Puzza di frittura in casa
Puzza di frittura in casa: rimedi naturali per eliminare la puzza di frittura in cucina, dai vestiti o dai capelli. Come evitare a priori la produzione di quel cattivo odore di fritto.
Fritto è buono. Forse sarà anche poco salutare ma ammettiamolo: una porzione di patatine fritte è sempre in grado di regalarci grandi soddisfazioni. Se la linea e la dieta non sono per noi un problema, può esserlo però il cattivo odore che una buona frittura lascia in casa. Durante la fase di frittura è importante non superare mai il punto di fumo dell’olio di semi che si sta utilizzando.
È da preferire perciò l’olio di semi di arachidi che ha un punto di fumo più alto, seguito da quello di girasole e quello di mais. Il miglior olio, anche per friggere, resta l’olio di oliva ma a causa del suo alto costo trova scarso utilizzo nelle fritture.
Friggitrice ad aria
Se il rimedio con la mela non dovesse darvi i risultati sperati, provate con la frittura ad aria.
In una friggitrice ad aria non serve molto olio perché il vettore di calore è la stessa aria. L’aria riscaldata viene fatta circolare a una velocità molto elevate in modo da consentire una cottura uniforme simulando il comportamento dell’olio nella frittura classica. Per tutte le informazioni vi rimando alla pagina dedicata: friggitrice ad aria, come funziona.
Come friggere senza odori
Rinunciare alla frittura per evitare di appestare tutto sarebbe davvero un gran peccato: la frittura è comunque una modalità di cottura gustosa e davvero saporita. Friggere senza odori è possibile in che modo? Immergere una fettina di mela, o anche di sedano, quando l’olio è ancora freddo può essere un valido aiuto.
La mela infatti consente all’olio di non emanare fumo e di conseguenza di non sprigionare alcun odore fastidioso. La stessa cosa possiamo fare con una buccia di limone che, grazie alla sua naturale essenza, contribuirà a diffondere un piacevole aroma fresco in tutta la casa. In alternativa vanno bene anche le foglioline di prezzemolo: il meccanismo è lo stesso e il risultato sarà soddisfacente.
Come eliminare l’odore di fritto in cucina, rimedi naturali
Inutile dirlo. Prima di procedere con metodi e rimedi naturali per eliminare l’odore di fritto in cucina la regola d’oro numero uno resta sempre la stessa: aerare il locale e lasciare finestre e balconi aperti, anche durante la fase di cottura. Fatto questo esistono diversi rimedi naturali che possono fare al caso nostro.
Come sempre è l’aceto l’amico di ogni casalinga perfetta. Se dopo la frittura facciamo bollire in un litro d’acqua un po’ di aceto, questo farà scomparire ogni puzza sgradevole in casa. La stessa cosa si può fare facendo bollire dell’ammorbidente naturale. Esattamente come l’aceto, l’ammorbidente eliminerà ogni traccia di fritto dalla nostra casa. Inoltre anche preparare decotti a base di alloro oppure chiodi garofano può risultare vincente.
Puzza di fritto sui capelli, rimedi
Uno dei peggiori incubi per chi sta ai fornelli è la puzza di fritto sui capelli. Un bel guaio soprattutto se si ha poco tempo a disposizione o se si è costretti ad uscire subito dopo. Il rimedio più efficace per eliminare la puzza di fritto sui capelli è utilizzato uno shampoo a secco che si vende nei più comuni negozi di prodotti di bellezza.
Shampoo fatto in casa
Occhio però agli ingredienti: lo shampoo dovrà avere al suo interno l’amido di alluminio, capace di assorbire tutti gli odori, e dovrà contenere anche il carbonato di magnesio che ha la capacità di potenziare l’effetto dell’amido. Utile sarà trattare i capelli, dopo lo shampoo a secco, con una miscela alle erbe che si può preparare in casa sfruttando alcuni oli essenziali.
Basta un contenitore spray al cui interno saranno messe 20 gocce di essenza di limone, 50 gocce di acqua e 10 di olio essenziale di eucalipto, il tutto diluito in circa un litro d’acqua. La soluzione così realizzata potrà essere applicata sui capelli ancora bagnati. In questo modo la puzza di fritto sui capelli sarà solo un lontano ricordo ed i capelli torneranno ad essere profumati, morbidi e lucenti.
Pubblicato da Anna De Simone il 4 Maggio 2017