Pubalgia, siamo abituati ad associarla al nome di qualche noto calciatore quando sentiamo che resta fuori dal campo perché non in forma, ma tutti possono avere un attacco di Pubalgia, è un dolore non legato all’attività né allo stipendio di questi atleti. Non è nulla di grave anche se tremendamente fastidiosa, la si può curare con esercizi e rimedi naturali, tranne che nella fase acuta in cui c’è solo da stare a riposo, a volte con un antidolorifico per non soffrire troppo.
Pubalgia: di cosa si tratta
Al di là dei calciatori, vediamo cos’è veramente la Pubalgia: si tratta di un sindrome dolorosa che provoca in sede inguinale e/o pubica e/o sulla faccia interna delle cosce forti fitte oe dolori. Come mai può spuntare questo dolore? Esistono oltre 70 cause, conviene imparare a curarsi senza impazzire per capire quale esattamente è il nostro motivo.
Pubalgia: sintomi
Il dolore da Pubalgia può raggiungere anche la faccia antero-mediale della coscia anche se parte dalla zona pubica, e addirittura può irradiarsi in sede retropubica causando una sensazione di dover sempre andare in bagno a urinare anche se non realmente necessario.
Di solito ci si accorge di avere la Pubalgia quando si inizia a fare attività fisica, non per forza sportiva ma semplicemente avviandosi al mattino dopo ore passato fermi riposando. Spesso dopo un po’ di tempo il dolore scompare o si attenuta, ma se ci sfugge un movimento brusco, torna a perseguitarci, a volte anche acutizzandosi.
Pubalgia: cause
Come accennato, esistono ben 72 differenti possibili cause per la Pubalgia, senza quindi elencarle tutte possiamo dire che questa patologia è spesso legata ad una cattiva postura o ad una mal occlusione dei denti. Se alcuni nostri muscoli restano contratti si trasmette tensione e tutto il corpo può avvertirne ripercussioni.
Per le donne in gravidanza si aggiunge una causa di Pubalgia, la lassità della sinfisi pubica dovuta al marcato rilascio dell’ormone relaxina, che rende le articolazioni più lasse. Più che cercare la causa disperatamente conviene fare attenzione alla postura e alle nostre abitudini di movimento.
Pubalgia: rimedi naturali
L’unico rimedio naturale in fase acuta per la Pubalgia è il riposo totale, perché il dolore è tanto tremendo che solo in un secondo momento può essere utile una terapia fisioterapica, prima ci vuole quella medica. Se siamo degli sportivi, smettiamo di allenarci per un poco facendoci consigliare dal medico come e quando riprendere, nel frattempo è possibile provare con la Crioterapia, la terapia del ghiaccio.
Proprio i freddo riesce a ridurre il dolore e il gonfiore nella zona pubica e inguinale, rilassando i muscoli. Se i dolori non sono fortissimi, possiamo anche applicare del ghiaccio a casa nostra, acquistandolo in busta in farmacia, sperando che la Pubalgia migliori senza cronicizzarsi.
Il medico prescrive di solito antinfiammatori e/o antidolorifici, possiamo sostituirli o affiancarli con curcuma, zenzero, arnica e artiglio del diavolo, tutti prodotti naturali che se applicati sulla zona dolorante possono dare sollievo dal dolore.
Pubalgia: esercizi
Quando malgrado i nostri tentativi di curare un attacco di Pubalgia, questa patologia diventa cronica, possiamo sempre cercare di diminuire il dolore praticando dell’attività fisica mirata che un buon fiscioterapista ci può consigliare.
Di solito prevede esercizi di allungamento della muscolatura adduttoria e della catena posteriore, esercizi propriocettivi mono e bipodalici, potenziamento dei muscoli retroversori del bacino. Sono spesso consigliati anche quelli di coordinazione intermuscolare e di riprogrammazione dello schema motorio. Per chi pratica abitualmente uno sport, magari ad alti livelli, ci sono poi dei consigli ad hoc, mirati.
Pubalgia dello sportivo: un testo per approfondire
Riprendendo il discorso del dolore del calciatore, ecco un libro con cui approfondire: si intitola “La pubalgia dello sportivo”. Su Amazon a 18 euro è acquistabile e ci aiuterà a conoscere anche le varie tipologie, oltre alle strategie terapeutiche ad oggi proposte. Ad esempio chi gioca a calcio ha la pubalgia detta anche sindrome della guaina (o del nervo perforante) del retto addominale, causata proprio dal gesto del calciare che crea una forte tensione muscolare nella zona addominale.
Ci sono anche altri tipi di Pubalgia, ad esempio quella intesa come tendinopatia inserzionale, causata da microtraumi ripetuti a carico dei muscoli adduttori della coscia e dei muscoli addominali. Oppure la sindrome sifisiaria, causata da microtraumi indotti dai muscoli adduttori che creano una sorta di cedimento a livello della sinfisi.
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