Cosa fare con i residui di potatura
La potatura può anche essere divertente se si hanno la passione, l’attrezzo giusto e si sa dove sforbiciare (nel caso date un’occhiata alle regole di potatura per principianti). Poi però restano un sacco di rami da smaltire e qui comincia la parte noiosa del lavoro. Cosa farsene dei residui di potatura?
La prima cosa da tenere presente è che il materiale di potatura non va bruciato. Primo perché i falò sono pericolosi e inquinano, anche quando a bruciare è il legno, e poi perché i residui di potatura costituiscono una risorsa da non sprecare.
Gli scarti di potatura, opportunamente trinciati, possono essere valorizzati nel compostaggio domestico e comunque nel riciclaggio della materia organica utilizzabile nell’orto e nel giardino. Avete un piccolo vigneto o qualche vite per l’uva da tavola? Ebbene, interrando i sarmenti trinciati si può coprire fino al 20% del fabbisogno di macroelementi della vite e fino al 50% di microelementi.
Ma c’è di più, i residui di potatura aiutano anche a tenere sotto controllo le più robuste erbe infestanti nell’orto e nel giardino. Infatti l’interramento dei trinciati di risulta della potatura riduce la capacità germinativa dei semi delle erbe infestanti, il che succede perché i tannini e i fenoli presenti sui tralci hanno un’azione tossica verso buona parte dei semi.
Per poter essere utilizzati come materiale fertilizzante, gli scarti di potatura devono essere triturati finemente. Lo si può fare sul posto utilizzando una cippatrice di potenza proporzionale al diametro dei rami che volete potare. Se avete un orto o un piccolo giardino piantumato e la potatura degli alberi da frutto è per voi un’operazione ricorrente, l’acquisto di una scippatrice potrebbe risultare un buon investimento.
Come si utilizzano i residui di potatura? Le potature che vengono trinciate fresche non hanno bisogno di essere inumidite (diverso è se trinciate rami secchi). Non bisogna però costruire un cumulo di soli scarti di potatura, ma miscelare questo materiale con altri prodotti organici: scarti di cucina, scarti dell’orto, erba falciata, cenere. Anche letame e scarti del pollaio se avete degli animali.
Pubblicato da Michele Ciceri il 12 Gennaio 2014