E se lanciassimo una campagna per rivedere la produzione dei rifiuti domestici? In tempi di Spending Review e di saving imperanti, un’iniziativa di questo tipo ci starebbe benissimo, e contribuirebbe allo scopo di farci risparmiare tutti un po’. Anche l’Ambiente ne guadagnerebbe, da subito, in termini di minore inquinamento.
Il problema è serio: produciamo troppi rifiuti e non ne ricicliamo ancora abbastanza. Le discariche non bastano e gli inceneritori, o termovalorizzatori che fa meno paura, sono comunque un problema. Se è vero come è vero che cambiare le abitudini di spesa e fare la differenziata costa fatica, e la cosa non ci piace, proviamo a considerarlo un gioco. Potremmo chiamarlo il Gioco dei Rifiuti, oppure Waste Game che fa più fico.
Il Waste Game funziona così: la casa dove abitiamo è la nostra impresa e noi siamo gli imprenditori: l’obiettivo è fare uscire dalla porta meno sacchetti dell’immondizia possibile. Possiamo segnarne il numero su un taccuino: oggi uno, domani un altro… e avere la somma settimanale o mensile da confrontare nel tempo. Il passo successivo è distinguere le tipologie di rifiuti: quanta carta nei miei rifiuti? Quanta plastica? Quanto umido? Quanto indifferenziato?
Compilata la prima lista dei rifiuti per un mese, o una settimana decidete voi…, il seguito del gioco diventa: fare di meno! Può essere divertente, se ci sono dei bambini saranno contenti di essere coinvolti e magari di diventare loro i responsabili dei rifiuti di casa (occhio alle bacchettate sulle dita!) con un premio per ogni obiettivo raggiunto.
Le liste dei rifiuti di casa vi riveleranno che tipo di consumatori siete e saprete come correggere il tiro. Magari non ve ne accorgete, ma scartate troppi imballi plastici, oppure fate tanto umido dimenticando di avere un piccolo giardino che necessita di humus. Disporre delle informazioni è il primo passo per agire nella direzione corretta e dal Gioco dei Rifiuti avrete quel che vi serve.
Compilato il nostro identikit di consumatori con il Gioco dei Rifiuti , potremo provare a modificare le nostre abitudini di spesa e i comportamenti meno virtuosi. Solo in questo modo potremo dare il nostro piccolo contributo al cambiamento generale: il packaging è un problema, smettiamola allora di portarci in casa imballi ingombranti e inquinanti. Solo vedendo che certe confezioni non si vendono più, i produttori cambieranno sistema. Partendo da questo esempio, ecco di seguito un elenco di consigli per ridurre la quantità di rifiuti domestici.
- Evitate di comprare prodotti in confezioni troppo ingombranti o ricche di scatole di plastica; non scegliete ciò che non si può riciclare.
- Se avete la fortuna di poterlo fare, coltivate personalmente una parte della verdura e della frutta che consumate, oppure acquistate vegetali freschi a km Zero invece che surgelati o preconfezionati, evitando involucri e borse di plastica.
- Comprate tagli freschi di carni e formaggi piuttosto che preconfezionati in scatole e pellicole di plastica.
- Acquistate bottiglie di vetro invece che di plastica e, se possibile, con vuoto a rendere.
- Per pulire il forno e i servizi non comprate prodotti tossici, candeggina, prodotti a base di ammoniaca, disinfettanti, detersivi, liquidi per i piatti e spray. Al momento dell’acquisto date la preferenza ai prodotti che non inquinano.
- Se proprio non potete evitare di comprare prodotti confezionati, preferite gli imballaggi in cartone, cellophane e carta, che sono tutti biodegradabili e si possono riciclare.
- Acquistate lattine di un solo metallo per poterle riciclare meglio.
- Dividete l’immondizia in bidoni separati: uno per la carta e il cartone; uno per il vetro e i metalli; uno per le sostanze organiche da ridurre in concime (seguite per questo le indicazioni di raccolta differenziata del Comune dove aboitate). Riutilizzate o riciclate tutto ciò che è possibile.
- Non gettate nessuna attrezzatura, grande o piccola, ma utilizzatela come pagamento parziale di uno strumento nuovo oppure portatela dal robivecchi.
- Trasformate in concime tutti i rifiuti vegetali e organici della cucina, facendo compostaggio domestico se ne avete la possibilità o conferendo la frazione organica alla raccolta differenziata (dove è attiva).
- Non svuotate medicinali, sostanze chimiche, vernici e altri prodotti tossici in acquai o servizi igienici. Sbarazzatevene sempre in modo sicuro.