Rimedi per l’alito cattivo
L’alito cattivo costituisce un forte disagio per molte persone. Esistono vari rimedi per l’alito cattivo e la gran parte abbracciano la sfera delle semplici norme igienico-sanitarie. Altri rimedi sono più complessi per dipendono dalle radici. L’alitosi può avere cause differenti. Vediamo insieme alcuni rimedi e le cause.
L’Alito cattivo coinvolge diversi individui, le sue cause sono ben note: esso risponde alla presenza di composti di zolfo, in particolare di idrogeno solforato e di metilmercaptáno che danno al respiro un cattivo odore. Vi è anche un dispositivo che misura la presenza di questi composti, la Halimeter: una macchina che testa l’alito cattivo e aiuta a determinare da dove viene il maleodore, se dalla bocca, dal naso o dai polmoni.
Alito cattivo, cause. Batteri, i principali responsabili dell’alito cattivo
In nove casi su dieci la causa dell’alito cattivo è la bocca. Si ritiene che vi siano batteri che si accumulano nelle scanalature nella parte posteriore della lingua. Si tratta di batteri che producono i composti di zolfo attraverso l’aria espirata. La presenza di questi batteri spiega anche l’alito cattivo nel mattino, infatti la saliva è meno abbondante durante la notte e i batteri si accumulano.
Un’altra importante causa dell’alito cattivo sono i disturbi gastrici o più precisamente il reflusso gastro-esofageo, associato nella maggior parte dei casi all’incontinenza dello sfintere cardiale. Quest’ultimo è uno sfintere muscolare situato tra esofago e stomaco che spesso rimane un po’ beante, incontinente. Tutto ciò può derivare da una banalissima ernia jatale, cioè lo stomaco si disloca parzialmente attraverso l’orifizio diaframmatico attraverso cui normalmente passerebbe la parte terminale dell’esofago (e il cardias dunque) risalendo parzialmente in torace. Questo altera l’angolo acuto normalmente presente tra esofago e stomaco rendendo questa “valvola” semiaperta costantemente. I succhi gastrici possono refluire verso l’alto (cioè verso la bocca), soprattutto di notte, in posizione sdraiata e durante i lunghi digiuni (la notte appunto), e dare una significativa alitosi.
Il cattivo stato delle gengive o la presenza di carie o i residui di cibo possono agevolare la presenza di questi batteri. Quindi, ai primi segnali di alito cattivo, la prima cosa da fare è andare dal dentista per controllare lo stato dei vostri denti e delle gengive e trattare eventuali cavità. Il dentista può anche dare alcuni suggerimenti in materia di igiene, soprattutto se avete la parodontite, un’infiammazione delle gengive che si forma tra i denti e le gengive dove si accumulano residui di cibo.
È fondamentale l’igiene orale. La maggior parte delle volte, però, l’alito cattivo si verifica senza una causa apparente, anche nelle persone con una corretta igiene dentale. Lavarsi i denti dopo ogni pasto e il filo interdentale per rimuovere eventuali residui di cibo tra i denti sono le due azioni indispensabili. Si consiglia anche di spazzolare la lingua, soprattutto nella parte posteriore, dove papille gustative sono più pronunciate. Per questo è possibile utilizzare un raschietto sulla lingua, disponibile in farmacia. E per essere sicuri di rimuovere i batteri rimanenti, è consigliabile spazzolare anche le gengive, all’interno del palato.
Il colluttorio non è sufficiente per ottenere un’adeguata igiene orale. Risciacqui frequenti con la clorexidina, non sono raccomandati in quanto la potenza antibatterica si accompagna ad effetti collaterali che impongono un utilizzo limitato del collutorio. Tra le conseguenze peggiori il rischio di cancro alla bocca. Questa pratica non deve mai sostituire l’igiene orale con lo spazzolino.
Evitare la secchezza della bocca. La gomma, le caramelle, lo spray orale nascondono l’alito cattivo, ma non risolvono il problema. Tuttavia, favoriscono la secrezione salivare, che costituisce un grosso rimedio per l’alito cattivo: è noto che la bocca asciutta aumenta il rischio di alitosi.
Ci sono malattie e sostanze che possono ridurre la secrezione della saliva come ad esempio il tabacco anche se in bocca rimane un profumo particolare. In caso di saliva insufficiente è necessario bere regolarmente o mangiare alimenti che aiutano a spazzare i batteri depositi sulla lingua.
Odore di pesce.
Ci sono altre cause che provocano l’alito cattivo. La Trimethylaminuria.
Trimethylaminuria (TMAU) è un disturbo metabolico ereditario che è caratterizzato da un odore del corpo offensivo che puzza di pesce marcio. Questo odore è dovuto alla eccessiva escrezione di una proteina chiamata trimetilammina (TMA) nelle urine, sudore, e respiro. Infine, ci sono persone che pensano di avere l’alito cattivo, senza motivo. Per sapere con certezza, si può sempre ricorrere alla Halimeter.
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Pubblicato da Anna De Simone il 16 Febbraio 2012