Rettili: caratteristiche e tipologie

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Rettili, lo sono i coccodrilli, gli alligatori, le tartarughe, le lucertole e tanti serpenti, ma questa categoria di vertebrati comprende molte altre specie sconosciute ai più. Sono proprio i rettili le prime grandi creature terrestri, basta pensare che abitano la Terra da più di 350 milioni di anni, abitano la Terra e depongono le uova sulla o nella terraferma, hanno sul corpo squame o placche, nelle loro vene scorre sangue freddo, quest’ultima caratteristica comporta il fatto che la loro temperatura corporea dipende da quella dell’ambiente.

Amano quindi il sole non perché li abbronza o li mette di buon umore, ma perché li riscalda, vivono quindi nelle regioni temperate. Nutrendosi di raggi solari, non mangiano spesso, sono quasi tutti provvisti di denti, però tartarughe a parte, e sono per la maggior parte carnivori, sempre tartarughe a parte.

Oggi i Rettili si suddividono in 4 ordini: i Cheloni (tartarughe), i Loricati(coccodrilli e alligatori), i Sauri (lucertole) e gli Ofidi (serpenti).

Rettili domestici

L’abitudine o la voglia, a volte la pretesa, di avere Rettili domestici per la casa è sempre più frequente, a volte è più che comprensibile, altre volte è una trovata eccentrica che può disturbare i rettili stessi, Non sono certo loro a bussare a casa nostra, a partire dalle calme tartarughe, fino a serpenti e camaleonti. Prima di farsi venire quest’idea, dei rettili domestici, informiamoci in modo molto approfondito perché non sono come cani e gatti, hanno indole, abitudini e reazioni da animali selvatici quali sono.

Per chi è convinto o vuole farsi un’idea dell’impegno, comincio ad accennare che i rettili che richiedono meno tempo sono di solito i serpente, una alternativa meno consigliata sono i Sauri.

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Se tra i possibili Rettili domestici propendiamo per gli striscianti, abbiamo scelto quelli meglio gestibili e che necessitano di poche cure quotidiane, non sporcano molto e hanno una digestione lenta, quindi mangiano una volta alla settimana. E’ vero anche che hanno bisogno di spazio rispetto ad altri Rettili e nel menù pretendono spesso topi sia vivi che decongelati. Non è cosa da tutti, il volerne tenere in casa. Va anche controllata la legislazione italiana in merito alla detenzione di serpenti, diversa da quella di altri paesi d’Europa.

I Sauri sono rettili domestici che occupano meno spazio quindi risultano più gestibili e, cosa molto apprezzata, non mangiano topi ma insetti come grilli, camole del miele, oppure anche vegetali. Al contrario dei serpenti, questi animali digeriscono velocemente quindi sporcano anche di più. Queste considerazioni vogliono essere una introduzione, per dare un’idea ai potenziali padroni di Rettili, ma è essenziale documentarsi in modo approfondito riguardo alla specie che si vuole ospitare per evitare mosse azzardate.

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Rettili volanti

Tra i rettili volanti ne voglio presentare uno che, anche se estinto, è per eccellenza il più interessante. Lo Pterosauro. Appartiene ai Rettili Arcosauri, purtroppo comparso nel Triassico Superiore ed estintosi nel Cretaceo, nel frattempo ha bazzicato nell’Italia settentrionale ma anche in Germania, Inghilterra, India, USA, Cile e Cina.

Nell’arco di tempo nel quale si poteva vedere in cielo gli Pterosauri, essi hanno dato vita a numerose specie, oltre 120, sia molto grandi, con apertura alare di 12 metri, sia molto piccole, meno di un tordo. A sorprendere, in questi esseri volanti, è la dimensione dell’arto anteriore, ma anche una sorta di placca ossea saldata a numerose vertebre dorsali, detta notarium, in grado di assorbire parte delle tensioni trasmesse dalle ali al cinto scapolare. Particolare, e scenografica, in alcuni casi anche la coda, lunga e sottile, con una punta a forma di foglia.

