La raccolta differenziata dei RAEE

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Sempre più ‘pesante’ la raccolta differenziata dei RAEE secondo i dati di ReMedia, uno dei principali Consorzi del settore. Nel 2013, la raccolta totale di Rifiuti da Apparecchi Elettrici ed Elettronici è aumentata del 2,9% rispetto al 2012 superando la quota di 42mila tonnellate.

Dimmi cosa butti e ti dirò chi sei. Nel caso dei RAEE, l’esame degli scarti avviati a un corretto riciclo rivela quali sono i prodotti più in voga e quali le tecnologie interessate da un rinnovo tecnologico. Quest’ultimo è il caso delle sorgenti luminose (raggruppamento R5) che con 25 tonnellate crescono del 25% nel cumulo dei rifiuti rispetto al 2012. L’arrivo delle tecnologie di illuminazione ad alta efficienza, LED in particolare, si fa sentire.

A produrre il grosso sono i nuclei familiari con 34.835 tonnellate di RAEE domestici, un quantitativo di gran lunga superiore a quello dei RAEE professionali (2542 tonnellate) prodotti dalle imprese e dagli enti pubblici. Il totale raccolto comprende anche 4260 tonnellate di pile e accumulatori portatili.

Tolte le già citate sorgenti luminose, a farla da padrone con 17.923 tonnellate raccolte sono TV e monitor del raggruppamento RAEE R3, seguiti da elettronica di consumo, informatica e piccoli elettrodomestici (gruppo R4) con 7.208 tonnellate, e dal gruppo freddo e clima (R1) con 7.093 tonnellate. Chiudono la classifica i cosiddetti grandi bianchi con 2.586 tonnellate.

E la geografia? La Lombardia è la regione italiana con il più alto totale di RAEE domestici raccolti, 7.303 tonnellate, corrispondenti al 21% del complessivo. Al secondo posto c’è l’Emilia Romagna con 3.581 tonnellate, al terzo il Veneto con 3.108 tonnellate. Per quanto riguarda le città, nessuna sorpresa a scoprire che Milano ha la quantità più alta di RAEE domestici raccolti e gestiti, davanti a Roma e a Napoli.

Pubblicato da Michele Ciceri il 26 Febbraio 2014