Pompe di calore: al via la nuova tariffa D1
Attualmente in Italia sono installate circa 400mila pompe di calore a compressione alimentate a elettricità. Sommate alle circa 150mila pompe di calore ad assorbimento con alimentazione a gas naturale, le installazioni di questa tecnologia molto efficiente rappresentano solo il 2% circa del totale di impianti di produzione termica installati negli edifici italiani.
Se le pompe di calore non sono di più in Italia è anche perché la loro diffusione è stata ostacolata da una bolletta elettrica troppo salata (parliamo delle pompe di calore a compressione) basata su una tariffa progressiva che finisce per penalizzare la fascia di consumo più elevata, cioè quella di cui fanno inevitabilmente parte i possessori di pompa di calore. Esistono vantaggi e svantaggi della pompa di calore, ma i primi sono più numerosi.
Per aggirare il problema della bolletta salata molti utenti hanno fatto ricorso all’espediente di installare un secondo contatore dedicato esclusivamente alla pompa di calore, ma presto non sarà più necessario. Le cose stanno infatti per cambiare in una direzione che certamente favorirà un’adozione su scala più vasta di una tecnologia, la pompa di calore, utilizzabile con efficienza per il riscaldamento e la produzione di acqua calda ma anche per il raffrescamento nella stagione calda.
L’Autorità per l’Energia ha stabilito che dal terzo trimestre 2014 una nuova tariffa elettrica flat dedicata agli impianti con pompa di calore – la tariffa D1 – sostituirà l’attuale tariffa progressiva. Con questa nuova modalità di calcolo dei consumi elettrici, i possessori di impianti con pompa di calore pagheranno circa 21 centesimi di euro per i kW/h complessivamente consumati.
La nuova tariffazione D1 per le pompe di calore sarà introdotta prima a livello sperimentale volontario per verificarne il buon funzionamento. Il banco di prova sarà la base di clienti che, indipendentemente dal contratto di mercato libero o ‘tutelato’, chiederà la rimodulazione dei conteggi secondo il nuovo criterio. Dovrà trattarsi però di clienti che usino la pompa di calore come riscaldamento principale di cui è dotata l’abitazione di residenza.
Secondo l’Efficiency Report pubblicato dalla School of Management del Politecnico di Milano, la pompa di calore è la tecnologia a cui è associato il maggior risparmio energetico atteso da qui al 2020 in ambito residenziale (l’altra è la coibentazione delle superfici opache). Se si considerano la detrazione fiscale del 65% estesa fino al 31 dicembre e il Conto termico, il 2014 potrebbe essere certamente un anno di grande sviluppo per il mercato delle pompe di calore.
Attenzione: il 1° luglio 2014 è entrata in vigore in via sperimentale la Tariffa elettrica D1 per le pompe di calore. L’adesione è volontaria: i moduli per la richiesta sono pubblicati sul sito dell’Autorità per l’energia.
Pubblicato da Michele Ciceri il 16 Gennaio 2014