Riscaldamento a battiscopa
Riscaldamento a battiscopa, un sistema radiante alternativo al classico ed innovativo. Grazie ai suoi pannelli radianti da pavimento, assicura una distribuzione omogenea del calore lungo tutta la superficie della stanza e abbatte i costi energetici innalzando invece il risparmio energetico.
E’ un calore “di qualità” quello fornito dal riscaldamento a battiscopa, lo vedremo nei particolari, ma già potete immaginare come “piastrellando di calore” le stanze, anche negli angolini si avranno le temperature desiderate e senza che si veda nulla.
Il riscaldamento a battiscopa, si mimetizza bene sia in edifici da restauro sia in quelli tanto nuovi e originali da non voler che si vedano impianti “classici”. Le dimensioni di un impianto sono di circa 15 centimetri in altezza per 3 in larghezza, e “avvolge” la stanza essendo posizionato lungo il perimetro delle pareti esterne delle stanze. Il calore trasmesso si distribuisce sulle pareti e le trasforma in corpi radianti a loro volta cacciando l’umidità di risalita.
Riscaldamento a battiscopa: come funziona
Non si discosta molto da quello degli altri sistemi radianti il funzionamento del riscaldamento a battiscopa: ci sono due tubi affiancati contenenti rispettivamente acqua calda in entrata e fredda in uscita. Sono di solitamente di materiali altamente conduttivi come il rame, attorno ci sono meccanicamente connesse delle lamelle in alluminio o in ottone antistatico distanziate tra loro di mm o cm.
Nel tubo in entrata del riscaldamento a battiscopa passa acqua calda a circa 45/60°, dipende dal sistema di generazione: 45°C per la pompa di calore, 50 per la caldaia a condensazione, 60 per quella tradizionale. L’aria fredda dal basso sale e vicino ai tubi si riscalda, diventa meno densa, sale ancora fino lungo la parete (per l’effetto Coanda) fino a fuoriuscire dalla apposita fessura tipica del riscaldamento a battiscopa. Così c’è aria calda che si distribuisce uniforme per i locali avvolgendoli dal pavimento al soffitto e trasformando le pareti in corpo radiante.
Facendo una immediata analisi di quanto accade con il riscaldamento a battiscopa, vediamo subito che l’energia termica ammessa è piuttosto bassa per unità di superficie, ma essendo “spalmata” sulla ampia superficie di tutte le pareti, il valore assoluto è alto, decisamente. Il tutto, con l’utilizzo di una quantità esigua di acqua: circa una ventina o poco più di litri per una casa da 150 mq.
La resa del riscaldamento a battiscopa è stimata andare dai 35 W/m ai 280 W/m circa, considerando 20° come differenza di temperatura tra acqua calda nel tubo e temperatura della stanza. Dato l’effetto “avvolgente”, l’effetto del riscaldamento a battiscopa è quasi immediato, i tempi di messa a regime sono molto veloci.
Riscaldamento a battiscopa elettrico
Esiste una alternativa elettrica al riscaldamento a battiscopa visto finora con i tubi e l’acqua calda. E’ una opzione che risulta anch’essa ideale per le seconde case o gli edifici dove non è consentito installare un generatore termico o locali commerciali.
Nel sistema di riscaldamento a battiscopa elettrico semplicemente al posto dell’acqua si sfrutta la resistenza elettrica per produrre calore. La struttura non cambia molto: si hanno gli elemento di arredo, che coprono il pavimento, e un profilo con resistenza elettrica corazzata.
Il tutto è accompagnato dai cavi di collegamento delle resistenze. Nel caso di riscaldamento a battiscopa elettrico classico, si gestisce la temperatura con termostato collegato ancora con fili, altrimenti ci sono sistemi a radiofrequenza o, ancora meglio, sistemi di domotica che ci fanno decidere anche da remoto.
Riscaldamento a battiscopa: vantaggi e svantaggi
Molti vantaggi e qualche svantaggio, per il sistema di riscaldamento a battiscopa che, non per essere di parte, ma conviene molto. Se lo si può installare senza impedimenti logistici o economici. Innanzitutto lascia libertà di arredamento dato che non ingombra pareti né implica opere di muratura ad hoc, inoltre necessita di poca acqua, non accumulata. C’è anche un vantaggio energetico e un risparmio con il riscaldamento a battiscopa perché ci permette di tenere i termostati a temperature del 15% più basse garantendo la massima omogeneità di riscaldamento.
Contagiando con il suo calore gran parte delle pareti, il riscaldamento a battiscopa le mantiene oltretutto prive di umidità ed evita la formazione di muffe. Quelle muffe che di solito si formano nei punti freddi e privi di ventilazione, dove c’è un mobile o “ponti termici” non ventilati.
L’occhio vuole la sua parte e il riscaldamento a battiscopa lo accontenta perché non richiede nulla di visibile e ingombrante diversamente dai radiatori classici: questo lo rende perfetto anche per interventi di ristrutturazione.
Veloce da installare, il riscaldamento a battiscopa è anche silenzioso, non prevede ventilatori, l’aria si muove grazie a processi naturali che non fanno rumore.
Allora eccolo perfetto anche, manco a dirlo, nelle chiese. Sì, perché come livelli, la temperatura è buona fino a 2 metri di altezza e l’effetto scompare solo a 6 metri, la modalità con cui si scalda l’ambiente attraverso il riscaldamento a battiscopa, inoltre, evita al 100% danni alle strutture ed alle decorazioni spesso causati dalle alte temperature.
Prima di passare agli svantaggi, non dimentichiamo i vantaggi fiscali del riscaldamento a battiscopa, pari ad una riduzione del 65% di riduzione: sono quelli previsti dagli ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici.
Gli svantaggi sono pochi, anzi, io ne ho trovato uno, che è solo una piccola limitazione nella distribuzione dell’arredo. E’ vero, come ho detto, che non ci sono ostacoli con il riscaldamento a battiscopa, quindi si arreda liberamente, ma alla condizione di non mettere elementi troppo ingombrante lungo le pareti della stanza, per non compromettere l’efficienza del sistema.
Riscaldamento a battiscopa: costo
Se vi aspettate ora uno svantaggio per il riscaldamento a battiscopa, sarete delusi: si tratta di un impianto meno costoso dei suoi corrispettivi tradizionali sempre radianti, e con un investimento di partenza ragionevole. Durante la fase di mantenimento, una volta fatto lo sforzo modesto di installarlo, il costo è vantaggioso proprio perché l’acqua utilizzata non deve essere ad temperature esageratamente alte, anzi.
Traducendo tutto in cifre, indicative, consideriamo che scorra un litro di acqua ogni 10 metri quadrati. Per scaldare un ambiente di 80 metri quadrati servono quindi 7/8 litri. L’installazione del riscaldamento a battiscopa, con accessori, la manodopera e il battiscopa di finitura arriva a 150 euro al metro lineare.
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Pubblicato da Marta Abbà il 21 Gennaio 2016