In Europa, quali sono gli stati più virtuosi? Se l’Italia è leader mondiale con il riciclaggio dell’alluminio, vediamo che per quanto riguarda la gestione dei rifiuti è messa male. Esempi d’eccellenza sono quei paesi che riescono a riciclare fino al 70% dei rifiuti così da destinarne solo una piccola percentuale in discarica.
L’Italia smaltisce in discarica oltre i 3/4 dei suoi rifiuti. Quali sono i Paesi più virtuosi dell’Europa?
- Belgio
- Danimarca
- Germania
- Austria
- Svezia
- Paesi Bassi
Per tutti gli altri Stati Membri arrivano provvedimenti da parte della Commissione europea che vuole incentivare a tutti costi politiche di riuso e riciclaggio e lo fa seguendo un principio molto semplice: paghi quanto butti. Più rifiuti si producono e più bisognerà mettere mano al portafogli.
Il provvedimento dell’Ue prevede una serie di imposte e divieti sulle discariche e sull’incenerimento, programmi di responsabilizzazione e la tecnica paga quanto butti così da costringere i Paesi ad attuare poliche di riciclaggio e sostenibilità.
Il provvedimento della Commissione europea è necessario per raggiungere l’obiettivo prefissato con la “Tabella di marcia verso l’impiego efficiente delle risorse“. Si tratta di un piano che prevede la massimizzazione del riciclaggio e di ridurre al minimo i rifiuti non riciclabili. Entro il 2014, in alcuni casi, il riciclaggio dei rifiuti potrebbe diventare obbligatorio per legge.
Come sempre avviene, in questi casi, si agisce mediante strumenti economici e la strategia “paga quanto butti” sembra essere l’ideale per diminuire lo stoccaggio in discarica. Gli Stati Membri dovrebbero sfruttare il valore dei rifiuti per creare industrie e posti di lavoro. Per non parlare del potenziale che hanno quei settori poco sfruttati come le biomasse e le agroenergie che in Italia potrebbero produrre un business di 16 miliardi di euro all’anno. Il riciclaggio è una potenziale miniera d’oro anche in Italia, basterà pensare che nell’Ue, solo nel 2008, ha fatturato 145 miliardi di euro per un totale di 2 milioni di posti di lavoro. In questo settore, l’attuazione del piano dell’Ue potrebbe portare a un incremento del fatturato di ben 42 miliardi di euro annui.
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