Riciclare l’acqua della pasta
Come riciclare l’acqua della pasta: tutti i consigli per riutilizzare l’acqua della cottura della pasta o delle verdure.
Non bisogna aspettare la giornata mondiale dell’Acqua per promuovere il risparmio idrico. La prossima volta che prepari un piatto di pasta, non gettare giù per lo scarico l’acqua della cottura! Piuttosto scola la pasta e convoglia l’acqua in una pentola, una volta che l’acqua della pasta si sarà raffreddata, potrai usarla per irrigare il giardino o fare molte altre cose. In questa pagina vedremo proprio come riciclare l’acqua della cottura di pasta e verdure.
Riporre una ciotola sotto lo scolapasta, recuperare l’acqua della cottura e…
Irrigare le piante (solo se l’acqua di cottura non è stata salata)
Se l’acqua della cottura della pasta non è stata salata, può essere usata per irrigare le piante d’appartamento o dell’orto. L’unica precauzione è lasciarla raffreddare bene. Puoi trasferirla direttamente nell’annaffiatoio per fertirrigare le tuo piante preferite: l’acqua della cottura di pasta o della verdura è ricca di amido e di sali minerali, un toccasana per la fertilità del suolo.
Impacco per capelli
Per ammorbidire capelli secchi e sfibrati, è possibile realizzare un impacco emolliente sfruttando l’acqua della cottura della pasta. Prima dello shampoo, bagna i capelli con l’acqua della cottura della pasta e avvolgi un asciugamano intorno al capo. Lascia l’acqua in posa per 15 minuti, saranno gli amidi ad ammorbidire i capelli e renderli più brillanti! Al termine del trattamento puoi proseguire con il consueto shampoo.
Condimento
L’acqua di cottura della pasta può essere impiegata come condimento per inumidire altre pietanze, soprattutto durante la cottura delle carni. Può essere usata anche per rendere più fluidi alcuni preparati fatti in casa come la purea di patate, di carote o il pesto.
Puoi berla
Se nella tua città manca l’acqua per più giorni, piuttosto che usare l’acqua in bottiglia puoi bere l’acqua della cottura della pasta previa filtrazione. In commercio esistono filtri d’acqua in grado di desanilizzare e potabilizzare qualsiasi risorsa idrica. Grazie a filtri d’acqua come il LifeStraw Personal è possibile sfruttare le risorse d’acqua più improbabili! Certo, questo filtro non è nato per eliminare la salinità ma è bene tenerlo presente, soprattutto se intendete organizzare una gita a stretto contatto con la natura.
Brodo, minestroni, minestre e risotti
L’acqua di cottura può essere usata per preparare il brodo per la cottura dei risotti o per dare una base più consistente a minestroni e minestre. E’ un buon punto di partenza per la preparazione di zuppe, vellutate o di brodi di carne e di verdure.
Per lavare le stoviglie
E’ tra i rimedi della nonna più popolari: usare l’acqua della cottura della pasta per lavare piatti, posate, pentole e padelle. L’acqua, ancora calda, aiuta a lavare via le incrostazioni delle pentole.
Cottura a pressione e a vapore
L’acqua della cottura della pasta può essere riutilizzata per cuocere i cibi a pressione o a vapore. Per la cottura a vapore, se è stata salata, presenta l’inconveniente di impiegare più tempo per raggiungere i punto di ebollizione.
Impasti
L’acqua della cottura della pasta può essere riciclata per la preparazione di prodotti da forno. Potete usare l’acqua della pasta per fare il pane, le pizze, focacce e torte salate.
Pediluvio
L’acqua di cottura della pasta può essere impiegata per un pediluvio emolliente e rigenerante. Chi va in palestra o in piscina ed è esposto ad alto rischio micotico, può aggiungere all’acqua di cottura della pasta, poche gocce di olio essenziale all’anice stellato. Dopo una lunga passeggiata è possibile effettuare un pediluvio rilassante con acqua di cottura della pasta e olio essenziale di eucalipto. Un pediluvio con la sola acqua di cottura di riso o di pasta, esercita un’azione emolliente e anti-sudore.
Ammollo dei legumi
I legumi secchi possono essere messi a bagno nell’acqua di cottura della pasta o del riso. Per ottenere un bagno aromatizzato basterà aggiungere qualche foglia di alloro.
Pubblicato da Anna De Simone il 9 Dicembre 2015