I RAEE si portano in negozio senza obbligo di acquisto

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Il televisore o il microonde che non usiamo più li potremo riconsegnare al negozio senza l’obbligo di acquistarne di nuovi. Lo stesso varrà per tutti gli altri rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) in base alla nuova normativa europea che entrerà in vigore il 14 febbraio 2014.

Cosa cambierà nella sostanza? A parte la comodità per il consumatore (la riconsegna sarà gratuita) la speranza di chi ha voluto la legge è quella di far rientrare nel circuito ufficiale del riciclo le tonnellate di RAEE che oggi finiscono nelle mani dei rivenditori non autorizzati di materiali di scarto con enormi danni per l’ambiente e per l’economia.

La regola si chiama ‘uno contro zero’ e prende il posto della ‘uno contro uno’ che vige adesso: si riporteranno in negozio i RAEE da buttare non più per avere uno sconto sul nuovo ma perché i rivenditori saranno l’hub del riciclo per conto dei produttori. Una sola deroga per evitare altri fastidi ai piccoli dettaglianti: l’obbligo di ritiro gratuito dei RAEE varrà solo per gli esercizi commerciali di almeno 400 metri quadrati.

In questo modo l’impegno della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche passa ai produttori,  che dovranno impegnarsi fino al 2016 a raccogliere il 45% dei RAEE immessi sul mercato per arrivare al 65% nel 2019. Obbligati a smaltire i propri rifiuti, alcuni produttori potrebbero considerare conveniente mettere sul mercato prodotti più duraturi e in questo modo scrollarsi di dosso il sospetto di attuare strategie di obsolescenza programmata.

La regola dell’uno contro zero voluta dall’Europa punta soprattutto a combattere l’esportazione illegale dei RAEE verso Paesi extra UE dove i controlli sono scarsi e spesso non si rispettano gli standard di sicurezza necessari per i rifiuti pericolosi, categoria in cui rientra la gran parte dei RAEE. Ciò rappresenta come detto un danno economico oltre che ambientale perché i RAEE sono anche una fonte importante di materie prime preziose, si pensi ai metalli e alle terre rare contenute quest’ultime nei cellulari.

Materie prime così importanti da far guardare con preoccupazione al vistoso calo della raccolta di RAEE registrato negli ultimi tempi dagli operatori ufficiali, soprattutto in riferimento a quelle categorie di RAEE che nella filiera del riciclo costituiscono un valore e non un costo. È certo infatti che non è la crisi degli acquisti a far diminuire i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche ma piuttoso il mercato clandestino gestito spesso dalla malavita organizzata.