Riciclare i RAEE è sempre più importante

Recupero dei RAEE

Le 21.240 tonnellate di Monitor e TV dismessi sono la parte più consistente dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) raccolti nel 2012, addirittura il 57,7% del totale.  Seguono nell’ordine, ma molto distanziati: frigoriferi e condizionatori (7.127 tonnellate), computer e piccoli elettrodomestici (5.832 tonnellate) e i grandi elettrodomestici (2.605 tonnellate). Il raggruppamento delle sorgenti luminose, lampade e dintorni, ha conseguito una raccolta e riciclo di 20 tonnellate.

I dati sono contenuti nel Report di Sostenibilità 2012 del Consorzio ReMedia, uno dei principali sistemi collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE, e sono frutto del bilancio ambientale che quantifica i benefici portati dalla filiera del recupero dei RAEE gestita dal Consorzio.

Riciclare correttamente i rifiuti tecnologici significa recuperare materiale ed evitare, di conseguenza, un’attività estrattiva di materie prime che richiede un elevato consumo di energia. L’attività di ReMedia ha consentito nel 2012 il risparmio di 221.561.675 KWh di energia, equivalenti al consumo di una città di 197.000 abitanti. Rispetto al 2011 il risparmio energetico garantito dall’attività di ReMedia ha fatto un balzo in avanti: 20,36 Gj/ton nel 2012 contro 16,05 Gj/ton dell’anno precedente.

Dai rifiuti tecnologici si recuperano materiali riutilizzabili: il riciclo di 39.175 tonnellate di RAEE (36.825 ritirati presso le piazzole ecologiche e 2.350 direttamente presso aziende e istituzioni) ha consentito a ReMedia di rendere disponibili 34.298 tonnellate di materie prime, con una percentuale di recupero dell’88,9%. Le principali frazioni ricavate sono state: oltre 12.000 tonnellate di ferro; circa 10.000 tonnellate di vetro; 8.500 tonnellate di plastica; 1.200 tonnellate di rame; 500 tonnellate di alluminio.

La riduzione del consumo di energia resa possibile dal riciclo delle materie prime contenute nei RAEE ha reso possibile una riduzione di emissioni nocive di 197.651 tonnellate di CO2 equivalenti, pari a quelle di 22.000 autovetture con percorrenza annua di 30.000 chilometri. Per ogni tonnellata trattata sono state risparmiate 5,05 tonnellate di CO2 equivalenti, di più rispetto alle 4,20 tonnellate del 2011.