Chi ha la necessità o vuole sostituire la vecchia caldaia, cambiare lo scaldabagno elettrico o installare pannelli solari termici, può usufruire degli incentivi sulle rinnovabili termiche. Per ottenere le agevolazioni non bisogna però lasciarsi scappare il click-day, cioè il giorno in cui le domande potranno essere inviate in modalità telematica.
La data non è stata ancora fissata, ma considerato che il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ai primi di gennaio, e che il Gestore dei Servizi Elettrici GSE ha 60 giorni di tempo per predisporre la scheda-domanda sul proprio sito, il click-day dovrebbe essere entro febbraio.
Essere tempestivi sarà fondamentale perché gli incentivi alle rinnovabili termiche non sono illimitati. Il Ministero ha messo a disposizione 900 milioni di euro, 700 per i privati e 200 per i progetti delle pubbliche amministrazioni, disponibili fino a esaurimento. Il che significa che chi primo arriva meglio alloggia. L’incentivo consiste nel rimborso del 40% delle spese sostenute, in un periodo di tempo variabile dai due ai cinque anni a seconda della potenza ottenuta.
Gli interventi incentivati sono quelli che migliorano l’efficienza energetica degli impianti di riscaldamento e abbassano i consumi delle case grazie alle energie rinnovabili. Per le case private significa soprattutto la sostituzione di impianti domestici di piccole dimensioni, come le vecchie caldaie, con impianti a pompa di calore a energia aerotermica, geotermica o idrotermica.
Anche la sostituzione dello scaldabagno è incentivata, purché si passi a un impianto a pompa di calore. Incentivata anche l’installazione dei pannelli solari termici per l’acqua calda sanitaria. Nel caso delle serre, è incentivata la sostituzione dei vecchi impianti con impianti nuovi a biomassa.