Rigenerare il vecchio terriccio dei vasi
Arriva la primavera e balconi e terrazzi ci appaiono spogli. Ora di preparare e rinvasare per avere un bel verde in casa nelle stagioni più calde, ma che fare dei vecchi vasi con le piante rinsecchite? La terra è preziosa e il vecchio terriccio non va mai buttato via. In piccole quantità la vecchia terra può essere mischiata alla terra nuova oppure la terra vecchia può essere rigenerata.
Come rigenerare la terra dei vasi? Il vecchio terriccio dei vasi va messo in un contenitore coperto o in un sacco in cui a strati si pone della torba e del terriccio. Fatto questo, lo si innaffia periodicamente e si rimesta ogni 30-40 giorni. La terra così preparata sarà matura per il rinvaso dell’anno successivo.
I sintomi di un terriccio esausto e devitalizzato sono le foglie ingiallite e le macchie nere sulle foglie delle piante. Il fenomeno delle foglie pallide e deboli si chiama clorosi e segnala carenza di sali minerali nel terriccio. Se le foglie gialle sono poste all’estremità delle ramificazioni, segnalano una carenza di ferro; se sono a stretto contatto dello stelo, è carenza di azoto.
Una clorosi particolarmente accentuata denota carenza di magnesio, elemento indispensabile per la formazione della clorofilla. La necrosi delle foglie, le classiche macchie nere, di solito associata anche a una perdita delle foglie alla base dei rami, indica carenza di fosforo, un elemento cruciale per la formazione delle sostanze proteiche della pianta. In tutti questi casi è necessario rinnovare il terriccio del vaso o integrarlo con terra fresca.
Pubblicato da Michele Ciceri il 17 Marzo 2013