“Proiezione climatica: cosa ci aspetta nei prossimi anni” è il nuovo articolo frutto della collaborazione tra la Sezione Valorizzazione della Ricerca e Public Engagement – Agorà Scienza – e dal Green Office UniToGO dell’Università di Torino con la IdeeGreen S.r.l. Società Benefit.
L’articolo riprende i testi della prof.ssa Elisa Palazzi pubblicati nell’opera “Lessico e Nuvole: le parole del cambiamento climatico”, la seconda edizione della guida linguistica e scientifica per orientarsi nelle più urgenti questioni relative al riscaldamento globale, curata dalla Sezione e dal Green Office.
La versione gratuita di Lessico e Nuvole, sotto forma di file in formato .pdf, è scaricabile dalla piattaforma zenodo.org.
La versione cartacea e l’eBook sono acquistabili online sulle seguenti piattaforme di distribuzione:
– Amazon
– Mondadori (anche con Carta del Docente e 18app)
– IBS
– Libreria Universitaria (anche con Carta del Docente e 18app)
Tutto il ricavato delle versioni a pagamento sarà utilizzato dall’Università di Torino per finanziare progetti di ricerca e di public engagement sui temi dei cambiamenti climatici e della sostenibilità.
Proiezione climatica: cosa significa
Una proiezione climatica è la risposta del sistema climatico (in termini di temperatura media superficiale dell’atmosfera e degli oceani, precipitazione, copertura nevosa, livello medio del mare, eventi estremi meteoclimatici, pH dell’oceano, e tante altre variabili), fornita da uno o più modelli climatici, a possibili scenari di emissione e concentrazione di gas serra e aerosol e di uso del suolo che sono elaborati in base a ipotesi riguardanti futuri sviluppi socio-economici e tecnologici della società.
Esperti di varie discipline hanno elaborato un ventaglio di questi scenari, che vanno da quelli con una drastica riduzione futura delle emissioni, a quelli di stabilizzazione delle emissioni fino a quelli di tipo “business-as-usual”, in cui le emissioni continueranno ad aumentare senza arrivare a una stabilizzazione alla fine di questo secolo.
Come sono determinate le proiezioni climatiche
Le proiezioni climatiche dipendono fortemente dallo scenario considerato: ad esempio, il mondo potrà scaldarsi in media da poco più di 1 °C (in uno scenario di stabilizzazione delle emissioni) a circa 5 °C (scenario ad alte emissioni) entro il 2100 (si veda la figura qui sotto).
5 °C in media in più sulla Terra significherebbe un aumento di circa il doppio in alcune regioni più sensibili, come l’Artico, dove questo aumento significherebbe la scomparsa totale di ghiaccio marino (la banchisa) dopo la stagione estiva.
A causa della fusione del ghiaccio continentale e della dilatazione termica delle acque oceaniche più calde, i modelli prevedono un innalzamento del livello medio del mare con stime di 32 cm (intervallo di incertezza 23 – 40 cm a seconda del modello) per il 2050 e 84 cm (61 – 110 cm) per il 2100 a livello globale nello scenario meno ottimistico. Anche in questo caso, si tratta di aumenti medi su tutto il globo, che possono tradursi in impatti significativi a livello regionale come il rischio di inondazioni per diverse aree costiere e isole, con diverse conseguenze tra cui possibili ondate migratorie.
Ricorrenza degli estremi climatici e delle precipitazioni
Gli estremi climatici potranno intensificarsi e gli eventi di precipitazione saranno più rari ma più intensi e, a seconda della vulnerabilità del territorio, potenzialmente più distruttivi. Le ondate di calore potranno intensificarsi e diventare più frequenti, aumentando il rischio per la salute umana soprattutto nelle fasce più vulnerabili della popolazione.
I ghiacciai sono previsti in ritiro quasi ovunque nei prossimi decenni e in particolare le stime di alcuni modelli suggeriscono che nello scenario a più alte emissioni potranno restare in vita solo quelli che si trovano a quote superiori ai 3500 m.
Le proiezioni climatiche riportate nel 5° rapporto dell’IPCC (IPCC, 2013) indicano per la regione alpina, ad esempio, un aumento di temperatura compreso tra 1 °C e 3-4 °C a fine secolo, in funzione dello scenario di emissione di gas serra e di uso del suolo considerato. Questo porterà a una riduzione della durata della neve tra le 4 e 5 settimane e tra le 2 e 3 settimane rispettivamente al di sotto dei 2000 m e a 2500 m di quota.
Il ritiro dei ghiacciai avverrà sempre più rapidamente con la possibile scomparsa del 90% dei ghiacciai svizzeri entro la fine del XXI secolo.
Effettuare proiezioni climatiche per il XXI secolo, su scala globale e regionale, in risposta all’aumento delle emissioni di gas serra, è necessario per valutare l’impatto dell’aumento di temperatura e dei cambiamenti nelle componenti del sistema climatico ad esso collegati, su molteplici aspetti della nostra società, inclusa la nostra salute, e per mettere a punto adeguate misure di mitigazione e di adattamento a fronte dei cambiamenti climatici in atto.
prof.ssa Elisa Palazzi, Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima – Consiglio Nazionale della Ricerche; Coordinamento Cambiamenti Climatici UniTo Green Office UniToGO
Bibliografia
– Latini Gianni, Bagliani Marco, & Orusa Tommaso. (2020). Lessico e nuvole: le parole del cambiamento climatico – II ed., Università di Torino. Zenodo. http://doi.org/10.5281/zenodo.4276945
– IPCC, 2013: Climate Change 2013: “The Physical Science Basis”. Contribution of Working Group I to the Fifth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change [Stocker, T.F., D. Qin, G.-K. Plattner, M. Tignor, S.K. Allen, J. Boschung, A. Nauels, Y. Xia, V. Bex and P.M. Midgley (eds.)]. Cambridge University Press, Cambridge, United Kingdom and New York, NY, USA, 1535 pp.
– IPCC, 2019: “Special Report on the Ocean and Cryosphere in a Changing Climate” [H.-O. Pörtner, D.C. Roberts, V. Masson-Delmotte, P. Zhai, M. Tignor, E. Poloczanska, K. Mintenbeck, A. Alegría, M. Nicolai, A. Okem, J. Petzold, B. Rama, N.M. Weyer (eds.)]. In press.- Wear, David N., and John W. Coulston. “From sink to source: Regional variation in US forest carbon futures.” Scientific reports 5.1 (2015): 1-11.