone di Aleppo viene fatto raffreddare e indurire per qualche giorno. Nella tradizione, mentre il sapone di Aleppo si raffreddava, i “saponai” per stenderlo al meglio ci camminavano sopra indossando, al posto delle scarpe, delle tavole piatte per rendere lo spessore quanto più uniforme possibile.
Il processo produttivo del sapone di Aleppo non si conclude con il taglio (il sapone prodotto artigianalmente vede il taglio operato a mano, con un rastrello rudimentale), ogni tavoletta di sapone è timbrata a caldo e disposta a formare una grossa griglia per massimizzare l’esposizione all’aria. Dopo un breve periodo di indurimento, i cubi di sapone di Aleppo vengono trasferiti in speciali camere sotterranee (simili a cantine prive di umidità) per invecchiare. L’invecchiamento del sapone di Aleppo dura da sei mesi a un anno.
Sebbene questo processo sia molto affascinante, oggi, sono pochi i produttori di sapone di Aleppo a rispettare la tradizione. I moderni saponi di Aleppo sono prodotti con un processo a freddo, contengono olio di oliva e una minima percentuale di olio di alloro. Spesso sono arricchiti con altre erbe e oli essenziali e si sono diffuse molte forme di sapone liquido chiamato impropriamente di Aleppo: il sapone di Aleppo è per definizione una tavoletta di sapone solida! La produzione si sapone di Aleppo liquido consente la più facile aggiunta di altri ingredienti utili per la cura della pelle.
Sapone di Aleppo, proprietà e usi
Per i benefici sulla pelle, gli usi del sapone di Aleppo contro la caduta dei capelli, per contrastare l’acne e per la cura della pelle, vi rimando all’articolo: Sapone di Aleppo Usi e Proprietà.
Come fare il sapone di Aleppo in casa
Il sapone di Aleppo è prodotto a partire da olio e liscivia, proprio come il sapone di Castiglia, con la variante che la ricetta del sapone di Aleppo prevede anche foglie ed estratti di alloro. Quando si parla di sapone fatto in casa si fa riferimento al sapone di Castiglia, al sapone di Marsiglia o a quello di Aleppo. Vediamo le varianti di queste tre ricette:
- Il Sapone di Castiglia si produce con olio d’oliva e cenere setacciata. Per approfondimenti: come fare il sapone in casa.
- La ricetta del Sapone di Marsiglia prevede l’impiego della soda caustica. Per approfondimenti, sapone di Marsiglia fai da te.
- La ricetta del Sapone di Aleppo vede l’aggiunta di alloro così come spiegato nel paragrafo dedicato alla storia e al processo di produzione.
Perché è importante far invecchiare il sapone fatto in casa?
Nella produzione artigianale del sapone di Aleppo, soprattutto se si segue il processo a caldo descritto in precedenza, la fase d’invecchiamento è indispensabile per conferire al prodotto finale tutte le sue proprietà benefiche. Mentre il sapone “invecchia” subisce una serie di modifiche chimiche, prima tra tutte quella del pH. Il contenuto alcalino del sapone che non ha reagito con l’olio durante il processo di saponificazione, si sprigiona nell’aria molto lentamente. Durante l’invecchiamento si riduce il contenuto di umidità del sapone rendendolo più duraturo nel tempo. Un sapone di Aleppo ben “stagionato” si distingue dal suo esterno: lo strato più superficiale assume un caratteristico colo oro-pallido mentre gli strati interni restano verde.
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Le immagini
Nella foto in alto, un cubo di sapone di Aleppo artigianale siriano. Nella foto al centro, il tinozzo interrato per la produzione di Sapone di Aleppo nella fabbrica Al-Jebeili, Aleppo, Siria. Nella foto in basso, sempre nella stessa fabbrica siriana, il sapone in fase di raffreddamento.
Pubblicato da Anna De Simone il 17 Settembre 2015