Pulsatilla: caratteristiche e utilizzo
Nota anche come “erba del vento” e “croco dei parti , oltre che come “fiore di Pasqua”, visto che i suoi fiori spuntano proprio nel periodo pasquale, la Pulsatilla è una pianta molto utilizzata nella medicina omeopatica, andiamo a scoprire perché.
Pulsatilla: caratteristiche
Con questo termine si vanno ad indicare una trentina di piante perenni, decidue e che crescono soprattutto in zone sassose, oppure nei prati e nei pascoli subalpini. Non fiorisce ovunque, questa pianta, ma lo fa se coltivata in America e in Eurasia, e produce fiori con la forma di campana, color viola scuro ma con il centro arancione. Le sue foglie sono verdi ma sembrano argentate per via della peluria che le ricopre, una peluria piuttosto lunga e che sembra pulsare quando soffia il vento. Ecco perché “pulsatilla”.
Pulsatilla: omeopatia
Sia in Europa che in America, questa pianta viene utilizzata per scopi medicinali, già da moltissimo tempo. Gli indigeni le attribuivano la capacità di guarire problemi di sterilità e la utilizzavano anche in ambito ostetrico, assieme ad altri prodotti erboristici.
Le terapie omeopatiche a base di Pulsatilla vengono utilizzate per quelle patologie legate al colore giallo e verde, ciò significa che servono in caso di raffreddori, sinusiti, asma ed emicrania ma anche di indigestioni, bruciori di stomaco, problemi mestruali e menopausa. Rimedi a base di “erba del vento” possono essere utilizzato quando si verificano improvvisi e continui sbalzi d’umore, attacchi di ansia e di depressione. Si prende il succo della pianta secca, lo si estrae e lo si fa bollire, per evitare che risulti tossico. Il rischio è che possa scatenare effetti come diarrea, convulsioni e vomito. In quantità esagerate, può anche portare al coma.
Alle donne in gravidanza viene fortemente sconsigliato l’uso della pulsatilla, anche a piccole dosi, perché potrebbe causare dei danni al feto.
Pulsatilla: a chi serve
Chi fa uso di rimedi omeopatici saprà che spesso si associano alle piante, delle tipologie di persone standard a cui possono essere particolarmente utili. Per la Pulsatilla troviamo certamente delle donne, donne con il colorito bianco, così pallide da mostrare la rete di vene, con capelli il più delle volte biondi o comunque chiari e occhi chiari, per di più cerchiati da occhiaie.
Dal punto di vista caratteriale, si hanno persone dolci e timide, affatto aggressive, anzi, tendenzialmente remissive, e soggette a frequenti variazioni d’umore quindi che possono diventare in breve tempo anche intrattabili, molto permalose e irritabili.
La donna associata a questa pianta può soffrire di malinconia e di crisi di abbandono. Teme il freddo e ha spesso la sensazione di soffocare, può cadere vittima di raffreddori e di sindromi influenzali, di attacchi di febbre e di tosse notturni.
Con rimedi a base di Pulsatilla, questa tipologia di persone può riuscire a guarire da febbre e reniti allergiche, bruciore agli occhi e gola secca. La stessa erba ha un effetto positivo anche sulla digestione perché evita che i cibi grassi fermentino causando dolori addominali e bruciori allo stomaco. A qualsiasi età, la Pulsatilla evita disturbi legati al ciclo e alle mestruazioni. Può evitare i crampi addominali che spesso sono associati, e in menopausa agisce attenuando le vampate di calore.
Pulsatilla: utilizzo
In generale, per ottenere delle diluizioni a partire dalla corteccia di una certa pianta, in omeopatia si parte dalla realizzazione della “tintura madre”, una sostanza che deve essere lasciata macerare nell’alcol prima di essere impiegata per preparare le diluizioni. La “ricetta” è quella di una goccia di cintura madre e per 99 gocce di alcol, quindi 1:100, sul mercato definita come diluizione 1 CH. Se si ripete il mille volte, si ottiene una diluizione 1000 CH.
Questo vale per tutte le piante utilizzate in omeopatia, Pulsatilla compresa che è disponibile con vari “gradi” di diluizioni. Le più basse vengono consigliate per problemi episodici e acuti, mentre per i casi cronici si punta su diluizioni alte. Possiamo trovare anche rimedi a base di pianta in granuli, gocce, fiale o spray nasali, decisamente rivolti a chi soffre di riniti.
Pulsatilla: benefici
La Pulsatilla agisce su varie parti del corpo, vediamo quelle che possono beneficiare al meglio della sua azione.
L’apparato genitourinario, soprattutto delle donne, può godere di diversi benefici. Alcuni rimedi possono ridurre i casi di incontinenza urinaria emotiva, soprattutto nei bambini, mentre nelle donne l’effetto più significativo riguarda la sindrome premestruale ed eventuali irregolarità del ciclo mestruale. Anche gli uomini possono utilizzare questo tipo di rimedi, soprattutto per trattare problemi come l’orchite, l’epididimite o la nevralgia testicolare.
Quando la Pulsatilla agisce sul sistema nervoso può aiutarci a guarire dall’insonnia e anche dalla depressione, dagli attacchi di ansia e dall’ipocondria.
A beneficiare degli effetti di questa pianta ci sono anche orecchie, occhi e mucose, per non tralasciare i positivi effetti registrati sulla circolazione che rendono la Pulsatilla una cura per vene varicose, flebiti, gambe e mani gonfie e dolenti, geloni.
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Pubblicato da Marta Abbà il 24 Febbraio 2019