Come riscaldare casa per stare bene
Riscaldare casa può costare fino a due terzi del consumo energetico domestico. Ciò significa che sprechi e risparmi nella gestione del riscaldamento di casa si ripercuotono sul nostro portafogli, in modo negativo o positivo.
Ma riscaldare casa influisce anche sul benessere abitativo. Qualsiasi processo di combustione può infatti diventare una fonte di inquinamento, dai fornelli del gas in cucina ai termosifoni che seccano l’aria, dalla caldaia che funziona male al caminetto che produce monossido di carbonio.
Soldi e salute: ce n’è abbastanza per dedicare al capitolo ‘riscaldare casa’ una buona dose di attenzioni. Ecco allora una serie di consigli sul riscaldamento di casa per ridurre al minimo sia la spesa sia l’inquinamento.
- Il sistema di riscaldamento. La prima cosa da fare è una verifica dello stato e del corretto funzionamento della caldaia. Dopo una decina d’anni e l’usura dei materiali è normale che la caldaia perda di efficienza diventando via via sempre meno economica. Anche perché le riparazioni diventano più frequenti. Sostituire la caldaia con una più efficiente, per esempio una caldaia a condensazione, può essere un ottimo investimento anche alla luce del bonus fiscale.
- Temperatura e umidità dell’aria interna. In casa e in ufficio, il comfort termoigrometrico si raggiunge con una temperatura di 20°C e un’umidità relativa dell’aria compresa tra il 45 e il 55 per cento. Nelle zone notte anche 18°C vanno più che bene. Si calcola che ogni grado in meno porti un risparmio di circa il 5% della bolletta del riscaldamento, ma bisogna vedere se ne vale la pena. Dunque la temperatura e l’umidità dell’aria vanno tenute sotto controllo e nel caso corrette (vedi il nostro articolo Come deumidificare una stanza) Può essere utile avere in casa una piccola stazione meteo
- Arieggiare bene le stanze. Con le finestre aperte in inverno si spreca riscaldamento, ma non aprirle mai fa è nocivo per la salute e favorisce la formazione di muffa sui muri. Per non sbagliare fate così: prima abbassate il termostato della caldaia (se avete il riscaldamento autonomo) poi spalancate il più possibile le finestre per 10-15 minuti. Meglio pochi minuti a finestre spalancate che lasciare le finestre poco aperte tutto il giorno. Ricordate che l’aria ben ossigenata, oltre a essere salutare, si riscalda meglio dell’aria viziata.
- Termosifoni. Non devono mai essere coperti da mobili o panni e vanno tenuti puliti dalla polvere. Il nero che spesso si forma attorno ai termosifoni è indice del fatto che la polvere bruciata arricchisce l’aria di particelle fuliggine per niente salutari. Dietro ai radiatori si può applicare uno strato di materiale riflettente che riduce la dispersione del calore. Un altro valido ausilio per riscaldare casa senza sprechi, ora prescritto dalla legge, sono le valvole termostatiche.
- Stufe e camini. Stufe e camini a legna sono belli e producono un caldo più salutare dei radiatori, ma possono essere anche fonte di inquinamento e nascondere dei pericoli. Il fumo e fuliggine provenienti da stufe e camini, che sono una fonte di inquinamento per l’aria esterna, contengono sostanze nocive (monossido di carbonio soprattutto) che possono liberarsi anche all’interno. In presenza di stufe e camini occorre verificare spesso che l’aspirazione dei fumi sia corretta e il ricambio d’aria adeguato e continuo.
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Pubblicato da Michele Ciceri il 25 Gennaio 2015