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Rettili loricati

I Loricati, uno degli ordini sopra citati, uno dei 4, sono coccodrilli, alligatori, caimani, gaviali e altri esseri di questo tipo, con corazza, visto che il nome loricati deriva dal latino “lorica” che significa corazza. Stiamo parlando di carnivori, tutti lo sono, e che preferiscono vivere nei pressi di un corso d’acqua, che sia fiume, lago, stagno o, più raramente, mare.

Il corpo di un rettile appartenente a questo ordine è coperto sul dorso da piastre ossee, poi ci sono le zampe, palmate, corte ma robuste, e la coda, lunga e affusolata. Perfetta anche per nuotare. Per quel che riguarda la testa, la sua forma è triangolare, sono evidenti gli occhi sporgenti e non molto rassicuranti. Le dimensioni di un loricate possono variare da 1 a 8 metri, dai 15 kg a 1 tonnellata.

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Rettili con le zampe

Sarebbe solo noioso, perfino inutile, farvi l’elenco di quelli con le zampe e in molti casi lo vedete con i vostri occhi. Di questo gruppo ricordo i più simpatici e degni di nota come la tartaruga di mare di terra, i camaleonti, l’iguana e il drago volante. Non scordiamo il geco e l’armadillo, la lucertola, i coccodrilli e il caimano. E il gaviale da non confondere con il noto caviale. Che non è un rettile e non ha neanche zampe.

Rettili con la pelle durissima

Il classico esempio di pelle durissima è quella delle Tartarughe e dei coccodrilli che hanno sia uno strato corneo superiore, sia uno inferiore, diversamente dai sauri che si limitano a un solo strato superiore laterale. In generale la pelle dei rettili è formata da squame che cambiano ad ogni muta, servono per proteggere gli organi interni e a far mimetizzare l’animale, è ricca di terminazioni nervose che la rendono molto sensibile al tatto.

Per quanto riguarda la muta, quando la pelle è durissima come per coccodrilli e tartarughe, si producono minuscoli pezzi simile alla forfora, ben differente l’effetto che si vede sui serpenti su cui la pelle vecchia esce perfettamente, nei sauri ancora cambia: essa cade a lembi.

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Rettili italiani

Nel panorama italiano oggi possiamo contare 54 diverse specie di rettili viventi, allo stato selvatico, stanziali o di transito abituale. In questo censimento non abbiamo incluso quelli avvistati una tantum oppure in case di privati o in allevamenti ma senza che abbiano subito un processo di acclimatazione o di indigenazione.

Nel gruppo di rettili italiani ci tengo a nominare quelli che risultano unici rappresentanti della propria sottocategoria. Tra i Fillodattilidi, il Geco, tra gli Sferodattilidi il Tarantolino, negli Anguidi abbiamo solo l’Orbettino italiano, tra i Dermochelidi la Tartaruga liuto mentre il Colubro lacertino è l’unico tra i Lamprofidi che abita in Italia.

Rettili preistorici

Per non annoiarsi e toccare con mano esseri viventi che viventi non sono da millenni, suggerisco un divertente set di animali preistorici di dimensioni ridotte ma utili per imparare ad associare nomi e aspetto. Ci sono lo Tyrannosaurus, lo Stegosaurus, il Triceratops, l’Utahraptor, lo Spinosaurus e il nostro Pterosauro.

Lo potete acquistare in questa pagina di Amazon.

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Mentre attendiamo che ci arrivi questo set, iniziamo a imparare qualcosa dei protagonisti: il tirannosauro è un temibile carnivoro, il triceratopo lo riconosceremo per il muso a becco, per le tre corna e il collare osseo mentre lo Stegosauro ha scaglie ossee molto evidenti, ottime per la difesa. Gli altri ve li lascio conoscere di persone, solo due parole sullo Spinosauro che con le sue vele enormi non passa mai inosservato.

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Pubblicato da Marta Abbà il 14 Febbraio 2022