Ricerca ecologica a lungo termine: che cos’è e perché è importante

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Ricerca ecologica a lungo termine: che cos’è e perché è importante” è il nuovo articolo frutto della collaborazione tra la Sezione Valorizzazione della Ricerca e Public Engagement – Agorà Scienza – e dal Green Office UniToGO dell’Università di Torino con la IdeeGreen S.r.l. Società Benefit.

L’articolo riprende i testi della dott.ssa Laura Corazza e della dott.ssa Giulia Dario pubblicati nell’opera “Lessico e Nuvole: le parole del cambiamento climatico”, la seconda edizione della guida linguistica e scientifica per orientarsi nelle più urgenti questioni relative al riscaldamento globale, curata dalla Sezione e dal Green Office.

La versione gratuita di Lessico e Nuvole, sotto forma di file in formato .pdf, è scaricabile dalla piattaforma zenodo.org.

La versione cartacea e l’eBook sono acquistabili online sulle seguenti piattaforme di distribuzione:

– youcanprint.it

– Amazon

– Mondadori (anche con Carta del Docente e 18app)

– IBS

– Libreria Universitaria (anche con Carta del Docente e 18app)

Tutto il ricavato delle versioni a pagamento sarà utilizzato dall’Università di Torino per finanziare progetti di ricerca e di public engagement sui temi dei cambiamenti climatici e della sostenibilità.

Che cosa è la ricerca ecologica a lungo termine

La “ricerca ecologica a lungo termine” (LTER, dall’inglese Long-Term Ecological Research) analizza fenomeni e processi in un intervallo temporale pluridecennale, una scala che può includere la durata delle nostre vite e di una o più generazioni precedenti e successi­ve.

Soltanto la paziente e faticosa raccolta di dati di lungo termi­ne in siti rappresentativi permette di evidenziare i trend di evolu­zione di un ecosistema, considerando il fatto che la maggior parte degli studi scientifici in campo ecologico ha una durata inferiore ai tre anni e solo il 10% riesce a catturare l’effetto di eventi estre­mi. In tale ambito, nel 1980 il National Science Foundation ameri­cano istituisce la Rete US-LTER, al fine di coordinare siti di ricerca in cui promuovere e sostenere attività di ricerca di lungo termine. Il programma ha un notevole successo e nel 1993 nasce la Rete LTER internazionale (ILTER), al fine di soddisfare le crescenti esi­genze di comunicazione e collaborazione a livello globale.

La rete LTER-Europa nasce nel 2003 mentre nel 2006 nasce la Rete LTER Italia, con l’obiettivo di coordinare siti di monitoraggio permanen­te di ricerca ecologica e socio-ecologica – l’approccio socio-eco­logico considera la ricerca ecologica come un processo culturale, oltreché scientifico, collegandosi saldamente agli aspetti storici e sociali dell’ambiente di studio – non soltanto nel territorio nazionale, ma anche in prestigiosi siti di ricerca extraterritoriali (es. laghi himalayani e stazioni di ricerca in Antartide).

Attualmente la Rete LTER Italia è costitu­ita da 79 siti di ricerca ecologica, organizzati in 25 “macrositi” distribuiti su tutto il territorio na­zionale in ambienti ter­restri, d’acqua dolce, di acque di transizione e marine, dove vengono condotte ricerche ecologiche su scala pluri­decennale, con il coinvolgimento di numerose Istituzioni Scientifiche, Università ed Enti di ri­cerca e di monitoraggio, nonché Enti territoriali.

lter Italia
Sito LTER Italia “Istituto Scientifico Angelo Mosso”, 2901 m slm, Alagna Valsesia-Gressoney La Trinité. Fonte: Università di Torino – https://www.unito.it/gallerie/istituto-amosso

Perché è importante la ricerca ecologica a lungo termine

LTER-Italia è una struttura aperta e in evoluzione che periodicamente verifica la congruità delle at­tività dei siti con gli obiettivi LTER, basandosi su criteri accettati e condivisi, quali ad esempio: la disponibilità di serie continue di dati (almeno 10 anni) e attività in corso, lo svolgimento di ricerca ecologica strutturata e con risultati elaborati e pubblicati, la disponibilità di adeguate risorse fi­nanziarie e prospettive di mantenimento del sito nel lungo termine, la capacità di divulgare i risul­tati, anche a un pubblico non specializzato, e di svolgere attività di ricerca su temi strategici (es. cambiamenti climatici, acidificazione, seque­stro del carbonio, biodiversità, ecc.).

prof. Michele Freppaz, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari – Università di Torino

 

Bibliografia

– Latini Gianni, Bagliani Marco, & Orusa Tommaso. (2020). Lessico e nuvole: le parole del cambiamento climatico – II ed., Università di Torino. Zenodo. http://doi.org/10.5281/zenodo.4276945

– Bertoni R. (a cura di). 2012. “La Rete Italiana per la ricerca ecologica a lungo termine (LTER-Italia). Situazione e prospettive dopo un quinquennio di attività (2006–2011)”. Aracne Editrice, Roma, 228 pp.

– Bergami C, L’Astorina A., Pugnetti A. 2018. “I Cammini della Rete LTER-Italia – Il racconto dell’ecologia in cammino”.

– Magnani A., Viglietti D., Godone D., Williams M.W., Balestrini R., Freppaz M. 2017. “Interannual Variability of Soil N and C Forms in Response to Snow – Cover duration and Pedoclimatic Conditions in Alpine Tundra, Northwest Italy”. Arctic, Antarctic, and Alpine Research, 49(2):227-242.

– Rogora M., Frate L., Carranza M.L., Freppaz M., Stanisci A. et al.. 2018. “Assessment of climate change effects on mountain ecosystems through a cross-site analysis in the Alps and Apennines”. Science of the Total Environment 624: 1429-1442.