Rincospermum: descrizione e coltivazione
Per parlare del Rincospermum è necessario per forza accennare anche al gelsomino visto che questa pianta è chiamata anche “falso gelsomino” anche se il suo nome scientifico è Rhincospermum jasminoides. Già solo da questo potete immaginare almeno a spanne le sembianze di questa pianta che possiamo trovare in molti giardini, anche se spesso scambiata con il più noto gelsomino. Proviamo a comprendere come non commettere più questo errore solo con un buono spirito di osservazione.
Rincospermum: descrizione
Rampicante e sempreverde, questo arbusto produce dei fiori molto profumati e di colore bianco che ce lo fanno associare al Gelsomino. Questa sua caratteristica lo rende una pianta perfetta per abbellire muri e ringhiere ma può essere utilizzata anche per altri scopi perché è in grado di coprire una pergola oppure di costituire delle vere e proprie siepi di separazione.
Originario della Cina, del Giappone, della Corea e del Vietnam e appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, il rincospermo, Trachelospermum jasminoides, ha dei rami che possono essere semilegnosi o erbacei e che si allungano anche fino a 10-12 metri.
Nel periodo vegetativo ci sono molte foglie dalla superficie lucida e dalle tinte brillanti, di solito verdi ma che possono anche apparire arancioni o rossastre in particolari casi, ad esempio quando si trovano in ambienti con condizioni di elevata umidità.
Due volte ogni anno, soprattutto tra il mese di maggio e quello di luglio, ma spesso anche in agosto, il Rincospermum fiorisce almeno due volte e produce delle piccole stelline bianche che vanno a decorare i rami.
Rincospermum: coltivazione
Troviamo questa pianta rampicante soprattutto a ridosso di muri, pergole o gazebi perché è proprio in questi contesti che riesce a dare il meglio di sé. L’importante, più in generale, è che si trovi in posti in cui può godere appieno della luce del sole. Allo stesso tempo le annaffiature devono essere abbondanti d’estate, a maggior ragione se questa pianta è in vaso e non in piena terra. In inverno basta fare in modo che la terra non sia secca ma per il resto non è necessario bagnare in modo regolare questa pianta che ama i terreni non molto compatti, ben drenati e ricchi di materia organica. In fase di crescita dobbiamo sostenerla con concimi ricchi di azoto, per il resto basta usare concimi granulari a lento rilascio specifici per piante da fiori.
Ogni anno, o quasi, è necessario effettuare un rinvaso, in primavera, badando di procurarsi un vaso molto più grande e non riciclando il terriccio.
Rincospermum: potatura e moltiplicazione
In alcuni momenti basterà uno sguardo per capire che il nostro Rincospermum ha bisogno di rafforzarsi e di infoltirsi ed è il momento in cui diventa necessario potarlo. Lo si deve fare in modo piuttosto radicale, eliminando tutti i rami secchi e effettuando una leggera cimatura di quelli giovani.
Per moltiplicare invece questa pianta è necessario utilizzare la procedura di divisione dei cespi, se ci troviamo in inverno, oppure quella per talea semi-legnosa, se invece siamo in estate.
Rincospermum: malattie
La cocciniglia e alcune malattie fungine come la fumaggine sono i peggiori nemici di questa pianta che viene colpita soprattutto nel suo fogliame. Quando subisce un attacco di fumaggine, ad esempio, nelle foglie si creano degli ammassi di vera e propria polvere di colore nero che ricorda la fuliggine dei camini. Ecco il perché del nome. In questi casi per salvare la nostra pianta dobbiamo effettuare un trattamento anticrittogamico periodico e un lavaggio fogliare se attaccato dalle fumaggini.
Rincospermum velenoso
Bello e profumato, ma anche velenoso. Sì, proprio così, le foglie di questa pianta contengono un latice, liquido vischioso bianco, che risulta essere tossico sia per i parassiti che per gli animali domestici. Meglio quindi fare attenzione se si hanno degli animali in casa. Ironia della sorte, questa pianta rampicante è stata riconosciuta come simbolo di immortalità.
Rincospermum e gelsomino
E’ venuto il momento ora di svelare qualche trucco per imparare come distinguere il Rhincospermum Trachelospermum dal Jasmimum, per usare i loro nomi scientifici. Già possiamo precisare che non appartengono nemmeno alla stessa famiglia di piante perché il primo è della famiglia delle Apocynaceae mentre il secondo, il vero gelsomino, appartiene alla famiglia delle Oleaceae.
Un’altra differenza sta nell’impiego di queste piante dal punto di vista curativo. Entrambe hanno delle proprietà che possono risultare preziose per la nostra salute ma in modo diverso. Il rincospermo o falso gelsomino, viene usato per la cura di reumatismi o come analgesico perché ha proprietà legate agli alcaloidi di cui è composta, ma è assolutamente vietato fare una tisana con le sue foglie.
Il vero gelsomino invece può essere certamente utilizzato per tisane e infusi. Ha delle proprietà fitoterapiche molto preziose inoltre il suo olio viene utilizzato come antidepressivo e calmante.
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook e Instagram
Pubblicato da Marta Abbà il 7 Aprile 2019