Regolazione cambio Shimano: come si fa?
La regolazione del cambio Shimano è un’operazione molto importante che, tuttavia, molti ciclisti si dimenticano di fare, impedendo in questo modo di poter godere in pieno della funzionalità della propria bici e della relativa efficacia nella percorrenza.
Ma cos’è il cambio Shimano? E in che modo lo si può regolare correttamente?
Il cambio Shimano
Andiamo con ordine. La Shimano è un’azienda giapponese che produce articoli per la bicicletta (ma non solo, poiché – ad esempio – sono piuttosto noti i suoi prodotti per la pesca sportiva). Fondata 100 anni fa, oggi è un vero e proprio punto di riferimento nella componentistica meccanica per le mountain bike e per le bicic da corsa, producendo infatti i migliori gruppi meccanici che compongono questi veicoli e, soprattutto, i cambi.
La regolazione del cambio
Chiarito quanto sopra, possiamo fare un piccolo passo in avanti e cercare di comprendere che cosa sia la regolazione del cambio Shimano, un’operazione che ciascun ciclista dovrebbe fare, tenuto conto che si tratta anche di una operazione piuttosto semplice, che non richiede l’utilizzo di strumenti specifici e che dunque chiunque può cercare di fare in modo rapido ed efficiente.
Detto ciò, la prima cosa che conviene fare è certamente quella di verificare il forcellino di supporto e verificare che tale sostegno sia perfettamente dritto. Se infatti la catena ha l’abitudine di saltare su tutti o quasi) i rapporti, e magari cede soprattutto sulla parte alta, allora il problema potrebbe non derivare da una cattiva regolazione, bensì dal forcellino storto. Preoccuparsi di questo componente è dunque il primo passo da fare se si vuole procedere a una corretta regolazione del cambio Shimano.
Ora, si tenga conto che per verificare il corretto allineamento del forcellino esistono degli appositi strumenti, ma che comunque se è particolarmente piegato, il mancato allineamento del forcellino sarà visibile anche ad occhio nudo. Ti consigliamo di non raddrizzare autonomamente il forcellino, perché si tratta di un componente molto delicato e potrebbe rompersi se forzato con le mani. Molto meglio invece portare la bici da un tecnico di fiducia, che con l’apposito strumento possa intervenire correttamente.
La regolazione del fine corsa
Compiuta la breve verifica di cui sopra, si può iniziare a regolare il cambio Shimano cominciando dalla regolazione del fine corsa, le cui viti impediscono che il cambio faccia troppa corsa, provocando la già rammentata caduta della catena. Le viti del fine corsa superiore o inferiore andrebbero in realtà sollecitate il meno possibile, considerato che andrebbero regolate solo la prima volta… dall’azienda produttrice o dal negozio che ha venduto il mezzo.
È comunque logico che se il ciclista va incontro a frequenti problemi di cedimento della catena verso l’alto o verso il basso, sarà necessario intervenire anche su queste viti. Quella di fine corsa inferiore di norma si trova più vicino al telaio ed è identificata con la lettera H (High Speed, rapporto più duro), mentre quella che regola il fine corsa superiore è identificata con la lettera L (Low Speed, rapporto più agile).
Dunque, se la catena cede verso il basso, allora bisognerà avvitare leggermente la vite contraddistinta dalla lettera H, mentre se invece la catena cade verso l’alto, allora bisognerà avvitare la vite identificata dalla lettera L.
La regolazione della tensione del cavo
A questo punto bisognerà compiere un ulteriore sforzo, ovvero la verifica e la regolazione della corretta tensione del cavo, la cui funzione è – peraltro – quella di impattare positivamente sulla funzionalità del cambio.
Regolare la tensione del cavo è piuttosto semplice, considerato che si può agire direttamente mediante la vite di registro, che di norma si trova sul cambio stesso. La regolazione dovrà essere effettuata ogni volta che la cambiata è poco precisa o che la catena mostra dei segni di affaticamento nel salire o nello scendere.
Più nel dettaglio, nell’ipotesi in cui la catena non riesca a salire, o lo faccia con estrema difficoltà, allora significa che il cavo del cambio non ha sufficiente tensione. In questo caso il buon ciclista che desidera poter ripristinare la corretta funzionalità del veicolo non potrà che intervenire sulla vite di registro in maniera antioraria, ovvero svitandola.
Si tenga conto che per poter regolare la tensione del cavo non sono necessari molti giri della vita, ma solamente dei piccoli aggiustamenti. A volte per poter trovare la corretta tensione è sufficiente agire con piccoli spostamenti della vite, anche nella misura di un quarto di giro, o di mezzo giro. Consigliamo pertanto di procedere con piccoli step, fino a trovare l’equilibrio desiderato.
Nel caso in cui invece la catena non scenda o faccia fatica a scendere, significa che il cavo è eccessivamente in tensione. In questo caso bisognerà agire avvitando la vite di registro in senso orario. Bisogna anche in questo caso ricordare che è bene procedere per piccoli passi, evitando di compiere dei grandi spostamenti che potrebbero invece rendere più difficoltoso trovare il punto di equilibrio per una corretta tensione del cavo.
In sintesi, se si vuole dare tensione al cavo bisogna svitare la vite d iregistro, mentre per togliere tensione al cavo bisogna invece cercare di avvitare la vite di registro.
Pubblicato da Anna De Simone il 5 Agosto 2020