Porcellini d’India: allevamento, cure e consigli per la gestione delle piccole cavie. Dalla gabbia alla convivenza con i gatti.
I porcellini d’India (Cavia porcellus) sono piccoli roditori che nel nostro Paese riscuoto molto successo come animali da compagnia. In altri contesti, l’allevamento del porcellino d’India è finalizzato all’uso in laboratori di ricerca (cavia da laboratorio) o a scopi alimentari. L’uso in laboratorio, fortunatamente, è diminuito drasticamente negli ultimi decenni. Sì, l’allevamento del porcellino d’India può essere anche a scopo alimentari, anche se per qualcuno sarà doloroso da scoprire, solo a rigor di cronaca, riferiamo che in Perù, Bolivia, Ecuador e Colombia, il porcellino d’India è cucinato un po’ come noi facciamo con il pollo: fritto, al forno, alla griglia, girarrosto…).
Porcellini d’India: allevamento
Se stai pensando di allevare un porcellino d’India, sappi che si tratta di un animale che può soffrire la solitudine: meglio preparare una gabbia abbastanza grande da poter ospitare due o più porcellini d’India.
I porcellini d’India sono animali intelligenti: riescono a riconoscere e a legarsi ai loro compagni di gabbia e anche ad altri animali e all’uomo. Un allevamento di più porcellini d’India può essere funzionale solo se ogni esemplare ha abbastanza spazio. Se la gabbia non è abbastanza grande, le cavie possono finire per competere per il territorio.
L’allevamento domestico, in genere, si limita a un’ampia gabbia, anche se alcuni allevato dedicano alle cavie l’intera stanza o addirittura decidono di allevare i porcellini d’India liberi. Se la tua scelta è quella di allevare porcellini d’India liberi in casa ti consiglio di consultare la guida: porcellino d’india libero in casa.
Porcellino d’India: gabbia
La gabbia migliore è probabilmente quella in rete metallica, molto solida: sappi però che il pavimento dovrà essere ricoperto da una lettiera: la rete metallica, seppur facile da pulire, può causare lesioni alle zampe dei porcellini d’india che finiranno per ammalarsi di un’infezione molto comune che ha come sintomo delle piccole ulcere alle zampe.
La gabbia dovrà quindi essere arricchita con una lettiere, le più comuni sono quelle di cedro rosso o di pino. ma non mancano basi realizzate con pioppo, prodotti di carta, vegetali presi da pannocchi di mais, paglia e miscele eterogenee di materiali.
Nella gabbia non può mancare una ciotola per il cibo anche se i porcellini d’India sono famosi per essere piuttosto disordinati: mescolano cibo alla lettiera e gli esemplari più indisciplinati depositano urina e feci proprio in prossimità del cibo, rendendo difficile la pulizia della gabbia.
Convivenza con criceti e conigli nani
Se stai pensando di mettere nella stessa gabbia un porcellino d’India e un criceto oppure un porcellino d’india e altri roditori come conigli nani, sappi che le cavie sono molto sensibili.
In teoria, il criceto e il porcellino d’India possono convivere nella stessa gabbia ma ci sono dei fattori che devi conoscere:
- Spesso, i criceti diventano aggressivi e tendono a sottomettere il porcellino d’India
- Condividendo lo spazio con specie diverse, i porcellini d’india non si riproducono facilmente
- Divengono più sensibili a malattie respiratorie
Per quanto riguarda i conigli nani, sappi che qualsiasi altro roditore di stazza superiore tenderà a trattare il porcellino d’India come una preda. Un coniglio nano, anche se di stazza simile, è più forte del porcellino d’India e può causargòi danni.
Porcellino d’India e gatto
Il gatto, in teoria, rappresenta un vero predatore: i porcellini d’India sono pur sempre dei roditori, tuttavia c’è da dire che molto dipende dal temperamento del felino. Così come mostra la foto in alto, non mancano casi di adattamento tra gatto e porcellino d’India che finiscono per condividere gli stessi spazi domestici.
Porcellini d’India: alimentazione
La dieta è un fattore importante nella cura dei porcellini d’India. La controparte selvatica si nutre di erba: i denti sono particolarmente adatti a rosicchiare materiale vegetale e vorrebbero continuamente rosicchiare! In commercio non mancano miscele ad hoc che si possono usare per alimentare le cavie.
Se hai l’audacia di tenere il porcellino d’india libero in giardino, sappi che molte piante possono essere velenose per lui. Attento a tutte le piante da bulbo (tulipani, giacinti, narcisi, cipolle…) e piante come l’elleboro, la cicuta, il ligustro, il sedano selvatico, la belladonna… La tendenza a rosicchiare qualsiasi cosa potrebbe indurre la cavia a mangiare piante per lui velenose anche quando è sazio.
Il porcellino d’India mangia le sue feci?
Sì, il porcellino d’india può mangiare la sua cacca. Questo comportamento si chiama “coprofagia”, in pratica il porcellino d’india mangia le sue feci ma non in modo confuso. Alcuni roditori producono cecotropi (pellet di cecale) cioè delle particolari escrezioni fecali contenente vitamine, fibre e ceppi batterici utili per l’apparato digerente. Queste escrezioni hanno una consistenza più soffice. Se noti che il porcellino d’india mangia le sue feci, è del tutto normale.