Un accordo per la promozione di iniziative di sostenibilità ambientale per la riduzione e neutralizzazione dell’impatto sul clima provocato dalle aziende del settore dell’Information Technology. Lo hanno firmato il 18 ottobre il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e Luisa Arienti, amministratore delegato della filiale italiana di SAP, leader italiano e mondiale del software per il business.
Sono già 71 le grandi aziende italiane che hanno sottoscritto un accordo simile, ma tra queste SAP è la prima del mondo IT. Potrebbe essere un inizio foriero di risultati positivi considerato che l’IT ha ed avrà un ruolo importante sul fronte della sostenibilità ambientale.
Alla luce dell’accordo sottoscritto, il Ministero dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare, impegnato da tempo nel supporto agli impegni volontari delle imprese, inizia la collaborazione con SAP per favorire la sperimentazione e la messa a punto di metodologie ed esperienze replicabili nel settore dell’Information Technology.
L’intesa siglata tra Ministero e SAP è infatti finalizzata alla diffusione di modelli sostenibili di produzione e consumo e all’analisi e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra su due fronti: da un parte per gli impatti diretti sul clima delle attività proprie di SAP nelle due sedi di Roma e di Vimercate, dall’altra per i benefici indiretti generati dall’implementazione presso le imprese clienti di soluzioni tecnologiche SAP per gestire in modo responsabile il proprio business.
In particolare. il documento sottoscritto prevede che venga definita una metodologia di calcolo dell’impatto ambientale – l’impronta di carbonio (carbon footprint) – specifica per il settore dell’Information Technology e che vengano individuati gli interventi, economicamente efficienti, per ridurre le emissioni dei gas a effetto serra. Nell’accordo si prevede inoltre di effettuare una stima delle restanti emissioni ed individuare le possibili azioni ai fini della loro neutralizzazione.
SAP si impegna inoltre a raccogliere, insieme alle aziende clienti, i relativi dati al fine di preparare un “case study” in cui si evidenzi come le implementazioni delle proprie soluzioni di sostenibilità siano funzionali al calcolo e monitoraggio delle emissioni di CO₂ (carbon footprint) e quindi di supporto alla strategia di riduzione delle stesse.
“Il Ministero ha firmato accordi per l’analisi dell’impronta ambientale con più di 70 aziende italiane – ha spiegato il Ministro Clini in un’intervista video registrata e trasmessa durante il SAP Sustainability Forum del 18 ottobre – L’accordo di oggi è di particolare rilievo perché riguarda un settore strategico per la riduzione dell’impatto sull’ambiente delle attività produttive. Il software, infatti, è uno degli strumenti chiave per la sostenibilità perché riduce il fabbisogno di energia e di risorse nelle imprese”.
“L’accordo sottoscritto oggi segna per noi un importante passo che andrà a rafforzare il cammino già intrapreso per operare al nostro interno in modo sostenibile e per aiutare i nostri clienti a fare business nel rispetto delle problematiche ambientali. Il valore di questo impegno volontario è anche nella preziosa collaborazione tra pubblico e privato per ridurre l’impatto ambientale, che porterà risultati utili per le istituzioni, per le imprese ma anche per l’intera collettività”, ha dichiarato Luisa Arienti di SAP Italia. “Ci auguriamo che il nostro percorso sia da esempio per tante altre aziende che, come SAP, investono concretamente per uno sviluppo più sostenibile”.