Prove allergiche, sperando di non essere allergici al proprio alimento preferito e magari nemmeno alla polvere se non si è dei tipi molto ordinati. Non solo in questi casi, servono le prove allergiche, esse sono utili per capire meglio alcuni sintomi spesso enigmatici e anche per evitare molti disturbi che rendono la vita più difficile del solito. Ad esempio a volte basta eliminare un ingrediente, per non avere più sfoghi cutanei, oppure utilizzare dei farmaci adatti, per non starnutire mesi e mesi.
Vediamo le varie tipologie di prove allergiche e come effettuarle. Oggi è più importante che mai perché ci sono molti casi, in aumento, di allergici finti che magari credono davvero di esserlo ma è tutto nella loro “testa”. E’ quindi importante avere delle prove da fare che insindacabilmente dicano se siamo o meno allergici, se dobbiamo evitare oppure no un certo tipo di alimenti. Sarebbe grave rinunciare ad una dieta varia solo per una impressione, sarebbe un peccato perché la dieta varia è un toccasana
Di fronte ad una rinite, ci sono numerosi test che si possono fare e non sempre è chiaro qual è la strada più veloce per risolvere il problema. Tra i test più diffusi ci sono il Prick test, il test RAST, il test ISAC, il dosaggio IgE specifiche, il test in doppio cieco controllo di placebo (DBPCF), i tanti test cutanei e non è finita.
Prove allergiche: quando farle
Le prove allergiche si fanno quando di solito si notano dei sintomi che ci fanno insospettire. Un arrossamento della pelle, oppure la comparsa di bollicine, labbra gonfie, problemi gastrointestinali, il naso che cola e gli occhi che lacrimano.
In tutti questi casi ed in altri simili, è importante non tardare a effettuare prove allergiche in modo da identificare il cibo, il polline, la sostanza responsabile. Non è sempre immediata la cosa, per questo, esistono molte tipologie di test. Le più facili da individuare sono di solito le allergie respiratorie che spesso ci danno delle indicazioni anche al variare della stagione in cui si palesano. Per la diagnosi, ci si basa di solito sui risultati del Prick test e del RAST test.
Prove allergiche: dove farle
Evitiamo di farle a casa nostra, con metodi fai da te “sperimentali” che possono solo portarci a perdere tempo e magari a farci delle idee sbagliate. Molte prove allergiche sono ambulatoriali, ci si può rivolgere al nostro medico curante per capire quali sono a noi adatte e in quale clinica, ospedale o centro analisi possiamo ottenere dei risultati piuttosto in fretta.
Purtroppo ancora non sono numerosi i pazienti con rinite allergica che vanno dal medico prima che i sintomi diventino insopportabili, questo non facilita le cure e aumenta il tempo di sofferenza inutilmente.
Prove allergiche: costo
Per farci un’idea, vediamo i costi di qualcuna delle prove allergiche più frequentemente consigliate dai medici. Una batteria standard di prove per il prick test costa meno di 40 euro, il RAST test, contro una decina di allergeni, può avere un prezzo di circa 60 euro, maggiore è il prezzo dell’ISAC test che raggiunge le 120-140 euro. Può capitar che dei test non convalidati, abbiano prezzi maggiori e non ci diano alcuna certezza. Conviene quindi percorrere la strada suggerita dai medici, trovando il prima possibile la causa della nostra allergia.
Anche nel caso di allergie alimentari, la diagnosi non è così banale come può sembrare, a meno che i sintomi non spuntino appena dopo che abbiamo mangiato il cibo incriminato. Non succede così spesso, per questo è necessario approfondire con prove allergiche specifiche, assieme ad un medico che ci segue passo dopo passo.
Se ad esempio capita che il prick test e la ricerca delle IgE siano negativi non è detto che si possa escludere un’allergia al cibo ed è il caso di passare al patch test e al test di provocazione, molto più utili. Insomma, il fai da te, con le allergia, non è cosa da fare.
Test fai da te
Per il test fai da te leggete la pagina: allergie primaverili, sintomi, test e rimedi
Prove allergiche ai farmaci
I farmaci che più spesso provocano allergie sono gli antinfiammatori, se non recenti, gli antibiotici, soprattutto le penicilline, e l’acido acetilsalicilico. Nel caso degli antibiotici, le reazioni immediate, a un’ora dall’assunzione, spesso sono la comparsa di pomfi accompagnati da prurito o di gonfiori su labbra o occhi. Oppure, e mi auguro di no, lo shock anafilattico, con gravi conseguenze sull’apparato cardiocircolatorio e rischio di arresto cardiaco.
Prove allergiche: come si fanno
Le prove allergiche si fanno con l’aiuto di un medico, meglio se approfondendo il tema in modo serio, con un libro che ci introduca dandoci qualche informazione anche su ciò che significa soffrire di una allergia. “Le allergie. I rimedi naturali più efficaci” di Luca Fortuna può essere utile.
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