Prick test, fondamentale e a volte salvifico per chi soffre di allergie alimentari e respiratorie. Spesso può sembrare uno scherzo per chi non ha questo problema, ma chi invece si è trovato a chiedersi la causa della propria allergia, magari anche improvvisa, da adulto, sa che questo test è utile e molto comodo.
Prick test: cosa è
Il nome è in parte onomatopeico, perché questo test prevede una serie di “punturine”. E’ il più semplice e più diffuso, anche perché può essere effettuato anche ai bambini da un anno in su e non ha particolari controindicazioni. Serve a capire quali allergeni che si annidano negli alimenti e nell’aria, sono all’origine dei nostri problemi.
Le allergie possono essere sia alimentari, sia legate ad elementi che inaliamo, con questo prick test, cutaneo, veloce e indolore, riusciamo ad ottenere un risultato affidabile al 90%. Per capire se è positivo, bisogna fare attenzione alla comparsa di pomfi e arrossamenti che mettono a nudo l’allergene colpevole.
Prick test: costo
Il prick test può costare dai 50 ai 100 euro, ma fare una stima così generale non è facile, inoltre i prezzi variano velocemente. Il prezzo dipende da molti fattori, anche dalla scelta dello specialista e della struttura sanitaria.
E’ un test piuttosto agile, lo si esegue a livello ambulatoriale, in pochi minuti, e non fa male, lo fanno spesso anche le persone che soffrono di rinite, asma, congiuntivite, dermatite atopica. E’ importante a questo punto non assumere anti-istaminici per bocca (o in iniezione) per almeno una settimana prima del prick test.
Prick test: come si esegue
Disinfettata la cute dove andiamo a fare il prick test, posizioniamoci una goccia di un estratto allergenico, di solito nella zona degli avambracci, 5 cm al di sopra del polso e 3 cm al di sotto dalla fossa antecubitale. Poi l’allergologo pizzica la pelle sottostante la goccia allergenica con una lancetta sterile in modo che le molecole allergeniche riescano a penetrare gli strati superficiali della cute.
Asciugata la pelle si aspettano circa 20 minuti che reazioni le gocce hanno stimolato. Per non confonderle è bene che tra un test ed un altro ci siano 2,5 cm liberi. Le reazioni positive non sono dolorose, di solito si tratta di pomfi tondeggianti e prurito e arrossamento localizzato.
Prick test sui bambini
A partire da un anno, i bambini possono fare il prick test senza problemi anche se alcuni specialisti ritengano che prima dei tre anni il risultato può essere difficile da interpretare.
Con l’avanzare dell’età, inoltre, cresce l’intensità della risposta cutanea sia agli allergeni che all’istamina, fino ai 18 anni, poi resta stabile fino al suo decrescere, dopo i 70. Uno degli usi più frequenti del prick test è quello legato alle allergie stagionali ai pollini e non è necessario aspettare la bella stagione per fare il test.
Prick test: alimenti
Un uso particolare nel settore alimentare è questo. Quando non ci sono allergeni in estratti sufficientemente affidabili, si usa questo tipo di prova così: per testare verdure e frutti (crudi) si pizzica l’alimento e poi la pelle vedendo cosa succede.
Prick test: inalanti
Per riconoscere gli allergeni inalanti il prick test è molto comodo. Lo troviamo usato per le allergie a pollini, Graminacee, parietaria, muffe e a molti altri allergeni meno noti ma da stanare!
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