Poppea: il latte d’asina e la storia
Poppea non è una pianta ma un personaggio storico che rende ancora più nota una cura nota, quella del latte di asina. Il famoso Bagno di Poppea. Questo latte è eccezionale e viene utilizzato in ambito cosmetico, ma non solo, anche in medicina e per l’allattamento. Andiamo a ricostruire quindi chi è la donna che lo ha reso noto fin dall’antichità e che proprietà ha questo latte, tuttora molto amato.
Non ha un’ottima fama, Poppea, tra gli storici, che la raffigurano nella maggior parte dei casi come una donna intrigante, ambiziosa ma in senso negativo, perché spietata e senza scrupoli. Al contempo era una donna di straordinaria bellezza e molte guardavano a lei cercando di capire quale fosse il suo segreto per essere così affascinante. Già a quei tempi esistevano moltissimi metodi per curare la pelle e per renderla trasparente la pelle, ma anche molti prodotti per i capelli e per rassodare il seno.
Bagno di Poppea
Il bagno di Poppea è famoso, è a base di latte di Asina. In particolare lei lo faceva nel latte di cinquecento asine. Non tutti se lo possono permettere, ovvio, anzi è pressoché impossibile oggi riprendere le sue abitudini come nulla fosse, ma possiamo sempre prendere spunto da lei e utilizzare per la cura del corpo prodotti a base di latte di asina.
Poppea e il latte d’asina
Poppea non era certo l’unica donna dell’antichità ad aver compreso e sfruttato i benefici del latte di asina. Nell’antico Egitto anche la regina Cleopatra aveva la bella abitudine di immergersi in questo latte per mantenere intatta la sua bellezza e per conservare la sua pelle splendente. Nel suo caso la leggenda racconta che ben settecento asine le fornissero il latte per i suoi bagni quotidiani. Poppea, seconda moglie dell’imperatore romano Nerone, faceva qualcosa di simile. Sentiamo cosa racconta Plinio il Vecchio.
“Si ritiene che il latte d’asina elimini le rughe dalla pelle del viso e la renda più morbida e bianca e si sa che certe donne vi si curano le gote sette volte al giorno, facendo bene attenzione a questo numero. Fu Poppea, la moglie dell’imperatore Nerone ad inaugurare questa moda, facendone uso anche per il bagno, e per questo in viaggio si portava indietro mandrie di asine”
Più tardi, nel Settecento, c’è stata Paolina (1780-1825), la sorella di Napoleone Bonaparte, che utilizzava sempre il latte d’asina per mantenere la bellezza della propria pelle, anche oggi possiamo trovare molti saponi e creme idratanti che lo contengono come ingrediente principale. Questa è un’occasione in più, per gli allevatori di asini, per guadagnare, visto che già possono farlo vendendo il latte per usi medici o per chi lo utilizza per l’allattamento.
Essendo molto simile al latte di donna, è stato ampiamente usato in passato quando l’allattamento umano non era disponibile. Oggi, in situazioni come queste, vengono spesso utilizzati i latti artificiali, perché in laboratorio siamo col tempo diventati in grado di riprodurre la composizione nutritiva del latte materno sia in termini quantitativi che qualitativi. Al posto del latte di asina, quindi, usiamo dei prodotti studiati a tavolino in modo che siano praticamente identici al latte materno e soddisfino tutte le esigenze dei neonati. Si tratta di latti preziosissimi.
Ci sono dei casi invece in cui ll neonato può diventare allergico alle formulazioni a base di latte vaccino e allora quello di asina, opportunamente integrato, diventa una buona alternativa alle formulazioni ipoallergeniche. Ciò non vale però per chi è intollerante al lattosio perché anche nel latte di asina ce ne è parecchio, in questo caso è necessario utilizzare latti delattosati oppure prodotti sostitutivi vegetali come il latte di riso, di soia o di mandorla.
Rispetto ad altri tipi di latte, quello di asina non ha una produzione abbondate, è un fatto legato alle caratteristiche dell’animale. Le asine possono infatti essere munte da 20 a 90 gg dopo il parto per tre volte al giorno e possono dare circa 0,5 -1,3 litri di latte al giorno per circa 6-7 mesi. Le fattorie che producono latte di asina di solito non hanno dimensioni enormi e non sono molto diffuse, non è quindi un prodotto così semplice da procurarsi, ma è noto da millenni, in compenso.
Pensate che ne ha parlato per primo Ippocrate, nel 400 avanti Cristo, descrivendone le virtù medicinali. Anche più avanti, possiamo leggere le parole del famoso naturalista francese, Georges-Louis Leclerc (1707- 1788) sui benefici del latte d’asina.
Poppea: storia
Non abbiamo più parlato molto di Poppea, distratti dal suo Bagno in latte di asina. Dedichiamole qualche riga per ricordare la sua figura. Nata nel 30/32, è stata imperatrice romana e seconda moglie di Nerone. Era davvero bellissima e molto ambita. In prime nozze sposò Rufio Crispino, poi il primo marito fu fatto uccidere dall’allora imperatrice Agrippina moglie dell’imperatore Claudio, Otone, il futuro imperatore.
In quegli anni diventò anche l’amante di Nerone che finì per sposarla nel 62, dopo avere fatto uccidere, su sua istigazione, la madre di Nerone Agrippina e aver ripudiato e relegato la moglie Ottavia. Quella di Poppea fu una terribile morte, per mano del maritò che le tirò un calcio sul ventre mentre era incinta, nel 65.
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Pubblicato da Marta Abbà il 30 Gennaio 2019