Rospo smeraldino
Il rospo smeraldino o Bufotes viridis è un anfibio molto diffuso in Italia e, insieme al rospo comune (Bufo bufo), è la specie della famiglia Bufonidae che più spesso possiamo trovare nelle nostre campagne.
Rospo smeraldino: Bufotes viridis
E’ più piccolo del rospo comune: raggiunge una lunghezza massima di 10 cm ma in media, misurano intorno ai 6 – 7 cm.
Il rospo smeraldino presenta una pelle è meno rugosa del rospo comune (Bufo bufo) e il suo nome è legato proprio alla sua livrea: la pelle è caratterizzata da macchie verde chiaro, verde smeraldo. La zona ventrale (parte inferiore del corpo) è chiara.
Il rospo smeraldino si può individuare anche solo per il suo verso, meglio definito “canto”. Il verso è emesso soprattutto di notte: il Bufotes viridis emette un trillo intenso che può essere confuso con il verso del grillo.
Per le sue abitudini, possiamo incontrare facilmente il Bufontes viridis (rospo smeraldino) che è portato ad avvicinarsi oltre alle abitazioni di campagna, anche nei giardini delle grandi città, in presenza di corsi d’acqua e ambienti umidi.
Un’altra particolarità del suo aspetto è la frequente presenza di puntini rossastri che impreziosiscono la sua livrea.
Rospo smeraldino: dove vive
Il rospo smeraldino è presente in Italia in tutte le regioni (il rospo comune non è presente in Sardegna); il suo habitat naturale è costituito da ambienti umidi, campagna e vegetazione. Si adatta a diversi tipi di habitat, comprese steppe, zone di montagna e, come premesso, zone urbane.
Predilige habitat aperti, con vegetazione erbacea… tuttavia popola anche ambienti desertici. I rospi smeraldini sono animali notturni, è durante la notte che svolgono attività di caccia. Possono andare a caccia o “uscire allo scoperto” anche di giorno, ma in genere ciò si verifica nelle giornate nuvolose, umide e piovose.
Le popolazioni di rospi smeraldini, pur adattandosi a diversi tipi di habitat, stanno subendo un decremento. La rapidità di con la quale le pozze di riproduzione si prosciugano (siccità) può essere una minaccia. Cambi repentini di temperature e soprattutto la conversione dei terreni con la perdita del suolo, sono fenomeni che portano al contenimento della specie.
In alcune zone, la presenza dei rospi smeraldini è minacciata dall’introduzione di specie ittiche che si nutrono dei girini.
Per la fragilità dei suoi habitat, il rospo smeraldino è inserito nella Lista Rossa di alcune Nazione Europee. In Germania è inserito nella lista degli animali in via di estinzione, in Svizzera la specie Bufo viridis è ormai considerata estinta mentre in Austria, come in Germania, è stata inserita nella Lista Rossa degli animali in via di estinzione.
Rospo smeraldino: alimentazione
Cosa mangia il rospo smeraldino? Il bufo viridis condivide con il rospo comune (Bufo bufo) la stessa alimentazione, vale a dire che il rospo smeraldino mangia: farfalle, vermi, grilli, lombrichi, falene, bruchi… E’ principalmente insettivoro e si nutre di piccoli invertebrati. La sua stazza non gli consente di nutrirsi di piccoli mammifere: il Bufo bufo, invece, può nutrirsi di piccoli roditori come topolini di campagna feriti o topi appena nati!
Bufo viridis: riproduzione
La primavera è un periodo molto particolare per i rospi: non solo emergono dal letargo invernale ma si accingono anche alla riproduzione. I maschi, durante la notte, emettono un richiamo più marcato. Durante l’accoppiamento, il maschio feconda le uova in deposizione.
Le uova vengono deposte in cordoni (filamenti gelatinosi che possono raggiungere lunghezze notevoli), che aderiscono alle rocce, alla vegetazione o più comunemente al fondo della pazzo d’acqua in cui è avvenuta la stessa riproduzione.
Da girino a rospo smeraldino
Le femmine arrivano a deporre tra 9.000 a 15.000 uova. Dalle uova schiudono i girini.
I girini di Bufotes viridis presentano un corpo grigio-marrone, lungo fino a 4,5 cm. I girini si nutrono di qualsiasi materia organica anche se sorpattutto alghe.
La temperatura dell’acqua incide molto sulla velocità della metamorfosi. I girini di Rospo smeraldino riescono a tollerare anche acqua salmastra (acqua con elevati gradi di salinità).
Rospo velenoso
Il rospo smeraldino è velenoso? Tutti i rospi producono una sostanza tossica chiamata, in gergo, “veleno”. In realtà questo secreto risulta irritante solo per le mucose (occhi, bocca…).
Questo veleno, soprannominato “latte di rospo” è molecorlamente noto come bufotenina, se ingerito ha potere allucinogeno e in grosse dosi può essere letale.
Questo non dovrebbe generare allarmismi: i rospi smeraldini così come gli esemplari della specie Bufo bufo, sono innocui al tatto.
Pubblicato da Anna De Simone il 2 Novembre 2018