Fare una stima ben fatta di quanto vale un sito Internet non è un lavoro immediato e richiede di considerare con attenzione molteplici aspetti. In rete esistono diversi tool automatizzati e spesso gratuiti per valutare i parametri legati a dominio internet, domain authority e link authority ma ovviamente il valore di un sito Internet non può prescindere da una valutazione eseguita da una persona esperta e competente di tutti gli elementi che stanno “dietro al sito” e non sono valutabili da tool automatizzati.
In questo articolo cercherò di fornire alcuni spunti utili per individuare gli elementi più importanti che contribuiscono a una corretta valorizzazione di un sito Internet.
Quanto vale un sito Internet: indicatori ricavabili da tool automatizzati
Come anticipavo poco sopra esistono in rete numerosi siti che offrono un servizio automatizzato grazie a cui si ottiene in pochi secondi una stima del valore di un sito web in relazione a un serie di indicatori rilevabili senza bisogno di ottenere alcuna autorizzazione o informazione aggiuntiva da parte del proprietario del sito.
I principali indicatori utilizzati da questi tool raccolgono le seguenti informazioni:
- anzianità del dominio
- domain authority
- home page authority
- link popularity
- stima del traffico organico (visite) in base alle keyword posizionate
- stima delle pagine viste generate
- presenza del dominio in directory storiche (ad esempio DMOZ)
- numero di Facebook fans della pagina collegata al sito Internet
- numero di condivisioni su Facebook
- ripartizione delle fonti di traffico tra organico, diretto e social
- numero di domini configurati sullo stesso indirizzo IP del sito internet da valutare
- numero di documenti / articoli presenti sul sito web indicizzati da Google
I dati raccolti da tutti questi indicatori possono offrire un’indicazione del tutto approssimativa del valore di un sito Internet, utile solo come base per valutare siti web di piccole dimensioni, di carattere editoriale e con un modello di monetizzazione basato esclusivamente sulla web advertising.
Un altro criterio spesso utilizzato per una valorizzazione di massima dei siti editoriali di piccole e medie dimensioni consiste nell’assegnare il valore di 0,5 Euro per ogni utente unico mensile.
Un sito web con 1 milione di utenti unici mensili potrebbe così valere 500.000 Euro.
Ripeto però che si tratta di semplificazioni grossolane che possono portare a stime fuorvianti e spesso troppo ottimistiche.
Quanto vale un sito Internet: la raccolta di informazioni per una stima più attendibile
Una corretta valorizzazione di un sito Internet non può invece prescindere da una seria e approfondita raccolta di informazioni che permettano di andare oltre il valore del traffico e dell’utenza.
Nel caso il sito Internet di cui desiderate stimare il valore sia posseduto da una società a responsabilità limitata, come spesso capita per siti di medie dimensioni, il mio consiglio è di partire dall’analisi dell’ultimo bilancio depositato e quindi disponibile pubblicamente in formato elettronico con un investimento di pochi Euro.
Il bilancio è infatti lo strumento che permette di valutare importanti elementi, tra cui:
- redditività del sito Internet dell’ultimo esercizio e rispetto l’esercizio precedente
- tipologia delle fonti di reddito
- investimenti e passività
- numero di dipendenti
- fonti di finanziamento
- struttura societaria
- statuto sociale
Quanto vale un sito Internet: analisi dei competitor
Una buona analisi del valore di un sito web deve comprendere anche la raccolta di informazioni sui siti web competitor e sul mercato di riferimento.
Un settore di mercato estremamente “competitivo” su web come quello dei viaggi potrebbe indicare possibili difficoltà nell’eventuale percorso di crescita che potrebbe rendersi possibile solo con investimenti importanti e con tempi più dilatati.
Un sito web ben posizionato in una nicchia di mercato con un buon potenziale di crescita potrebbe al contrario avere un valore molto più interessante.
L’analisi dei competitor può essere effettuata utilizzando software come SemRush o SeoZoom ma ancora una volta non si può dimenticare di analizzare gli ultimi bilanci di esercizio.
Quanto vale un sito Internet: il modello di business
Altro elemento rilevante per stimare il valore di un sito Internet consiste nell’individuare il modello di business e le principali fonti di ricavo per poi analizzare il relativo potenziale di crescita e i vantaggi competitivi rispetto ai siti concorrenti.
La maggior parte dei siti web di carattere editoriale hanno come fonte di ricavi primaria la raccolta pubblicitaria ma iniziano a essere sempre più frequenti anche in Italia i casi di successo di siti web che generano ricavi consistenti dall’e-Commerce: vendita diretta o affiliazione con siti di e-Commerce rilevanti, primo tra tutti, Amazon.
Valutazione di un sito web: i contratti in essere
I contratti stipulati dal proprietario del sito Internet che desideriamo valutare sono un altro elemento importante nel processo di analisi. Non sempre è facile recuperare le informazioni sui contratti e sulle intese commerciali ma semplicemente guardando il codice o tramite software gratuiti è possibile ad esempio individuare i network pubblicitari che stanno acquistando impression su qualsiasi sito web.
