Potatura rosa: quali rami recidere e quando potare le rose. Consigli utili per stimolare la pianta a ricacciare nuova vegetazione e produrre una fioritura più abbondante.
Come si potano le rose? Lo scopriremo insieme. La potatura delle rose va eseguita con attenzioni particolari che differiscono a seconda delle diverse tipologie di appartenenza. In questo articolo vi spiegheremo in dettaglio come potare le rose e quali sono gli accorgimenti da considerare nel caso di particolari rosai.
Quando si potano le rose: il periodo migliore
Centro-Sud Italia: da fine novembre fino al termine di gennaio.
Centro-Nord Italia: da metà febbraio fino al termine di marzo.
Questa prima potatura si esegue per mantenere la pianta arbustiva sana e in ordine. Eliminando le parti più deboli della pianta, andrete a proteggerla da muffe, malattie fungine e parassiti. Una pianta di rosa che porta con sé parti fragili e deboli, infatti, è più incline a subire gli attacchi dei parassiti.
Per potare le rose bisogna agire due volte. La seconda potatura rosa si esegue in estate. Si agisce in modo differente a seconda del tipo di pianta di rosa (rifiorente o non rifiorente).
Potatura rosa: il primo intervento
Prima di procedere alla potatura vera e propria (estiva), al fine di agevolare questo importante lavoro, si consiglia di provvedere a un’accurata pulizia. La “pulizia” consiste nell’asportare rami morti, quelli deboli e i rami che si intersecano tra loro, dunque, per iniziare:
- Asportate i rami morti, spezzati, ammalati e quelli troppo vecchi; tagliateli all’altezza di una gemma rivolta verso l’esterno dell’arbusto o in prossimità del legno sano.
- Asportate i rami deboli o troppo sottili. Per favorire di pochi rami principali e rigogliosi, meglio sacrificare i piccoli rami in eccesso.
- Asportate i rami che si intersecano tra loro conferendo al rosaio un aspetto disordinato. Quando più rami si intersecano, eliminate quello che vi sembra più debole e quelli che stanno crescendo rivolti verso il centro dell’arbusto: la chioma deve ricevere luce e aria, quindi non deve essere soffocata da un groviglio di rami.
Potatura rosa rampicante
Questa fase non deve essere eseguita da chi si accinge a potare un rosaio rampicante o sarmentoso, per questi rosai basterà legare i rami ai sostegni in modo che non si danneggino urtandosi tra loro.
Come si potano le rose in estate
Per le rose non rifiorenti si agisce a fine fioritura. Sui rosai non rifiorenti, è opportuno eseguire una seconda potatura per accorciare i rami che hanno prodotto i fiori. Si taglia appena sopra un nuovo getto. Durante ciò che rimane della bella stagione, la pianta produrrà nuovi rami che produrranno rose con la fioritura dell’anno successivo.
Per le rose rifiorenti, si agisce eliminando solo i fiori appassiti: si taglia lo stelo a 3-4 gemme dal punto di partenza dell’anno. Accorciando lo stelo, la pianta produrrà nuovi getti fioriferi.
Come praticare il taglio della potatura delle rose
Il taglio di potatura va praticato entro i 6-8 mm sopra una gemma rivolta verso l’esterno del cespuglio e deve essere inclinato verso il basso dalla parte opposta alla gemma.
Quando tagliate un ramo principale, abbiate premura di mozzare il ramo direttamente a filo della branca da cui si origina, ripulite poi la superficie di taglio con un coltello affilato così da non lasciare “sbavature”.
Se il ramo da tagliare è grosso (con un diametro di almeno 3-4 cm), usate un tronchesino o una sega da potatura; dopo il taglio, spennellate la superficie con del mastice cicatrizzante.
Potature rose: periodo
Consigliamo di leggere l’approfondimento: Quando e come potare le rose.
Nell’articolo appena segnalato, abbiamo visto il periodo migliore per potare determinate tipologie di rose; in particolare abbiamo spiegato come potare le rose botaniche, la potatura delle rose da parco, della rosa Floribunda, degli ibridi di tea e come si potano i rosai sarmentosi.
Quando potare le rose? La prima potatura va eseguita in inverno o a fine inverno. La seconda potatura si esegue in estate. La potatura estiva, infatti, è fondamentale sia per le rose rifiorenti sia per le rose non rifiorenti.
Potatura delle rose liana
Le rose liana non vanno potate quasi mai poiché la loro natura le porta a formare rami molto lunghi che si appoggiano a quelli di alberi o di arbusti appositamente coltivati per sorreggerli, le rose liana formano bellissime ghirlande fiorite. Su questi arbusti si interviene solo per contenerle, qualora si dovessero sviluppare eccessivamente diventando invadenti.
Potatura dei rosai in miniatura
Per i rosai in miniatura, la potatura prevede l’eliminazione di pochi cm del ramo che ha portato fiori.
Concimazione della rosa
Dopo aver visto come si potano le rose è importante dedicare una breve parentesi alla concimazione. Il motivo? Al termine della fioritura, dopo la potatura, le piante di rosa dovranno ricacciare nuova vegetazione. A seguito della potatura estiva, è opportuno somministrare del concime, meglio se apportato dopo un’abbondante irrigazione (con terreno molto umido).
Nel distribuire il concime siate generosi. La generosità non deve riguardare la quantità (seguite sempre le indicazioni in etichetta) ma la superficie trattata. Le radici delle rose, infatti, tendono a crescere molto più della chioma, si estendono orizzontalmente sotto la superficie del terreno. La zona che assorbe più nutrienti di una radice (di qualsiasi pianta) è quella più nuova, quindi più esterna: tieni conto questo fattore quando distribuisci il concime post-potatura!
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