Rilevare l’inquinamento luminoso degli ambienti con il luxmetro
Poter rilevare l’inquinamento luminoso presente negli ambienti è molto importante, soprattutto per le aziende, in quanto consente di ottenere diversi benefici. Per prima cosa, grazie a questa operazione, è possibile tarare nel migliore di modi un impianto di illuminazione, in modo che un ambiente risulti confortevole per tutte le persone che lo frequentano. Inoltre, così facendo, un’impresa può avere la certezza di essere in linea con tutte le normative di riferimento in materia di sicurezza sul lavoro.
La luminosità degli ambienti è un fattore molto importante, a cui negli anni è stata giustamente prestata un’attenzione sempre maggiore. Questo parametro può infatti influire, positivamente o negativamente, sulla vista di ogni persona e sul grado di stress a cui può essere sottoposta. Gli esperti del settore hanno infatti dimostrato che l’esposizione prolungata delle persone a un grado di luminosità scarso o troppo elevato (ipotesi detta anche inquinamento luminoso) comporta dei rischi per la salute.
Utilizzo e caratteristiche del luxmetro
Proprio per questo motivo, è molto importante utilizzare un luxmetro per rilevare il grado di luminosità presente in ogni ambiente lavorativo. Questo strumento di fondamentale importanza, talvolta denominato anche esposimetro, consente di ottenere in modo semplice e immediato un valore e di rilevare così un eventuale inquinamento luminoso.
Questo dato è espresso in lux o in foot candle ma la prima unità di misura è decisamente la più utilizzata in Europa. I luxmetri possono avere al loro interno un sensore integrato, in grado di captare i segnali luminosi, oppure essere abbinati ad una sonda esterna che rileva la luminosità e trasferisce i valori all’esposimetro attraverso un normale collegamento con cavo elettrico. Entrambi i modelli sono ottimi per rilevare i valori riferiti alla luminosità di uno spazio.
Come previsto dalle normative in materia di sicurezza sul lavoro, i luxmetri vengono utilizzati solitamente in tutti gli uffici, in luoghi pubblici come scuole, ambulatori ed ospedali, e in generale in tutti gli ambienti lavorativi in cui è fondamentale che vi sia una giusta illuminazione. Grazie all’utilizzo di un luxmetro i datori di lavoro possono facilmente assicurarsi di essere in linea con le regole vigenti in materia e anche di rendere maggiormente confortevole un ambiente di lavoro.
Caratteristiche tecniche dei luxmetri
I luxmetri devono permettere di effettuare dei test molto rapidi e semplici, in modo tale da conoscere facilmente l’intensità luminosa. Tutti i modelli più recenti sono infatti realizzati per soddisfare questa necessità ma ovviamente i luxmetri presentano anche delle differenze di tipo tecnico tra un modello e un altro. In questo modo ogni persona può scegliere quello che si adatta meglio alle proprie esigenze, attraverso una rapida valutazione del prodotto.
Gli elementi che possono contraddistinguere i luxmetri sono:
- Rapidità di funzionamento.
- Possibilità di memorizzazione.
- Trasferimento dei dati.
- Media dei punti luminosi.
- Autospegnimento.
- Peso e dimensioni contenuti.
Il peso e le dimensioni dei luxmetri sono generalmente sempre molto ridotti, in modo tale che questi strumenti possano facilmente essere trasportati all’interno di una borsa. In alcuni casi possono essere utilizzati anche all’interno di ambienti domestici, in quanto questi dispositivi possono rilevare qualsiasi tipo di illuminazione, comprese quelle più moderne a led bianco. La funzione di memorizzazione dei dati è ovviamente molto utile per realtà aziendali che possono così conservare uno storico di tutte le rilevazioni.
In conclusione l’utilizzo di un luxmetro è una pratica molto importante e in grado di rendere gli ambienti di lavoro maggiormente confortevoli. Quando possibile è sempre importante prediligere un’illuminazione di tipo naturale. Le fonti di luce devono invece essere tali da garantire una buona luminosità ma al tempo stesso mai eccessive, per non sfociare nel dannoso inquinamento luminoso.
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