Quando raccogliere i kaki

Quando raccogliere i kaki

Quando raccogliere i kaki: come raccogliere i cachi per consumarli al punto giusto di maturazione. Consigli la conservazione dei kaki.

kaki sono grossi frutti di colore arancione che spuntano nel nostro frutteto verso la fine di ottobre. Non è facile capire quando raccogliere i kaki se non si conosce bene questo frutto. I cachi hanno un buon sapore dolce ma se il raccolto non avviene nel momento giusto si rischia di mangiare un frutto amaro e dal sapore sgradevole.

Il kaki è una pianta originaria della Cina, molto diffusa in Giappone e in altre località asiatiche. Il suo nome botanico è Diospyos kaki anche se comunemente è noto come cachi o kaki. La coltivazione del kaki è molto semplice e può essere adottata da chi desidera un frutteto a bassa manutenzione. Il kaki è, in genere, molto fruttifero quindi regala raccolti abbandonati: i frutti compaiono sulla pianta che ha almeno tre o quattro anni di età.

L’unico inconveniente, nella coltivazione del kaki, è proteggere i frutti dagli uccelli! E’ per questo che molti consigliano di anticipare il raccolto e non lasciar maturare i kaki sull’albero.

Quando raccogliere i kaki

Potete raccogliere i cachi verso l’inizio di novembre. Attenzione però all’andamento climatico: in caso di autunno ventoso, predisponete un frangivento per proteggere la pianta e i suoi rami. Il vento spezza facilmente i rami carichi di cachi diminuendo drasticamente il raccolto. In caso di siccità con un autunno poco piovoso, irrigate la pianta perché una scarsità idrica potrebbe restituire frutti dalla buccia screpolata e quindi facili prede di funghi e insetti.

Al momento del raccolto, i cachi avranno un caratteristico colore giallo scuro – arancio. Devono essere privi di qualsiasi striatura verde, anche la più tenue. Chi vive a Sud può posticipare il periodo di raccolto e prelevare dall’albero i frutti già maturi. Al contrario, chi non vuole rischiare di perdere il raccolto a causa delle gelate, farebbe bene a raccogliere i cachi così da farli maturare lontani dalla pianta.

Al momento del raccolto, il cachi va staccato completo di calice, quindi raccogliete con una forbice o ruotando manualmente il frutto intorno al peduncolo.

Come far maturare i cachi

Raccogliete i cachi quando saranno completamente arancioni ma prima che abbiano concluso la maturazione (quindi ancora duri). In questo contesto, i cachi dovranno maturare lontani dalla pianta.

La tecnica di maturazione più diffusa è quella dell’ammezzimento, lo stesso metodo impiegato per far maturare nespole, pere, kiwi e mele. Come fare?

Disponete i kaki in una cassetta, distanziateli gli uni dagli altri e non sovrapponeteli. Intervallate i cachi con altri frutti come mele o pere e coprite il contenitore con un foglio di cartone o un canovaccio da cucina. In questo modo, nel cassettino, si creerà una cappa di etilene che andrà a favorire la maturazione del kaki. Riponete il cassettino in un luogo fresco e privo di umidità.

Come conservare i cachi 

Per conservare i cachi più a lungo, potete tardare la maturazione e conservarli in contenitori alveolari che non permettono ai frutti di toccarsi gli uni con gli altri. Coprite il contenitore con una pellicola trasparente.

In alternativa, potete disporre i cachi ben distanziati in un cassettino o in un contenitore imbottito con gommapiuma. Se non disponete di gommapiuma potete riempire il contenitore con stracci da cucina. L’importante è tenere i cachi in un luogo morbido e riparato. Altrettanto fondamentale è disporre il calice verso l’alto: il peduncolo sporgente, durante la maturazione e quando i cachi sono ben morbidi, potrebbe lacerare facilmente il frutto vicino.

Può interessarvi:
come far maturare un avocado velocemente

Se vi è piaciuto questo articolo dedicato alla maturazione del kaki potete seguirmi su Twitter, aggiungermi su Facebook, tra le cerchie di G+ o vedere i miei scatti su Instagram, le vie dei social sono infinite! :)

Ti potrebbe interessare anche Cachi vaniglia: proprietà e calorie