Raccolta origano, pochi pensano a come avviene ma molti amano metterlo sulla pizza, su una insalata, in un sugo per dare un tocco di sapore mai invasivo ma che non passa “inosservato”. L’origano è noto da molto tempi, era usato, come appare da alcune testimonianze, anche al tempo dei greci e romani, che già conoscevano le sue proprietà terapeutiche. Veniva usato anche per cacciare le formiche: si credeva che bastasse cospargerlo nei luoghi che si volevano bonificare.
Raccolta origano in vaso
La raccolta origano può avvenire anche quando lo si coltiva in vaso, l’importante è posizionarlo in uno luogo in cui prenda sole. E’ una pianta che ha bisogno di caldo, molto più che di acqua, a meno che non sia in fase di fioritura.
Quando prepariamo il terreno per coltivare origano in vaso, non è necessario preoccuparsi molto del tipo di terreno, questa pianta di adatta anche a quelli più asciutti, l’importante è, se la dobbiamo seminare, farlo ad aprile. Se stiamo preparando un vaso grande con più piantine ospitate, facciamo attenzione alla distanza tra queste, minimo di 50 cm.
Raccolta origano fresco
L’origine del nome è greca, in questa lingua origano significa “gioia della montagna”. Se lo abbiamo sul balcone, ci potrà sembrare strano, ma dobbiamo immaginarcelo che colora i pendii con i suoi fiori. L’origano fresco è infatti tanto bello, quanto l’origano seccato, è buono.
Le zone in cui possiamo assistere alla raccolta origano fresco sono quelle mediterranee. Qui cresce in modo naturale, oltre ad essere coltivato apposta perché è una apprezzata e ricercata pianta aromatica con ormai note proprietà terapeutiche.
L’origano fresco viene usato anche per la lotta ai parassiti ed è per questo che lo si trova vicino a dei campi coltivati.
Raccolta origano: quando
La raccolta origano deve avvenire durante la fioritura che avviene in piena estate. Il ciclo di vita di questa preziosa pianta aromatica prevede che da luglio a settembre sia in fiore, mentre i semi di solito maturano da agosto a settembre-ottobre.
In questa fase, estiva, vediamo l’origano pieno di foglioline verdi su tutto il gambo e di fiori di colore bianco o rosa pallido. E’ il momento della raccolta origano: armiamoci di coltello per tagliare il gambo a metà, facendo molta attenzione a non estirpare le radici. Sempre per non rovinare la piantina e comprometterne la vita, non esageriamo con la raccolta origano.
Una volta sola, a ciclo, e dopo la fioritura torniamo a concimare il terreno perché possano crearsi le condizioni adatte a regalarci la possibilità di poter fare l’anno dopo almeno due raccolti almeno. A volte, se siamo bravi e fortunati, l’origano può anche essere raccolto tre volte.
Raccolta origano ed essiccazione
La raccolta origano riguarda i rametti fioriti che devono essere raggruppati in modo da procedere poi con l’essiccazione. Ci sono due modalità per effettuare questa operazione. E’ possibile procedere sistemando i rametti a testa in giù, appesi, lasciandoli così un paio di giorni per poi fare un primo check!
Nel caso non siamo ancora essiccati a dovere, possiamo usare un bastone di legno o un mattarello per far cadere fiori e foglie e poi un setaccio. In questo modo si eliminano i bastoncini selezionando solo la parte di origano da sbriciolare e conservare.
La tecnica alternativa consiste nel sistemare i rametti su una coperta al sole, lasciandoli essiccare per tre giorni e poi raccogliendoli in modo che siano pronti ad essere pestati nel mortaio.
Raccolta origano: macchine
Se la raccolta origano è finalizzata ad una vendita di questa preziosa erba, su grande scala, è chiaro che sono necessarie delle macchine. In questo caso, si tratta di macchine agricole speciali che vengono apposta pensate per la raccolta origano o di altre erbe aromatiche. Lo stesso vale quando serve raccogliere piante medicinali oppure ortaggi.
Quasi per ogni varietà è necessario che le macchine abbiano delle dimensioni particolari e che applichino dei sistemi di taglio e raccolta che non rovinino il prodotto finale.
Raccolta origano conservazione
Una volta effettuata la raccolta origano, è necessario passare all’essicazione e poi alla conservazione, altrimenti il nostro certosino lavoro non serve a nulla, o quasi. Una volta ottenuto l’origano essiccato, ben setacciato, dobbiamo metterlo all’interno di barattoli di vetro da tenere in dispensa. C’è anche chi li tiene in frigo perché ritiene che l’aroma si mantenga meglio.
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