Riscaldamento a infrarossi: quando conviene?
Il riscaldamento a infrarossi sfrutta il principio del’irraggiamento e cioè il traferimento di energia (quindi calore) per mezzo di onde elettromagnetiche. Non serve un contatto tra elemento caldo ed elemento freddo perché le onde elettromagnetiche viaggiano anche nel vuoto, come per il Sole che riscalda e illumina la Terra da 150 milioni di chilometri. O come avviene in alta montagna d’inverno, quando nelle giornate serene si può prendere il sole in costume anche se l’aria è gelida.
Detto questo, quando può risultare conveniente un sistema di riscaldamento a infrarossi? A parte i tavolini all’aperto dei bar in inverno, il riscaldamento per irraggiamento è l’unico conveniente negli ambienti in cui sarebbe troppo dispendioso riscaldare l’aria, cioè quelli di grandi dimensioni: chiese, palestre, magazzini, hangar… Oppure dove serve riscaldare soltanto alcune zone, cosa che si può fare collocando i diffusori di raggi infrarossi a pannelli radianti in punti precisi. È l’unico sistema efficacace in presenza di grandi dispersion termiche e all’aperto.
Il riscaldamento a infrarossi per irraggiamento viene normalmente effettuato dall’alto con emettitori a incandescenza alimentati a gas (metano o GPL) oppure a energia elettrica (diffusori alogeni o al quarzo) posizionati su soffitto, capriate, piantane e lampadari. Si tratta di sistemi privi di inerzia termica che scaldano immediatamente all’accensione e per questo sono particolarmente adatti a un utilizzo per brevi periodi come avviene nel caso di funzioni religiose e di eventi sportivi. In casa un diffusore di raggi infrarossi può essere utile in un locale da riscaldare in fretta solo quando serve, oppure vicino al divano la sera per guardare la tv con l’impianto di casa al minimo.
La scelta della tipologia dell’impianto di riscaldamento a infrarossi dipende dalla disponibilità e dal costo in loco del combustibile, dall’altezza di installazione dei pannelli radianti e dalle dimensioni dell’ambiente da riscaldare. Altri fattori da considerare sono l’aerazione dei locali, importante soprattutto nel caso dei sistemi a gas e la frequenza di utilizzo. Un vantaggio di questi sistemi è che non richiedono opere murarie a parte i fori per il passaggio di tubi e cavi, quindi I vincoli architettonici non sono un problema.
Pubblicato da Michele Ciceri il 22 Settembre 2014