Gli elementi contrattuali sono spesso strettamente legati con gli elementi “tecnici” di un sito Internet: uno dei valori più importanti per un sito Internet sono ad esempio i link in entrata da altri siti autorevoli dello stesso settore di riferimento (meglio ancora se in modalità “follow”, altro tecnicismo). Che certezza possiamo avere che quei link resteranno anche dopo il nostro eventuale acquisto? L’attuale proprietario può fornirci qualche garanzia contrattuale in merito?
Sono domande importanti che dobbiamo sicuramente porci nell’analisi del valore di un sito Internet.
Valutazione del dominio di un sito Internet
Il dominio è ovviamente un asset strategico che dobbiamo valutare con attenzione, andando anche a ricercare lo storico che lo contraddistingue.
Un dominio registrato da molti anni avrà un valore più alto ma dobbiamo accertarci che in passato lo stesso dominio non abbia ospitato contenuti di scarsa qualità (o copiati!) o addirittura contrari alla legge (basta un sito di betting senza licenza per rientrare in questa categoria).
Il “dominio ideale”, oltre che essere registrato da anni e oltre ad avere una “storia positiva” in termini di link e citazioni, dovrebbe essere collegato a un brand autorevole, meglio ancora se a un marchio registrato e riconoscibile.
I link in entrata da siti con elevata domain authority restano comunque uno dei fattori più importanti per determinare il valore di un dominio in quanto sono direttamente correlati con un potenziale buon posizionamento nei risultati di ricerca di Google e quindi a un buon volume di “traffico naturale”.
Valutazione di un sito Internet: il punto di vista del venditore e del compratore
La stima del valore di un sito Internet dovrebbe essere fondata su metriche quanto più possibili oggettive e incontrovertibili. Ciò nonostante potranno permanere punti di vista differenti per cui in genere il proprietario rischia di sovrastimare ampiamente il valore del proprio sito, anche per la frequente esistenza di un “valore affettivo” che altera la percezione del reale valore.
Il proprietario attuale tenderà a pensare al tanto lavoro profuso, attribuendo spesso un valore superiore al “prezzo di mercato” e trascurando il fatto che il possibile acquirente è interessato esclusivamente al valore presente e futuro che può derivare dal lavoro passato e non “dalla mole del lavoro stesso eseguita in passato”.
Valutazione di un sito Internet: il valore dell’esperienza
Il mio consiglio nel caso vogliate valutare il valore del vostro sito Internet o di un sito Internet che intendete acquistare è comunque quello di rivolgervi a una persona con comprovata esperienza, non solo in ambito web ma anche in ambito di analisi di bilancio e in operazioni di acquisizioni / cessioni di siti web.
L’esperienza permette anche di velocizzare la stima, utilizzando al meglio i tool, interpretando correttamente i dati e ravvisando elementi di criticità che a una persona poco avvezza sembrerebbero del tutto ininfluenti nella valutazione.
Nel mio personale caso ad esempio, dopo essermi laureato in Economia e Commercio a pieni voti, con una tesi intitolata “Variazioni organizzative a seguito di Acquisizioni, Fusioni e Joint venture”, ed aver appreso tutte le nozioni teoriche di analisi di bilancio, per maturare la necessaria esperienza, sono stati fondamentali i successivi 21 anni trascorsi sempre in ambito web marketing, prima in grandi società (IBM, Infostrada, Wind / Libero.it, Telecom Italia / Matrix / Virgilio.it) e poi nelle aziende che sto gestendo (IdeeGreen S.r.l. e Ledif S.r.l.), totalmente fondate su attività web.
In IBM ho imparato a programmare in HTML, in Libero.it e Virgilio.it ad analizzare il mercato, le dinamiche dei ricavi da advertising e i tantissimi siti web che si offrivano per partnership più o meno improbabili, valutate talvolta “fantastiliardi” dal top management (che cercavo di dissuadere) ma poi fallite miseramente.
Il top management di una grande azienda (al di là dei casi di possibili “favoritismi” in cui preferisco non entrare nel merito … ) spesso sovrastima il valore di elementi di contorno sottovalutando invece la “sostanza del prodotto” che è invece apprezzata da chi ha acquisito “esperienza sul campo” e non solo a livello manageriale.
Nella gestione dei siti web della IdeeGreen S.r.l. (IdeeGreen.it su cui state leggendo questo stesso articolo) e della Ledif S.r.l. (Oroscopi.com, venduto alla CondèNast nel 2006, Globopix.it, ViaggieVacanze.com, LaTuaAuto.com, MarketingeFinanza.com, Oroscopi.info e PianetaBebe.it) ho imparato a confrontarmi con diversi mercati e con diverse opportunità e difficoltà, peculiari di ogni settore. Il settore dell’Automotive, come potrete immaginare, presenta peculiarità del tutto diverse da quello dell’Astrologia così come il settore del Marketing e della Finanza differisce totalmente da quello dei Viaggi.
Informatevi bene prima di individuare il professionista a cui commissionare la vostra consulenza, diffidate dai tanti “consulenti improvvisati” senza un percorso almeno decennale in ambito manageriale e in ambito web e sono certo che riuscirete a raccogliere tutti gli elementi che vi permetteranno di giungere a una valutazione soddisfacente.