Sapete quante lattine di alluminio vengono gettate in Italia? Talmente tante che se fossero messe una sopra l’altra coprirebbero la metà della distanza tra la terra e la Luna. Ogni giorno siamo a contatto con l’alluminio: cerchi d’alluminio dell’auto, fogli d’alluminio, la caffettiera moka in cucina e naturalmente i numerosi imballaggi d’alluminio come lattine, tubetti e vaschette di cibo per animali.
Sapete quanto occorre per produrre l’alluminio necessario a costruire una lattina da 33 cl? Per fare una lattina del peso di 16 grammi vengono inquinati:
38 metri cubi di aria (quanto una stanza);
18 litri di acqua (53 volte la sua capienza);
30 centimetri cubi di suolo.
Fortunatamente gli stati industrializzati si sono specializzati nel suo riciclaggio che consente loro di ridurre le importazioni e il consumo di energia.
Infatti, rifondere alluminio riciclato fa consumare solo il 5% dell’energia necessaria per ricavare alluminio dalla bauxite. L’Italia si pone al secondo posto come produttore europeo di alluminio riciclato.
Grazie alle convenzioni che regolano la gestione e la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio in alluminio, è possibile raccogliere e vendere alluminio ricavandone non solo un beneficio economico ma anche ambientale per il mancato conferimento in discarica.
Che cosa va raccolto?
È fondamentale raccogliere l’alluminio nel modo corretto per poi destinarlo alla vendita.
Vanno raccolti:
Lattine per bevande.
Vaschette e contenitori per la conservazione e il congelamento dei cibi.
Bombolette spray per deodoranti, lacche per capelli o panna.
Foglio di alluminio da cucina, involucri cioccolato, coperchi yogurt.
Scatolette per alimenti (carne, legumi, cibo per animali).
Capsule e tappi per bottiglie di olio, vino, liquori, bibite.
Tubetti per conserve o per prodotti di cosmetica.
Non raccogliere.
Imballaggi compositi senza il simbolo del riciclaggio dell’alluminio, come per es. le buste di minestre e della purea di patate, i sacchetti di patatine, le confezioni d’alluminio rivestite di plastica o carta, gli spray in bomboletta, ecc.
Raccogliere e vendere alluminio. Il riciclo
Gli oggetti di alluminio arrivano all’impianto di separazione e primo trattamento. Qui sono separati da eventuali metalli magnetici (ferro) o da altri materiali diversi (vetro, plastica).Pressati in balle arrivano alle fonderie, vengono pretrattati e quindi fusi fino ad ottenere l’alluminio liquido che è trasformato in lingotto.
Raccogliere e vendere alluminio. Il business
Raccogliere l’alluminio è anche opportunità di business per tutti, cittadini e comune in primo luogo.
In vari comuni d’Italia si stanno insediando gli “ECOPUNTO”, veri e propri negozi che comprano rifiuti differenziati quali alluminio, ferro, carta e pet. L’alluminio raccolto si può vendere in questi centri raccolta: basta dimostrare di essere residenti nel comune del punto vendita. I rifiuti consegnati, una volta compattati, vengono mandati al consorzio che li rivende a sua volta.
ll materiale viene pagato al chilo alla consegna; orientativamente poiche’ la valutazione e’ influenzata dalla quotazione in Borsa, un chilo di alluminio viene pagato circa 50 centesimi.