Riqualificazione energetica: detrazione 55%
Per chi ce l’ha è il momento di investire sulla casa. A cominciare dall’efficienza energetica, che taglia le spese di conduzione e aumenta il comfort abitativo. La buona notizia è che non sparisce l’eco-bonus e si potrà continuare a detrarre nella misura del 55% le spese sostenute per la riqualificazione energetica degli edifici. Il temuto stop del 30 giugno per la presentazione delle domande è stato infatti cancellato.
C’è stato un po’ di batticuore perché, visti i tempi che corrono, non si sapeva se la detrazione del 55% (istituita nel 2007 e poi sempre prorogata) sarebbe stata confermata e in che misura. Nei giorni scorsi però la Commissione Ambiente Territorio ha approvato un documento che impegna il Governo a dare stabilità al meccanismo, almeno per un altro anno. Tutto come prima dunque, salvo aggiustamenti (ma qui forse siamo troppo maliziosi).
Vediamo di capire. La detrazione del 55% (dall’Irpef per le persone fisiche e dall’Ires per le società) riguarda interventi di riqualificazione energetica, isolamento termico, installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda e sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
La somma corrispondente al 55% delle spese effettuate è detraibile nell’arco di 10 anni e l’importo massimo detraibile varia in funzione dell’intervento, in alcuni casi è 30 mila euro in altri 100 mila. Le spese comprendono sia i costi dei lavori edili connessi con le opere di risparmio energetico sia quelli per le prestazioni e per la certificazione energetica richiesta.
Trattandosi di ri-qualificazione energetica, i lavori ovviamente devono riguardare edifici già esistenti, per esempio installando impianti solari termici e di climatizzazione, caldaie a condensazione o pompe di calore ad alta efficienza.
Sono ammessi alla detrazione del 55% anche gli intervenuti sull’involucro edilizio che aumentano il grado di isolamento (il cappotto termico per intenderci). Nella categoria dell’involucro rientra anche la sostituzione di porte e finestre con serramenti che permettono una minore dispersione di calore.
Possono infine accedere alla detrazione del 55% cittadini e imprese che compiono qualsiasi intervento (o insieme sistematico di interventi, dice il decreto) tale da permettere all’edificio di raggiungere un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale inferiore a limiti stabiliti (per questi vi rimandiamo alle tabelle).
Attenzione: i lavori devono essere certificati da un tecnico certificatore abilitato e la domanda per accedere alla detrazione deve essere presentata entro 90 giorni dalla fine delle opere all’Enea, per via telematica, unitamente all’attestato di qualificazione energetica e, a seconda dei casi, alla scheda descrittiva dei lavori effettuati.
Pubblicato da Michele Ciceri il 19 Maggio 2013