Il rendimento dei pannelli solari non è affatto facile da calcolare, ci sono troppe variabili da tenere in conto; posso però spiegarvi come varia la resa dei pannelli fotovoltaici in inverno, quando eventi come nebbia, pioggia e cielo nuvoloso sono molto frequenti.
Prima di addentrarmi e parlare della resa dei pannelli fotovoltaici in inverno, vorrei precisare che anche in piena estate possono presentarsi cali di efficienza, soprattutto per chi vive nel Meridione d’Italia: i pannelli solari funzionano meglio a temperature più basse, intorno ai 25°C. Temperature superiori riducono notevolmente il rendimento dell’impianto a causa del surriscaldamento dei moduli fotovoltaici. Per approfondimenti è disponibile l’articolo dedicato alla termografia dei pannelli solari.
Se state considerando di investire nel fotovoltaico è giusto interrogarsi sulla reale resa di questa tecnologia. Diciamolo subito: tutto dipende dalla qualità del pannello solare scelto e della posizione (e inclinazione) in cui è installato l’impianto.
Impianto fotovoltaico e agenti atmosferici: cielo nuvoloso, nebbia e pioggia
La resa dei pannelli solari è maggiore nelle giornate di sole con temperature più basse. In inverno, quando si intensificano le giornate nuvolose, le piogge e compare la nebbia, molto dipende dalla sensibilità del vostro impianto solare. Le celle fotovoltaiche di ultima generazione riescono a offrire una buona resa anche nelle giornate nuvolose, ma la gran parte di impianti, in inverno, con presenza di nuvole e pioggia riesce a rendere solo il 25 – 30% della sua normale produzione.
Ciò che dovrebbe interessare a chi decide di investire nel fotovoltaico non è la resa dei pannelli solari in inverno, bensì la resa complessiva nell’arco dell’anno: se in quella zona climatica in cui decidete di installare un impianto solare vi sono solo pochi giorni “coperti” all’anno, nel corso delle quattro stagioni avrete modo di soddisfare le vostre esigenze energetiche compensando il calo dato dalle condizioni meteo avverse.
Parlando di sole, in Italia, le aree che presentano i valori maggiori sono le coste della Sardegna, la fascia costiera occidentale e meridionale della Sicilia, tutta la Puglia a sud di Bari e le fasce costiere dell’Arcipelago Toscano meridionale. Queste zone presentano valori superiori alle 2600 ore di sole all’anno, con una media superiore alle 7 ore giornaliere. In Italia possono essere individuate altre due fasce geografiche, una intermedia che fa registrare tra le 2400 e le 2600 ore di sole all’anno (tra le 6,5 e le 7 ore giornaliere) e una con meno ore di sole ma che comunque offre tra le 2200 e 2400 ore di sole annue (tra le 6 e le 6,5 ore giornaliere). Con questi dati si può dire che un impianto fotovoltaico domestico è sempre conveniente.
Chi abita in zone molto ventose non dovrebbe preoccuparsi dei potenziali danni del vento ai pannelli solari: gli impianto solari, in genere, possono supportare scariche di vento fino a 120 km/h o anche di più.
La resa dei pannelli fotovoltaici in inverno può essere condizionata soprattutto da tempeste di neve: la neve blocca la produzione di energia perché si accumula sul tetto fotovoltaico impedendo ai raggi solari di raggiungere le celle. Per ovviare al problema, nelle zone a rischio neve i pannelli solari devono essere installati rispettando precise inclinazioni che impediscono l’accumulo della neve.