E’ partita lo scorso dicembre e si protrarrà fino al 29 aprile 2012. Si tratta di una mostra che valorizza progetti esemplari di riciclaggio di architetture, città e paesaggi. A fare da cornice alla mostra, saranno i lavori di artisti, fotografi e media producer.
Ad ospitare la “Re-Cycle, strategie per l’architettura, la città e il pianeta” sarà la MAXXI Architettura di Roma. La mostra mira a dimostrare che il ricilo è uno dei massimi generatori di innovazione creativa che si prende cura dell’ambiente, dell’economia e dell’intera società salvaguardando la salute dell’uomo. Tra le esposizioni più in voga, vi è un vagone di un treno che nella mentalità di Re-Cycle diventa un ristorante di montagna. I fogli utilizzati per le radiografie della Russia durante la Guerra Fredda, sono stati rielaborati e trasformati in dischi che ospitano le canzoni di Jimi Hendrix e ancora, una discarica trasformata in un parco.
Il riciclo, nel campo architettonico e paesaggistico, viene denominato “Architettura di Recupero“, tra i progetti più ambiziosi vi è la trasformazione di vecchie piattaforme petrolifere in eco-resort oppure, frammenti di aerei arredati e messi in tiro per diventare Bar o strutture per l’accoglienza. Rendere il riciclaggio un fenomeno di massa sarebbe l’ideale per l’intero ecosistema Terra.
Al Re-Cycle saranno esposte, tra l’altro, le foto di Pieter Hugo che denunciano la realtà della discarica del Ghana, definita come un errore permanente (Permanent Error) e la rassegna dedicata ai progetti di Ludovico Quaroni, detenuti dalla Fondazione Olivetti per le Barene di San Giuliano a Mestre.
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