Potare la lavanda: consigli sulla potatura della lavanda, rami da recidere e gestione del cespuglio. Cure e consigli per la coltivazione della lavanda.
La lavanda, grazie alle sue proprietà curative e al suo profumo incantevole, è tra le piante più apprezzate in giardino. Per farla crescere rigogliosa è importante potarla nella maniera giusta. Nell’articolo troverete tutte le istruzioni per eseguire un’attenta potatura della lavanda. Per avere una lavanda al suo massimo splendore dobbiamo attendere circa 3 anni da quando l’abbiamo messa a dimora.
Quando irrigare la lavanda
La lavanda è una pianta a bassa manutenzione: non gradisce irrigazioni troppo abbondanti e preferisce restare all’asciutto per qualche giorno. In estate, quando le irrigazioni devono essere più frequenti, potete limitarvi a irrigare la lavanda una solo volta a settimana.
Perché è necessario potare la lavanda
La lavanda è una pianta che cresce rapidamente e lignifica nella parte bassa tendendo ad allungarsi e a spogliarsi. La potatura è importante per prolungare la vita della pianta di lavanda, altrimenti diventerebbe molto legnosa, gli steli perderebbero quel verde brillante e le foglie quel caratteristico colore grigio.
Se evitate di potare la lavanda, inoltre, vedrete una progressiva diminuzione della fioritura. Grazie alla potatura la pianta potrà rinnovare i suoi steli e rimanere produttiva.
Come potare la lavanda, la procedura
La lavanda va potata ogni anno entro metà settembre, subito dopo la fioritura che avviene da giugno a settembre ma anche in estate nel caso che le piante abbiano perso il loro bell’aspetto.
La potatura della lavanda dipende da diverse circostanze. In questo paragrafo vedremo le linee generali per potare la lavanda, di seguito ci occuperemo del caso specifico di una lavanda ormai invecchiata e troppo lignificata.
- Tagliare gli steli sfioriti fino a circa due centimetri dal ramo sottostante.
- Poi dare una ripassata cercando di conferire alla pianta una forma arrotondata e gradevole.
- Se il cespuglio è piccolo, sono sufficienti un paio di forbici, in caso contrario, dovreste impiegare delle cesoie a lame lunghe.
- Se la lavanda, in gran parte, è lignificata bisogna tagliare all’altezza delle prime foglie; questo servirà a ringiovanire la pianta ma non fiorirà l’anno seguente, bisognerà attendere un paio d’anni.
La vita media di una pianta di lavanda è 8/10 anni, poi sarà necessario sostituirla. Le varietà più longeve vivono 10 – 15 anni. La sostituzione del cespo può avvenire con la messa a dimora di una nuova pianta di lavanda o con un rinnovo che prevede una potatura molto drastica.
In pratica dovete potare l’intera pianta lasciando solo pochi centimetri di stelo. A partire dal vecchio stelo, la pianta produrrà nuovi getti. In questo caso, per avere una nuova fioritura dovete aspettare un anno al massimo due.
Nel caso della sostituzione della pianta di lavanda, sarà necessario eseguire l’estirpazione totale della pianta senza lasciare il vecchio apparato radicale interrato. Se necessario, per rimuovere l’intera radice scavate una buca. La buca dovrà poi essere colmata con terriccio fertile e fresco.
I terreni dedicati alla coltivazione della lavanda sono quelli ben drenati e freschi: le radici non sopportano i ristagli d’acqua.
La lavanda si può coltivare anche in vaso, in balcone: è tra le piante che attirano le farfalle più facili da coltivare!
Per avere abbondanti fioriture
Oltre alla potatura, anche un buon terreno è necessario per ottenere abbondanti fioriture. Con l’aumento delle temperature d’inizio primavera, potete fornire alla pianta del concime specifico da somministrare anche in estate, quando la lavanda è in piena fioritura.
Sarà necessario un buon apporto di concime (liquido o granulare solubile) ricco di microelementi e con un rapporto NPK 4-6-6.
L’Azoto (N) aiuterà la vegetazione e lo sviluppo di nuovi tessuti fotosintetici. Il fosforo aiuterà a sostenere un buon vigore della pianta mentre il potassio e i microelementi miglioreranno le fioriture. Un concime di questo genere è l’ideale per avere fioriture abbondanti.
I concimi con rapporto NPK 4-6-6 sono facili da reperire. In questa pagina di Amazon, potete ad esempio acquistare un flacone da un litro di concime Gesal adatto alla lavanda a 10,6 euro con spese di spedizione gratuite. Sulla confezione leggerete “gerani e altre piante da fiori” (che includono la lavanda).
Se in casa avete già a disposizione un altro concime, per capire se è adatto anche alla lavanda dovrete leggere il rapporto tra azoto, fosforo e potassio. Se troverete la scritta NPK 4-6-6 allora potrete utilizzarlo tranquillamente per la lavanda senza spendere altri soldi inutilmente.
Potare la lavanda per l’essiccazione
La raccolta delle infiorescenze si effettua quando la fioritura della spiga è iniziata, nelle ore centrali della giornata con i fiori ben asciutti, recidendo anche una porzione di stelo, in modo da poterne fare mazzetti da appendere per l’essiccazione.
Basta legare un mazzetto di fiori e appenderli a testa in giù per circa due settimane, sempre tenendoli d’occhio per evitare che si secchino troppo e cadano.
I rametti si possono utilizzare per creare bellissime composizioni profumate oppure come profuma biancheria.
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