Rubataga: cos’è, proprietà e ricette
Viene spesso confusa con una delle tante rape ma non lo è. La rubataga, che buffo nome, è un ortaggio appartenente alla famiglia delle crucifere e ha un colore ingannevole violetto. Rispetto alle rape, al di là del simile colore, vediamo come si distingue. Innanzitutto è molto più larga, a guardare bene, poi, si può notare anche che la sua parte superiore si mostra bianca con delle venature aranciate verso lo stelo, cosa che le rape non hanno.
Le rape sono infatti sempre viola nella loro parte superiore. Anche i sapore della rubataga non è confondibile con quelli delle rape perché è dolce, quando viene arrostita, mentre le rape hanno un gusto che potrei definire più pepato o semplicemente meno dolce.
Rubataga: cosa è
Lo abbiamo in parte già svelato, tanto per inquadrare in che campo ci troviamo perché per molti immagino che il nome fosse qualcosa di mai sentito prima, avrebbe potuto trattarsi, sulla carta, anche del termine per descrivere un uccello o un nuovo tipo di casa. Invece siamo di fronte ad una brassicacea che viene chiamata brassica napus nel mondo botanico e che può essere paragonata ad un grande ravanello con le dovute differenze. All’esterno assume un colore violaceo o marrone ma la polpa, come accade anche con le rape, è di fatto bianca. Molti lo trattano come se fosse un ravanello di taglia extra large ma è corretto invece spiegare che si tratta di un ortaggio a sé con un sapore diverso che può condizionare, nel bene o nel male, anche le ricette in cui decidiamo di inserirlo.
La rabataga può essere chiamata anche con altri nomi, ad esempio la troviamo indicata con termini quali navone, brassica napus, rapa svedese. Ha tanti nomi ma continua ad essere uno degli ortaggi più sconosciuti alla nostra cucina.
Rubataga: ortaggio
Uno dei motivi per cui forse non è così comune è il fatto che viene coltivata soprattutto negli USA e Canada, oltre che in Inghilterra e Svezia, in Italia molto poco, forse ultimamente un po’ di più, sull’onda della moda di andare a cercare del cibo nuovo e dei nuovi ortaggi, ma non si sfiorano certo i numeri delle rape o di altri ortaggi molto comuni come le verze o le zucchine, tanto per fare due esempi immediati e banali.
Se dobbiamo classificare in qualche modo la rubataga possiamo inserirla nella categoria dei tuberi invernali di cui fanno parte anche la rapa, il cavolo rapa e il sedano-rapa e che vanno molto nelle zuppe e nelle minestre che serviamo in tavola nella stagione più fredda, di solito. Proprio come le rape, le rubataghe non sono considerate delle verdure di lusso ma molto poco nobili, per questo sono per molto tempo state snobbate, messe da parte, direi anche ingiustamente perché hanno delle proprietà interessanti e possono svolgere un ruolo importante in una dieta varia e ricca come quella che tutti consigliano di seguire.
Abbiamo detto che in Italia non è molto coltivata ma non ci sono impedimenti di sorta, climatici o di altro tipo, per cui nulla vieta di procurarsi un po’ di semi e farla crescere nel nostro orto, giardino o perfino sul balcone. Non è affatto difficile da coltivare, basta un bel po’ di sole che dalle nostre parti non manca, un po’ di aria e frequenti innaffiature, oltre ad un terreno ben drenato e compatto. Chi non ha voglia di coltivare la rubataga a casa propria può cercarla nei mercatini o in negozi di ortofrutta molto ben forniti, potrebbe avere la fortuna di trovarla.
Rubataga: proprietà
Vediamo perché soffermarci su questa brassicacea anche se rara e poco nota. E’ una verdura particolarmente ricca di vitamine, ma non solo, anche di fibre e antiossidanti naturali, questo la rende un ingrediente interessante per chi ha bisogno di stimolare la motilità intestinale e combattere i radicali liberi. Tra le numerose proprietà benefiche di questo tubero ci sono anche quelle anti-cancro, ed è ricco si ali minerali, contiene una importante quantità di vitamina C. se prendiamo una dose da 250 gr di rabataga ci troviamo dentro il 53% della quantità giornaliera raccomandata di vitamina C: un bel colpo, no?
Inserita nelle ricette di zuppe o contorni, questa verdura aiuta la formazione di collagene e dell’ormone tiroideo (la tiroxina) che protegge le cellule dalle infezioni e mantiene sane gengive e denti. Non abbiamo ancora accennato al fatto che sia anche ricca di beta-carotene, e i Sali minerali di cui è più ricca sono il calcio, il magnesio e il fosforo, tra i più richiesti quando si desidera avere una dieta varia ed equilibrata, in estate come in inverno, e non ipercalorica. In generale, oltretutto, molti vanno in cerca di ingredienti per tenere una dieta ricca di crucifere come la rutabaga perché da molti studi sembrerebbe possa aiutare a ridurre il rischio di cancro alla prostata, al colon e al seno.
Rubataga: ricette
Vediamo alcune delle ricette in cui possiamo gustare la rubataga che da sola può essere buona ma certo un po’ monotona. Come le rape, d’altronde, meglio è se la si inserisce in piatti più ricchi e sfiziosi. E’ ciò che accade con la zuppa marocchina di rutabaga, spinaci e ceci, dall’aroma internazionale, preparata con molte spezie tra cui chiodo di garofano, curcuma, cannella e cumino, Tra gli ingredienti troviamo anche carote, lenticchie rosse, patate e ceci, spinaci lessi e un’altra spezia molto utile oltre che buona: lo zenzero.
Se non amiamo sapori troppo stravaganti, meglio ripiegare su una zuppa mista più semplice con orzo perlato, carote, patate, broccoli e timo fresco, sempre arricchita dalla nostra rabataga oltre che da origano, prezzemolo e aglio, se piace.
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Pubblicato da Marta Abbà il 15 Ottobre 2018