Rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi
Rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi: cosa sono, normativa, codici di classificazione, codifica CER rifiuti e tutte le informazioni utili.
Qualsiasi attività produttiva, nel ciclo lavorativo, immette nell’ambiente una serie di “rifiuti speciali“. Il titolare dell’attività produttiva dovrà provvedere, a spese proprie, al conferimento dei rifiuti a ditte autorizzate che possono occuparsi del trasporto, stoccaggio, riutilizzo, recupero e smaltimento dei rifiuti. Le normative di riferimento, in materia di gestione dei rifiuti pericolosi sono gli articoli 208, 209, 210, 211, 212, 214, 215 e 216.
In particolare, l’articolo 212 disciplina che le aziende che vogliono provvedere con mezzi propri al trasporto dei rifiuti da loro prodotto, presso i centri di raccolta certificati, devono essere iscritti all’Albo dei Gestori Ambientali dei Rifiuti presso la Sezione Regionale di appartenenza. La gestione dei rifiuti (in particolare del recupero e del riciclo dei materiali) tocca molto da vicino anche il settore dell’edilizia, per tutte le informazioni vi rimandiamo all’articolo Rifiuti edili, smaltimento e normativa.
Rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi
I rifiuti speciali si suddividono in rifiuti speciali non pericolosi e rifiuti speciali pericolosi e tossico – nocivi. In particolare, le normative di riferimenti per queste classi di rifiuti sono:
- D.M. 5 Febbraio 1998 per i rifiuti non pericolosi
- D.M. 12 giugno 2002 n. 161 per i rifiuti pericolosi
- D.M. 17 novembre 2005, n. 269 per i rifiuti pericolosi provenienti dalle attività navali.
Codici Smaltimento rifiuti pericolosi e non pericolosi
La classificazione dei rifiuti ha visto l’assegnazione di codici per l’identificazione e per il miglioramento della gestione dei rifiuti.
In particolare, il CER (acronimo di Codice Europeo dei Rifiuti) è un codice identificativo che va a sostituire il codice italiano. I codici CER sono assegnati a ogni tipo di rifiuto, l’assegnazione è eseguita in base al processo di provenienza. I primi codici CER entrarono in vigore nel 2002 mentre dal 1 giugno 2015 sono entrati in vigore i nuovi codici CER.
I nuovi codici CER applicano quanto previsto con la decisione dell’UE 2014/955. Di seguito sono elencati i nuovi codici CER per l’identificazione dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
- 01
Codice CER relativo ai rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonché dal trattamento fisico o chimico di minerali. - 02
Questo codice CER si riferisce a rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti. - 03
Si tratta del codice CER che identifica rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone. - 04
Indica rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce e dell’industria tessile. - 05
Indica rifiuti della raffinazione del petrolio, purificazione del gas naturale e trattamento pirolitico del carbone. - 06
Fa riferiemnto a rifiuti dei processi chimici inorganici. - 07
Fa rifiuti dei processi chimici organici. - 08
Rifiuti della p.f.f.u di rivestimenti, vale a dire pitture, vernici e smalti vetrati. In questa categoria rientrano adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa. - 09
Rifiuti dell’industria fotografica che sono andati a scemare moltissimo negli ultimi decenni. - 10
Rifiuti provenienti da processi termici. - 11
Fa riferimento a rifiuti prodotti dal trattamento chimico superficiale e dal rivestimento di metalli ed altri materiali; idrometallurgia non ferrosa. - 12
Rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastica. - 13
Oli esauriti e residui di combustibili liquidi; questo codice non va confuso con il codice 05 che fa esplicito riferimento agli oli commestibili. - 14
Solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto, fatta eccezione per le vernici identificate, a seconda dei casi, con i codici CER 07 e 08. - 15
Rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi (non specificati altrimenti). - 16
Rifiuti non specificati altrimenti nell’elenco. - 17
Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione, compreso il terreno proveniente da siti contaminati. - 18
Questo codice CER fa riferimento ai rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario o da attività di ricerca collegate. - 19
Rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito. - 20
Il codice identifica i rifiuti urbani, vale a dire rifiuti domestici e rifiuti assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni.
Per altri codici identificativi dei rifiuti pericolosi vi rimandiamo all’articolo Come classificare i rifiuti pericolosi.
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Pubblicato da Anna De Simone il 24 Settembre 2016