Radicchio rosso, coltivazione
Radicchio rosso, coltivazione, semina, terreno e trapianto. Cure e info sulle varietà disponibili, radicchio dolce e radicchio amaro.
Chi cerca ortaggi resistenti al freddo potrà puntare sicuramente sul radicchio. I radicchi appartengono alla famiglia delle Compositae e, in tutte le loro varietà, derivano dalla cicoria selvatica. Della cicoria, conservano lo scapo nodoso, le foglie consistenti e il sapore fresco con una nota amara.
Sono tante le varietà di radicchio selezionate per colore, forma, tenerezza e sapore. In base alla varietà scelta, il radicchio si può coltivare tutto l’anno.
Piccola curiosità: i radicchi sono frequentati da insetti pronubi che operano la fecondazione incrociata tra le piante di cicoria, radicchio e scarola presenti nelle vicinanze.
Varietà di Radicchio
Le varietà sono tantissime, quelle più apprezzate e conosciute sono il radicchio di Treviso che presenta cespi allungati di colore rosso scuro, il radicchio di Verona, con foglie strettamente incappucciate e il radicchio variegato di Chioggia con cespi voluminosi e screziati.
Ancora, si apprezza il radicchio di Castelfranco e la rosa di Gorizia, più piccola e compatta. Il radicchio rosso di Treviso è tradizionalmente usato per la preparazione della ricetta del risotto veneto.
Radicchio dolce, qual è?
Volte coltivare il radicchio ma volete scegliere una varietà dal sapore più delicato e dolce? Tutti i radicchi hanno una nota amara ma quello più dolce è senza dubbio il radicchio variegato di Chioggia. La varietà di radicchio variegato di Chioggia si semina una volta e si raccoglie per ben 10 mesi e ha un sapore più dolce rispetto agli altri.
Radicchio rosso, coltivazione
Per la semina (periodo e profondità) affidatevi alle indicazioni che notate sul retro della confezione dei vostri semi. Ogni varietà ha una storia a sé. La semina del radicchio si esegue impiegando 5 -8 semi per buchetta.
Se partite da piante già sviluppate, scegliete un terreno moderatamente fertile e ben drenato.
Può essere coltivato facilmente nell’orto e nel giardino: non teme terreni sassosi o ricchi di polveri. Preferisce suoli tendenzialmente acidi con una reazione di pH tra 6 e 6,8.
Prima della messa a dimora del radicchio, preparate il terreno con cura: occorre un terreno fertile dove opererete una vangatura profonda per interrare, se occorre, del letame ben maturo. La coltivazione in orto avviene su file distanti 30 – 40 cm.
Coltivare il radicchio, le cure
E’ importante mantenere le aiuole ben pulite eliminando le erbe infestanti. Per l’orto piccolo, potete estirpare le erbe infestanti manualmente mentre in caso di solchi più esteti, usate una zappetta o erpice.
I radicchi necessitano di irrigazioni costanti perché soffrono carenze idriche. Evitate di sottoporre il radicchio a stress idrico: se intervenite con irrigazioni abbondanti dopo un lungo periodo di siccità, rischiate di ottenere un prodotto non dalla qualità elevata. Il radicchio di Chioggia, per raggiungere il suo sapore dolce, deve poter contare su un terreno umido e irrigazioni costanti.
La coltivazione autunnale (con raccolto invernale) non necessita di interventi irrigui grazie alle piogge stagionali.
Con l’arrivo del freddo invernale, coprite le coltivazioni con tessuto non tessuto anche se i radicchi sopportano temperature fino a – 4°C. L’arrivo del freddo, soprattutto nel Meridione d’Italia, non dovrebbe spaventare: la coltivazione invernale consente di ottenere foglie molto croccanti proprio grazie al freddo.
Radicchio con foglie gialle
Se il radicchio presenta foglie ingiallite, è vittima di ristagni idrici. Sspendete le irrigazioni e adeguate il terreno rendendolo più drenante.
Radicchio crudo o cotto
Il radicchio si può consumare crudo o cotto. E’ ottimo grigliato, alla brace, in padella, al forno o marinato. Perfetto per le insalate e per accompagnare bocconcini di formaggio. Cotto, può essere utilizzato in ogni portata tanto che avete a disposizione un’intera pagina dedicata al radicchio cotto.
Pubblicato da Anna De Simone il 25 Gennaio 2017