Potatura del bonsai: dal periodo ottimale alle tecniche consigliate. Potatura della parte arborea e delle radici. Ecco come curare i bonsai.
Per la potatura del bonsai e delle sue radici, utilizzate delle forbici specifiche tipo queste: forbice a lame sottili. Vi abbiamo segnalato il modello “sunflower” perché è il più economico e con un buon numero di opinioni positive da parte dei bonsaisti che l’hanno provate…. tuttavia potete scegliere le forbici che preferite, l’importante è che siano a lama stretta a sufficientemente lunga.
Cura del bonsai:
un impegno costante
La cura del bonsai richiede dedizione, tempo, pazienza e anche un po’ di soldini per acquistare il materiale specifico necessario a curare queste splendide piante miniaturizzate. Se non avete i requisiti appena elencati, evitate di coltivare bonsai in casa! Vi conviene prendere una bella pianta grassa ornamentale piuttosto che veder morire il vostro bonsai nel giro di poco tempo. La coltivazione del bonsai richiede cure particolari anche nelle operazioni all’apparenza più semplici come quella dell’irrigazione: il bonsai, infatti, va bagnato tre volte! Per tutte le informazioni vi rimando alla guida dedicata: “Bonsai, irrigazione e cure“.
Potatura del bonsai:
lo scopo della potatura
La coltivazione del bonsai ha lo scopo di mantenere sempre in equilibrio le diverse parti della pianta, vale a dire:
- La parte aerea (costituita da tronco, rami e foglie) deve essere sempre in equilibrio con la porzione ipogea (costituita dall’apparato radicale).
- La parte bassa della pianta deve mantenersi in perfetto equilibrio con quella alta della struttura.
- Le parti esterne devono mantenersi in equilibrio con quelle più interne della chioma.
- Le parti troppo vigorose sono da limitare sia su rami e chioma, sia nelle radici. Le parti più deboli della pianta sono da rinforzare e rendere più vigorose.
In questo gioco di equilibrio sorgono necessarie diverse cure, tra queste, figura importante è la potatura.
Quando potare il bonsai:
il periodo ideale
Da maggio a settembre, i bonsai possono prosperare all’aperto massimizzando il vigore e la vegetazione grazie a una maggiore circolazione dell’aria, all’umidità e alla luce. Tra settembre e ottobre, quando iniziamo a ritirare i nostri bonsai all’interno, possiamo provvedere alla potatura. Il periodo migliore per potare il bonsai cade proprio tra fine settembre e inizio ottobre.
Quando potare il bonsai
La cadenza è di una volta all’anno per interventi più consistenti tuttavia, la potatura dovrebbe essere un’opera ricorrente per eliminare succhioni o pennacchi fuori forma.
Come potare il bonsai:
le regole d’oro della potatura del bonsai
La potatura del bonsai evita che le piante perdano le foglie nel periodo autunnale perché ciò che eccede sarà reciso dalla nostra attenta mano.
Questa regola è valida per tutti i bonsai di latifoglie e consiste nel lasciare due foglie per rametto. Le foglie in primavera cadranno e dalle gemme ascellari si svilupperanno altri due rametti.
Non si tratta di una regola fissa ma di certo si può adattare a tutti i tipi di bonsai (ficus, olivo, olmo, carmona, ginseng…). Per le specie più delicate potete lasciare una foglia in più ma non dovete mai agire a prescindere dalla struttura della vostra pianta. Insomma, anche se trovate una guida specifica per la potatura del bonsai olmo, non potrete mai sapere se queste regole si addicono alla vostra pianta.
Per esempio: se la sommità del vostro bonsai è più vigorosa, lasciate due foglie in alto e tre verso il basso così da riequilibrare le forme. I rami della parte interna sono solitamente più deboli, così si consiglia di lasciare tre foglie nella parte interna e solo due in quella più esterna (più vigorosa); in questo modo la parte più interna riceverà più luce e si potrà rafforzare e quella esterna continuerà il suo gioco di equilibrio rallentando lo sviluppo.
I bonsaisti più esperti, nel periodo primaverile, eseguono spuntature a giorni alterni per regolare una crescita più vigorosa portando allo sviluppo di pochi e lunghi pennacchi.
Cura del Bonsai:
potatura delle radici
Quando parliamo di potare il bonsai, non facciamo riferimento solo alla parte arborea. Il bonsai necessita di potature di sfoltimento anche a carico dell’apparato radicale. In particolare, si interviene per eliminare le radici a fittone (che hanno poca capacità di assorbimento), le radici danneggiate e quelle troppo sviluppate. Nell’ideale, l’apparato radicale di un bonsai dovrebbe essere molto fitto ma mai troppo robusto. Dato che l’operazione di potatura radici bonsai si esegue contestualmente al travaso, per le istruzioni dettagliate vi invitiamo a visitare la pagina: Bonsai, rinvaso.