Potatura vite: tecniche e consigli per farla correttamente
La potatura vite è un’operazione molto importante per la corretta realizzazione di un buon vino. E, purtroppo per tutti i neofiti dell’argomento, è anche tema delicato e complesso, perché non solamente consiste nella recisione dei rami e delle tralci, ma deve altresì essere indirizzato verso una forma ben specifica all’interno della propria struttura.
Insomma, un vero e proprio tassello fondamentale per l’ottenimento di un buon vino.
Pur senza pretese di esaustività, cerchiamo di comprendere – in questo articolo – come puoi farla correttamente con le migliori tecniche e contenendo il rischio di errori!
Perché potare la vite
La vite è una pianta presente in molte varietà e… la cui potatura deve essere finalizzata a uno scopo ben preciso: permettere di mantenere la vite in buona salute, favorendo così la formazione di uva di qualità.
Il che, in altri termini, significa permettere alla vite di poter resistere alle condizioni climatiche anche più impervie, ed essere ben strutturata da un punto di vista estetico, oltre che quantitativo (ovvero, regolano il numero di gemme produttrici di uva).
Come si pota la vite
Anche se molti dei passaggi della potatura della vite sono simili a quelli di altri alberi da frutto, la potatura può essere eseguita mediante due diverse tipologie di taglio.
Il primo è un taglio semplice, utilizzato principalmente per produrre vino destinato alla vendita. Il secondo è un taglio a cordone permanente, utilizzato e apprezzato soprattutto per vigneti di piccole dimensioni.
Tecnica semplice di potatura della vite
La tecnica semplice di potatura della vite consiste nell’eliminare la maggior parte dei rami della vite, con l’eccezione di quello più spesso e resistente, cioè quel perno da cui poi dipenderà la produzione di uva.
Insieme a ciò viene anche lasciato un ramo che conterrà poche gemme, chiamato sperone, che sarà il ramo portante per la produzione dell’annata successiva.
Così procedendo sarà possibile programmare l’intera evoluzione della produzione in modo semplice e ordinato.
Leggi anche: Potatura melo, un’introduzione su come farla correttamente
Tecnica a cordone permanente di potatura della vite
Anche se ha obiettivi simili, questa tecnica si differenzia da quella precedente per la forma in cui si presenta. Di fatti, è possibile che le gemme siano lasciate o rimosse, influenzando una potatura che potrà essere volta per volta corta (eseguita su viti caratterizzate da un’alta produttività delle gemme poste alla base) o lunga (eseguita su piante con elevata produzione di gemme all’apice).
La tecnica del cordone permanente vera e propria sarà effettuata sulle potature corte. Di contro, per le potature lunghe verrà utilizzata la tecnica dei tralci di rinnovo.
In particolare, la:
- tecnica del cordone permanente permette di generare tralci di varie misure e dimensioni, che giunti a maturazione diventeranno ceppi a frutto, a cui è demandata la produzione di uva;
- tecnica del tralcio di rinnovo prevede l’effettuazione di tagli ai tralci di diversa lunghezza, con lo scopo i creare nuovi capi a frutto da cui nasceranno i grappoli e eventuali tagli ai tralci superflui e non produttivi.
Quando potare la vite
A seconda degli scopi della potatura della vite e dello stadio di sviluppo della pianta, è consigliabile procedere con questa operazione alla fine dell’inverno o in estate.
In particolare, verso la fine dell’inverno (dunque, intorno a febbraio) potrebbe essere utile intervenire su piante danneggiate dalle condizioni climatiche precedenti. Si può in questo caso anche procedere con il dare la giusta forma alla pianta.
Di contro, verso l’estate si potrà procedere per eliminare le parti di vegetazione ritenute superflue ai fini della produttività della vite, perché potrebbero essere danneggiate o indebolire la pianta. È in questo periodo che, di norma, si procede con attività di spollonatura, schiacciatura e defogliazione.
Cosa serve per fare la potatura della vite
Come abbiamo anticipato, la potatura della vite non rappresenta certamente un’operazione semplice e, anzi, è fortemente consigliabile la supervisione o l’intervento diretto di un esperto.
Qualora si voglia invece procedere con una potatura fai-da-te, ci si dovrebbe comunque premunire di alcune attrezzature di base come:
- forbici da potatura (anche elettriche, per un lavoro più comodo);
- forbici a lama curva;
- cimatrici da potatura;
- guanti.
Conclusioni
A margine di questo nostro approfondimento sulla potatura ella vite, non possiamo non tornare ancora una volta sull’importanza di questa attività, e sottolineare come molto spesso la qualità di un bel vino pregiato dipenda proprio dal modo con cui si procede all’effettuazione i questo intervento.
Si tenga anche conto che – come dovrebbe essere ben intuibile dalle righe precedenti – ci troviamo dinanzi a un procedimento estremamente delicato, complesso e specifico. Non si tratta infatti semplicemente di tagliare alcuni rati e tralci, ma di decidere dove e come intervenire, al fine di dare una forma precisa e curata alla propria struttura viticola.
Insomma, si tratta di un’attività che dovrebbe essere effettuata a piena regola d’arte, perché dalla sua consapevolezza e attenta realizzazione potrà dipendere la produzione di un vino di eccellenza.
È anche per questi motivi che il nostro suggerimento non può che essere quello di ricorrere alla piena consulenza di un esperto giardiniere, che dopo aver supervisionato la tua struttura viticola e aver condiviso con te gli obiettivi da raggiungere, possa accompagnarti passo dopo passo verso una corretta realizzazione della potatura e, di conseguenza, alla possibilità di poter ottenere i massimi risultati da questo intervento.
La rilettura periodica di questo approfondimento ti permetterà comunque di disporre di quelle basi di conoscenza che ti saranno certamente utili per poter compiere i passi successivi in questo argomento. In bocca al lupo!
Pubblicato da Anna De Simone il 7 Gennaio 2020