In linea generare, per capire quando irrigare le piante (il giardino, l’orto, il prato, piante da appartamento…) bisogna imparare a valutare il grado di umidità del terreno.
Quando irrigare le piante in vaso
Ogni materiale ha caratteristiche diverse: la plastica tende a trattenere di più l’acqua, mentre la terracotta, essendo porosa, tende a far evaporare l’acqua più facilmente. Vasi smaltati, in materiale plastico, vasi in metallo o di vetro, non sono affatto porosi quindi trattengono l’umidità. Quando si innaffiano piante in vasi non porosi, dovete fare attenzione a non incorrere in eccessi altrimenti correte il rischio di marciumi radicali o malattie fungine.
Se il vaso o la fioriera è priva di fori per il drenaggio, assicuratevi di predisporre sul fondo uno strato di argilla espansa (o di coccio di terracotta) per evitare il ristagno idrico. Uno strato di argilla espansa posto sul fondo, consente di “raccogliere” l’acqua in eccesso per poi essere riassorbita dal terriccio in modo graduale, al momento del bisogno.
Soprattutto per le piante in vaso, le irrigazioni potrebbero essere accompagnate da fertilizzazioni: dalla primavera all’autunno, nutrite le piante da fiore ogni 15 giorni impiegando fertilizzanti specifici.
Quando irrigare, la valutazione
Esistono sistemi intelligenti per l’irrigazione del giardino con sensori in grado di registrare il livello di umidità del suolo e rilasciare un certo dosaggio d’acqua al momento opportuno. Chi non vuole avvalersi di sensori per l’umidità del suolo, può imparare a valutare autonomamente questa condizione.
Per piante che necessitano di un terreno costantemente umido (per esempio, le calle) potete provvedere all’aggiunta di torba nel suolo. La torba trattiene l’acqua, tuttavia, una volta asciutta, è difficile da re-idratare. Imparate a controllare il livello di umidità del suolo anche semplicemente spostando il terriccio superficiale e osservando gli strati più profondi. Potete inserire un dito nel terreno o utilizzare un misuratore di umidità più economico. Inoltre, è possibile capire quando irrigare le piante osservando alcuni fattori. Se notate uno o più di questi sintomi, vuol dire che le irrigazioni sono scarse:
- crescita delle foglie molto lenta
- foglie diventano traslucide
- foglie e rami avvizziscono
- foglie o fiori cadono prematuramente
- i bordi delle foglie diventano più scuri
Sintomi di eccessive irrigazioni:
- foglie giovani e foglie vecchie cadono contemporaneamente
- la pianta assume tonalità tendenti al giallo
- la pianta assume una consistenza più “molle”
- compaiono marciumi
- problemi di muffa
Quando irrigare le piante in inverno
Per capire quando annaffiare le piante in inverno, osservate il terriccio e soprattutto rispettate l’eventuale riposo vegetativo sospendendo fertilizzazioni e diradando le irrigazioni. Per esempio, le piante succulente, dopo la fioritura, non vogliono più irrigazioni fino alla riprese vegetativa: per favorire il risveglio vegetativo (vale per tutte le piante) provvedete a una “fertirrigazione“. Soprattutto per le irrigazioni invernali, consigliamo di usare acqua ‘riposata’; in questo periodo dell’anno, smuovete spesso il terreno sulla superficie dei vasi così da evitare le formazione di croste o muffe.
Quando irrigare, le varietà
Ogni pianta ha specifiche esigenze idriche, per questo vi segnaliamo alcune specifiche.
- Irrigare il prato
- Come innaffiare le piante
- Parrotia persica
- Coltivazione della calla, quando irrigare le calle bianche e colorate
- Curare piante grasse, si sospende ogni tipo di irrigazione a fine fioritura
- Come irrigare l’orto
- Irrigazione dell’orto sul balcone
- Quando innaffiare le piante di casa