Rimedi naturali con l’acqua ossigenata
Rimedi naturali con l’acqua ossigenata: come usare l’acqua ossigenata per sfruttare al meglio le potenzialità di questa soluzione di facile reperibilità.
I rimedi naturali ottenibili con l’acqua ossigenata sono i più disparati: dal decolorante per schiarire i capelli, alla formulazione di una pasta sbiancante per i denti, senza dimenticare il forte potere disinfettante che può tornarci utile nell’igiene domestica. Insomma, gli usi alternativi dell’acqua ossigenata sono numerosi e tutti a portata di mano.
Nell’articolo gli usi alternativi dell’acqua ossigenata abbiamo visto come usare il perossido di idrogeno (nome chimico dell’acqua ossigenata) per eliminare brufoli e punti neri e per preparare un dentifricio sbiancante da usare al massimo 2 volte a settimana. In questa pagina vedremo altri rimedi naturali a base di acqua ossigenata.
Acqua ossigenata e rimedi naturali
Acqua ossigenata come collutorio
L’acqua ossigenata a bassa concentrazione (al 3%), è sicura per il cavo orale e può essere impiegata come collutorio dal leggero potere sbiancante.
Disinfettante per abiti
Gli abiti bianchi possono essere disinfettati con un po’ di acqua ossigenata così da evitare l’uso della più aggressiva candeggina. Prima del classico lavaggio, basterà tenere a mollo i capi bianchi in un catino contenente acqua ossigenata e acqua.
Per sbiancare le unghie
In caso di unghie ingiallite, l’acqua ossigenata è un ottimo alleato. Versate un cucchiaio di acqua ossigenata in un piccolo pentolino contenente acqua calda. Immergete le dita per qualche minuto.
Per un pediluvio fai da te
In piccole quantità, l’acqua ossigenata può essere usata per fare pediluvi dal potere disinfettate, consigliati per chi frequenta piscine, palestre e luoghi pubblici dove è possibile contrarre infezioni e micosi.
Acqua ossigenata per schiarire i capelli
In soluzione acquosa fino al 10%, l’acqua ossigenata è usata come decolorante o per schiarire i capelli. Si sconsiglia l’impiego casalingo perché solo raramente i risultati ottenuti corrispondono alle aspettative di chi attua questo rimedio fai da te.
Acqua ossigenata e ferite
Perché l’acqua ossigenata può tornare utile in caso di ferite? Certamente per il suo potere disinfettante! In caso di escoriazioni, ferite e ulcere, l’acqua ossigenata impiegata ha una concentrazione che va dal 3% al 6% del volume.
Quando disinfettiamo una ferita con acqua ossigenata, con molta probabilità, possiamo notare delle bollicine, una sorta di schiuma bianca che si forma quando il perossido di idrogeno entra a contatto con la nostra ferite. Le bollicine si formano per la reazione chimica catalizzata dall’enzima catalasi che scinde la composizione del preparato liberando ossigeno. Tale reazione porta al distacco del tessuto necrotizzato.
L’azione disinfettante dell’acqua ossigenata sulle ferite è dovuta a un duplice meccanismo: da un lato l’acqua ossigenata agisce come ossidante andando a denaturare le proteine e dall’altra, la formazione di ossigeno dettata dall’enzima catalasi, pulisce la ferita eliminando eventuali batteri.
L’acqua ossigenata fa male? In genere, l’applicazione di acqua ossigenata su una ferita non è dolorosa ma si può percepire un leggero bruciore in proporzione all’entità della ferita. Molti sconsigliano l’uso dell’acqua ossigenata sulle ferite ma tale suggerimento è vero solo in parte: durante la fase di rimarginazione è sconsigliato usare l’acqua ossigenata, mentre il suo impiego dovrebbe limitarsi al primo soccorso, al momento della disinfettazione del taglio.
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Pubblicato da Anna De Simone il 3 Agosto 2015