Relazioni tossiche: come uscirne
Relazioni tossiche, chi non ne può elencare almeno un paio, passate o presenti, sperando di non trovarsi a gestirne in futuro. Sono relazioni con persone che possiamo definire nocive come persticidi, in inglese le troviamo descritte con il termine “perspecticide”, un mix tra perspective + pesticide, prospettiva e pesticida, relazioni che vogliono uccidere le nostre opinioni.
Le relazioni tossiche possono essere quelle con i partner, ma anche quelle con parenti o colleghi, sono tutte le relazioni in cui l’altro vuole esercitare un controllo, ad esempio, e vuole invadere il nostro spazio anche decisionale. Manipolatori e calcolatori sono ad alto rischio, meglio starsene lontani per evitare relazioni tossiche.
Relazioni tossiche: come uscirne
Il primo passo da fare è riconoscerle, cosa non sempre banale e che può richiedere il punto di vista di una persona esterna, che ci conosce bene, e che ha il coraggio di essere con noi sincera. Compreso che una relazione è nociva, è necessario riflettere su sé stessi, capire come e quando ci mettiamo i panni della vittima e quali insicurezze ci portano a farlo.
Mentre cerchiamo le origini, in contemporanea, possiamo lavorare su noi stessi amandoci ogni giorno di più, anche se non sempre riusciamo a comprenderci. Mettiamo come priorità di ogni giorno, i nostri bisogni e i nostri desideri, ricordiamoci anche nelle piccole occasioni, di darci valore senza temere che l’altro ci abbandoni. Se così accade, poco male, siamo appena usciti da una relazione tossica.
Relazioni tossiche: psicologia
I meccanismi psicologici alla base delle relazioni tossiche non sono affatto banali e, prima ancora, non sono gli stessi per tutti. E’ scorretto e dannoso generalizzare, si può però fare qualche esempio. Alcuni di noi si trovano a cadere nella “trappola” di un abusatore che può farlo a livello psicologico, emotivo o fisico. Il partner, o il parente, ci controlla cominciando a convincerci che ha ragione in tutto e per tutto su tutto.
Il nostro punto di vista scompare. Ciò che spesso è ingannevole è l’atteggiamento dolce e gentile che il manipolatore sfodera, in alternanza a quello aggressivo, mandandoci in confusione.
Relazioni tossiche in amore
Quando si vive con un partner controllante, si diventa confusi, non si ha più idea di quali siano le nostre personali opinioni e si prova un perenne senso di colpa. Una relazione tossica si nutre del senso di isolamento che la vittima prova e allo stesso tempo si continua ad allontanare amici e famiglia per rendere felice il nostro aguzzino. Le relazioni tossiche in amore fanno perdere il senso delle proprie idee, dei propri obiettivi e dei propri pensieri.
Relazioni tossiche in famiglia
Se sia meglio o se sia peggio che la relazione tossica sia quella con un parente invece che con il partner, è difficile dirlo. E’ vero anche che quando si tratta di un genitore, è difficile separarsi da lui mentre il partner in teoria si può lasciare. Fare una classifica delle relazioni tossiche più nocive è davvero inutile, ogni caso è a sé. In famiglia la situazione si può complicare perché ai legami affettivi si intrecciano quelli finanziari.
Se ne vedono di ogni tipo, dalla madre dittatrice al figlio tiranno, dalla sorella abusatrice al padre calcolatore e padrone. Quando si studiano in psicologia le famiglie tossiche spesso si distinguono quelle rigide da quelle flessibili, le prime hanno la tossicità insita nella propria natura e quindi irrisolvibile.
Relazioni tossiche al lavoro
Anche tra colleghi si possono sviluppare delle relazioni tossiche anche se esse restano sul piano lavorativo. Non sto quindi parlando di colleghi amanti ma di colleghi che vogliono controllarci e annullare la nostra figura. Nella maggior parte delle volte, non c’è violenza fisica ma una pesante dose di quella psicologica che può davvero portare una persona a mollare il lavoro, cosa non sempre semplice né compatibile con l’equilibrio personale ed economico dell’individuo.
Relazioni tossiche: consigli
Non abbiamo affrontato le relazioni di tipo tossico tra amici, ma ci sono eccome ed ecco come gestirle, tutto spiegato in un ottimo e utile libro “Amicizie tossiche. Come riconoscerle e trasformarle positivamente” a 8 euro su Amazon, scritto da Mireille Bourret.
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Pubblicato da Marta Abbà il 30 Novembre 2017