La convenienza di un sistema di raccolta di acqua piovana dipende tutto dagli investimenti iniziali e dall’utilizzo che intendete fare con l’acqua piovana raccolta. La raccolta dell’acqua piovana è una pratica molto antica, in ambito dell’orto domestico è possibile predisporre dei bidoni-cisterna aperti, o meglio, coperti solo con una rete a maglie strette che possa fare da setaccio alle foglie e altri elementi portati dal vento.
In questo contesto, un sistema di recupero di acqua piovana è estremamente sostenibile da ogni punto di vista: è poco costoso (anzi, il prezzo potrebbe essere nullo usando un bidone in plastica da recupero) e consente di soddisfare parzialmente il bisogno idrico delle piante dell’orto o soddisfare, a pieno titolo, il fabbisogno idrico delle coltivazione in terrazza e balcone. Anzi, un sistema di raccolta di acqua piovana, in quest’ottica, potrebbe essere molto utile in quelle terrazze che mancano di allaccio idrico.
Molto diverso è il discorso se si considera un sistema di recupero di acqua piovana per l’irrigazione dei campi. In quest’ottica, l’investimento iniziale potrebbe essere (per molti) proibitivo, soprattutto in considerazione delle grandi quantità di acqua da raccogliere e soprattutto se non si vuole sacrificare molto spazio e s’intende progettare un sistema di recupero di acqua piovana con cisterna interrata o con filtri. Per approfondire questo argomento, vi rimandiamo agli articoli
- Impianto per il recupero di acqua piovana
- Cenni sul Recupero dell’acqua piovana
- Sistema di recupero dell’acqua piovana, quando conviene? Le valutazioni preliminari
In questa pagina, vi riporteremo un esempio pratico.
Raccolta di acqua piovana
Per progettare un sistema di recupero dell’acqua piovana bisogna studiare la superficie disponibile da dedicare alla raccolta e la piovosità della zona. In generale, possiamo dire che:
- più la superficie da dedicare alla raccolta è esigua, più è sconveniente (da un punto di vista economico) l’installazione di un sistema di recupero di acqua piovana.
- Bisogna sempre rapportare le dimensioni della cisterna non solo alla superficie di raccolta e alle precipitazioni medie della zona (così da fare scelte oculate), soprattutto ai campi da irrigare: se la zona da destinare alla raccolta dell’acqua piovana è esigua mentre il prato o il campo da irrigare è 1.000 metri quadrati, l’acqua raccolta basterà solo per pochi mesi o addirittura settimane, rendendo l’investimento conveniente solo se nella zona non vi è alcun modo di allacciarsi alla rete idrica.
Raccolta di acqua piovana, esempio pratico
Considerando la piovosità della Pianura Padana (circa 800 mm, piovosità media annua) e analizzando la possibilità di poter installare una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana dalla capacità di 80 metri cubi, si potrà disporre di un massimo di 80.000 litri d’acqua.
In media, questa quantità è abbastanza da soddisfare il fabbisogno idrico di un giardino di 500 metri quadrati per quattro mesi.
Ai costi iniziali, non bisogna considerare solo la cisterna e l’installazione. Un sistema di raccolta di acqua piovana necessita di un elettropompa sommersa che, oltre al costo iniziale, ha bisogno di una buona dose di elettricità per funzionare.
Nella foto in alto, una grondaia che potrebbe aumentare la superficie di raccolta convogliando una discreta quantità d’acqua piovana nella cisterna.